BLACK WIDOW
III Saga

Time and Fallen Leaves

di Ellen


-Apollo?! – rise … -Che soprannome stupido!E da cosa deriverebbe?! Dal fatto che è bello come il sole?!-
-Jet, se fossi in te, non scherzerei così tanto!Apollo è un temibile guerriero che proviene dalla regione del Kānto, su cui possiede praticamente l’egemonia!- lo riprese severo Gilmore mentre camminava, nervosamente, avanti ed indietro per la stanza … -Mi preoccupa molto il fatto che si sia spinto fino a qui … -
-Maestro … teme per caso che possa prendere il posto dei Gemelli Tibetani?- chiese Joe con una certa preoccupazione, sentendosi subito percorrere da un brutto presentimento …
-Per quanto possa essere un tipo sanguinario e violento, non è come loro … e quindi, non credo che ci sia da temere qualcosa del genere, ma … ho sentito dire che, in altre regioni, si sono verificati degli scontri per ottenere il dominio sulle varie prefetture e io ho paura che lui sia qui per questo motivo.-
-Vuole dettare legge a casa nostra?!- dB Rider era allibito e sdegnato da quella possibilità … -Non ci riuscirà mai! Deve prima scontrarsi con noi!-
-Ed è proprio questo che non voglio!- lo ammonì bruscamente il loro Maestro … - … dopo tutto quello che ha vissuto il Kansai con i tre fratelli, non voglio che ricomincino altri scontri!-
Ripreso bruscamente dall’uomo, Jet si zittì seduta stante mentre gli altri iniziarono a riflettere sulle parole di Gilmore …
Ad un certo punto però, intervenne nuovamente Joe … -Maestro … mi scusi, ma cosa sappiamo di Apollo, oltre ad essere un sanguinario guerriero del Kansai?-
-Beh, ecco … -
-A questo, posso rispondere io. -
La sua voce ferma e impassibile risuonò all’improvviso tra le mura della stanza, lasciando tutti senza parole … e in particolare Shimamura che tremò come una foglia …
-Black Widow!-
La ragazza, con passo lento, ma deciso e sicuro, si avvicinò ai tre Maestri e si inchinò in segno di saluto, sotto gli sguardi stupiti  dei suoi compagni …
-Maestro Gilmore ... Maestro Chang … pelato … -
-Black Widow! Perché mi devi trattare sempre così?! Eppure sono il tuo Maestro!- protestò risentito, per niente stupito di vederla lì …
-Ha detto semplicemente la verità! E’ solo onesta!- precisò il cinese che non perdeva occasione per tirargli una frecciatina …
-Ma senti te, chi parla?! Ma ti sei mai visto allo specchio, Chang?!-
-Certo! E sono anche un bell’uomo!-
-Signori, signori! Ora basta!- li ammonì Gilmore che si diresse subito verso di lei e le prese le mani, stringendogliele felice di rivederla! –Che bello riaverti qui, Black Widow … non sai quanto ci sei mancata!-
-Grazie Maestro … anche voi … mi siete mancati molto … - e così dicendo,  accennando un debole sorriso, si voltò verso gli altri samurai, guardandoli … e soffermandosi però, un momento di più, proprio su Joe che, accortosene, sentì il cuore accelerare rapidamente …
Françoise … sei tornata …

 

Dopo essersi, più o meno, ripresi tutti e averle dato il bentornato, le chiesero quindi, delucidazioni sul suo ritorno e su Apollo …
-Sono  … solo di passaggio e non rimarrò allungo .-
… solo di passaggio? … ma …
-Capisco … - rispose leggermente triste il Maestro … -E invece … di Apollo cosa ci puoi dire?-
-Apollo è un temibile guerriero di Tokyo, su cui esercita la sua totale influenza, e che sa padroneggiare perfettamente diverse discipline … che vanno dalla spada al corpo a corpo, rendendolo superiore a molti altri samurai –
-Tsk! A noi no!.- ci tenne a precisare Jet, interrompendola, infastidito dalle sue parole ...
-dB Rider sarai anche migliorato nelle arti marziali, ma non certo in presunzione.- lo riprese arrabbiata, scuotendo la testa con dissenso …
-Se è per questo, neanche tu, mia cara Black Widow! Sei sempre la solita altezzosa e saccente!–
-Ma io almeno non sono idiota come te. – rispose secca, squadrandolo mentre lui le lanciava un’occhiataccia torva …
-Smettetela entrambi, per favore. Stiamo parlando di una cosa importante. - li riprese Albert alzandosi e poi, rivolgendosi subito a lei … -Grazie per le informazioni che ci hai fornito, Black Widow, ma … come mai sei a conoscenza di tutte queste informazioni su di lui?-
Un’improvvisa quanto inattesa risatina divertita che proveniva dalle loro spalle, attirò l’attenzione di tutti …
-Pelato. – lo ammonì, voltandosi e incenerendolo con lo sguardo …
Seven si mise subito sugli attenti e non proferì più parola …
-Dicevamo … - continuò allora impassibile … - … ho avuto modo di conoscere Apollo di persona e di battermi con lui. Per questo, conosco la sua forza e il suo valore di guerriero. E so anche, che se ha deciso di sconfinare, l’ha fatto con un unico intento … quello di dominare anche sul Kansai.-
-Ma noi, non glielo permetteremo.- esordì deciso, alzandosi in piedi e rivolgendosi inaspettatamente a lei … -Black Widow, sarai dei nostri?-
Lo guardò per un attimo negli occhi … -Non lo sottovalutare Joe. E’ molto forte e determinato e se si è messo in mente di conquistare la regione, perseguirà il suo obiettivo in ogni modo. –
-E tu, non sottovalutare noi.- le rispose piccato lui … non sapeva perché, ma gli stava dando profondamente fastidio il modo in cui lei parlava di quel tipo …
-No. Non lo farei mai : conosco troppo bene il vostro valore. Però, non sottovalutatelo … sa essere molto crudele se vuole. –

 

-Se non sapessi che è dei nostri, avrei pensato che ne elogiasse le doti!- mugolò contrariato mentre rientravano in casa …
Joe rimase in silenzio … purtroppo, anche lui la pensava così …
-Hai qualcosa da lamentarti con me, idiota?- la sua voce li fece trasalire …
-Black Widow! Avevi intenzione di farci prendere un colpo?!-
Sospirò rassegnata … -E se fosse stato Apollo? Vi stareste fatti sorprendere in questo modo così stupido?-
Jet guardò Joe … -Hai presente quando ti dicevo che si sente la mancanza di Black Widow? … ecco, ora sai cosa intendevo!- sbuffò irritato, gettandosi sul divano …
-Stai prendendo troppo alla leggera questa faccenda, Jet.- lo ammonì severa …
Shimamura intanto aveva chiuso la porta alle sue spalle e il suo cuore, nel rivederla,  aveva cominciato nuovamente a battere in quel modo irregolare e veloce …
-Non la sto prendendo alla leggera! Sei tu che esageri! E sembra quasi che tu abbia dimenticato che siamo stati noi a battere i Gemelli Tibetani e il loro esercito di assassini!-
-No! Ve l’ho già detto! Non me ne sono dimenticata! Ma conosco bene il modus operandi di Apollo! E non voglio … - fece una pausa … - … che vi possa accadere qualcosa . –
-Accadere qualcosa? – chiese improvvisamente l’altro, turbato dal suo brusco cambiamento di tono … - … che intendi?-
-Ecco … Apollo … sa essere molto crudele se pensa di essere sottovalutato … -
-E cosa vuoi aspettarti da un coglione che si fa chiamare Apollo?! Era ovvio che soffrisse di manie di grandezza! –
-Jet!- lo riprese con durezza …
-Black Widow!- si alzò di scatto in piedi, con aria furente … -La tua eccessiva apprensione è fuori luogo! Soprattutto da parte tua.- concluse infilandosi le mani intasca e poi, ritirandosi insofferente in camera propria ...
I due rimasero soli …
… e lui sentì l’aria mancargli …
Avrebbe avuto voglia di dirle tante cose e di abbracciarla forte, ma ovviamente non lo fece … e si obbligò invece, a mettersi quieto a sedere su una delle poltrone, cercando di controllare le proprie emozioni … -Per quanto tempo pensi di rimanere?-
Si voltò con sguardo sorpreso verso di lui … rimanendo spiazzata da quella sua inaspettata schiettezza … -Beh, ecco … ancora … non lo so … -
-Capisco … - inspirò profondamente … stava cercando disperatamente di trattenersi, ma alla fine dovette cedere all’intensità di quello che stava provando nel rivederla … -Pensavo  che non ti avrei più rivisto … -
Alle sue parole seguì un lungo attimo di silenzio …
-Dovete stare attenti ad Apollo. Se continuate a prendere la cosa così sottomano … rischiate di essere schiacciati dal suo potere. –
La sua risposta non pertinente, lo fece rimanere male e, come se fosse stato richiamato all’ordine, annuì … -Non lo faremo. Stai tranquilla.- abbassò lo sguardo e si alzò, dirigendosi verso camera propria … -A proposito … se vuoi rimanere … la camera che usavi è ancora libera … - e senza aggiungere altro, si dileguò …

 

-Non lo sopporto proprio il suo modo di fare!-
-Jet, calmati! Lo dice solo per noi … -
-Noi siamo i più forti! E tu, hai sconfitto quei tre! Questo patetico omuncolo, con tutte le sue manie di grandezza, non ha alcuna speranza!-
-Ma se Black Widow è venuta ad avvisarci, non dovremmo prendere la cosa così alla leggera!-
L’amico lo squadrò … -Stai scherzando?! Stai parlando con il tuo cervello o con un’altra parte del tuo corpo?!-
Joe si incupì … -Cosa stai insinuando?-
-Secondo te?! Guarda che l’ha capito anche lei, che muori dalla voglia di infilarti nel suo letto!-
-Sei solo un’idiota.- disse arrabbiato, toccato nel vivo …
-Perché ho il coraggio di dirti come stanno le cose?-
-No! Perché lo sei! Io non provo nulla per lei!-
-Ma per favore! Quando l’altro giorno l’hai rivista, per un momento, ho pensato che svenissi dall’emozione!Eri patetico e imbarazzante!-
-Smettila. –
-Io? Piuttosto, smettila tu! Che sei ridicolo! Guarda  che faresti più bella figura se le dicessi che cosa provi, invece di morirle dietro da lontano!-
-Te l’ho già detto! Io non provo nulla per lei!E ora finiamola qui.-
-Sì, certo! Figurati se vigliacco come sei, hai il coraggio di confessarglielo quando non hai neanche il coraggio di ammetterlo a te stesso!-
Con mente offuscata dalla rabbia per le sue parole inopportune, Joe perse il controllo e gli tirò un pugno … sbattendolo con violenza contro la parete della palestra …
Jet lo guardò furente e, pulendosi con il dorso della mano il sangue che proveniva dal labbro spaccato, disse perentorio … -Stasera, esco da solo a fare perlustrazione. Tu, restatene pure tranquillamente  a casa … a sbavare inutilmente dietro a lei. Povero inetto. -
Si riassestò e poi, senza più considerarlo, se ne andò …

 

Era l’alba già da qualche minuto, quando lei scese in sala …
Joe si trovava vicino alla finestra, guardando fuori con aria cupa e preoccupata …
-Buongiorno … - disse con voce fievole, percependo che ci fosse qualcosa che non andava …
-Jet … stanotte non è tornato dalla perlustrazione.-  le disse, lasciandola sconvolta …
-Cosa? Ma … - deglutì nervosamente, guardandolo in volto … -Dobbiamo andarlo subito a cercare, non perdiamo tempo!-

 

Quando lo trovarono, era quasi sera …
Era disteso, fermo e immobile, con gli abiti strappati e sporchi di sangue, sulla riva destra del fiume Kamo, a nord di Kyoto …
-Jet!- gridò appena lo vide, tirandolo su …
Il ragazzo era pallido e privo di conoscenza … e il suo respiro era appena percepibile …
-Jet!Rispondi! –
Black Widow si avvicinò e si chinò subito su di lui, posandogli l’orecchio sul  torace … -Dobbiamo portarlo subito dai Maestri! Presto!-

 

-Chi lo può aver ridotto così?- chiese sconvolto Pyunma … -E’ stato letteralmente massacrato ... -
Albert inspirò profondamente … -Chiunque abbia fatto una cosa simile … è solo un mostro di crudeltà.-
-E’ stato un miracolo che non lo abbia ucciso … -
Joe stava in silenzio, in piedi di fronte alla porta … aspettando con ansia di sapere qualche notizia sull’amico …
Se gli è successo tutto questo, è stato solo colpa mia …     
Non riusciva a perdonarselo …
Se ieri, non avessimo litigato per quello stupido motivo … io sarei stato lì con lui e non gli sarebbe mai accaduto nulla!
Cadde un profondo silenzio … che però fu interrotto dopo poco da Gilmore …
-Ragazzi … -
-Maestro … - avevano tutti il cuore in gola …
-Jet … è molto grave … ha perso molto sangue e, nonostante il suo fisico allenato, tutte quelle ore agonizzante, lo hanno debilitato parecchio … - li guardò in volto … - Gli abbiamo prestato tutte le cure che potevamo e adesso non ci resta altro che attendere … -fece una piccola pausa … - Io e il Maestro Chang però, ci alterneremo al suo capezzale, in modo che sia perennemente sotto controllo .. almeno, fino a quando non sarà completamente fuori pericolo … -
La notizia che riferì loro, non fu accolta bene da nessuno e in particolare da Shimamura …
-Maestro … lei sa … chi può averlo ridotto così?-
-No … non ne ho idea, ma sicuramente qualcuno di molto forte … - concluse, abbassando lo sguardo tristemente …
Proprio in quel momento però, con volto turbato e cupo, li raggiunse in sala anche Seven che rimase un attimo in silenzio, osservando la propria allieva e riflettendo su cosa fare … -Black Widow … -
Appena la ragazza lo sentì appellarsi a lei, si irrigidì vistosamente … e tutti i presenti si girarono perplessi verso di loro …
-Black Widow … - ripeté il suo nome con tono strano … - … potrebbe … essere lui?-
Françoise trattenne il respiro e poi, deglutì nervosamente … -Non lo so . –
-Tu conosci il suo stile … è il suo o no?- insistette, con voce intransigente …
-Non lo so Maestro … è passato molto tempo e … -
-Capisco … - disse con voce grave … - … se è lui … è diventato ancora più crudele … -
-Lui chi?- chiese all’improvviso Joe, con tono irato …
-Apollo … -
-Apollo? Il guerriero del Kanto?-
-Sì … proprio lui … -
Strinse forte i pugni … -E’ stato lui? Maestro Seven, risponda per favore!-
-Ecco … potrebbe, ma non conosco così bene le sue tecniche … -
A fronte di quella risposta così incerta, il ragazzo si voltò allora, di scatto verso di lei …
Lei tremò …
-Black Widow. –
-Ecco … - esitò … - … potrebbe anche essere lui … -
Le si avvicinò, fronteggiandola malamente … -Potrebbe? Che significa?-
-Joe calmati … -intervenne all’improvviso Pyunma …
-Pyunma non intrometterti. Non è una questione che ti riguarda. –
A quelle sue parole, Albert  si irritò … -Ora basta, Joe! Smettila di fare così e calmati! Questa è una questione che riguarda tutti noi! Jet è amico di tutti e non solo tuo! E non c’è nessuno di noi, che non vorrebbe sapere chi è stato il responsabile! Ma non puoi scattare come una furia, se non siamo sicuri della sua colpevolezza! Attaccare un guerriero di un altro luogo, seppur nel nostro territorio, significherebbe solo dar vita ad una battaglia sanguinaria! E questo, non deve accadere!-
Ma Shimamura non sembrava neanche averle sentite le sue parole … ormai, voleva solo una risposta da lei … è stato Apollo o no?
-Black Widow. Te lo chiedo un’ultima volta. Rispondimi. E’ stato Apollo … a fare questo a Jet?-
Da quanto era adirato, i suoi occhi sembravano penetrarla da parte a parte …
Così, con voce per la prima volta instabile , gli rispose … -Sì … è stato lui … -

 

-Che intenzione hai?-
Lui non rispose …
-Joe … - mormorò preoccupata …
Il suo sguardo era diventato freddo e lontano … e da quando gli aveva confermato chi fosse stato il colpevole, lui non le aveva più rivolto parola …
Non riusciva a capire bene cosa gli stesse passando per la testa e cosa il suo cuore provasse … non lo aveva mai visto così … neanche quando lui l’aveva considerata un mostro …
Per questo, molto preoccupata, restò accanto a lui, seguendolo docilmente e in silenzio …

 

Erano ore che vagavano, ma del nemico neanche l’ombra …
-Dove lo posso trovare?- esordì all’improvviso in quella taciturna notte di autunno inoltrato …
Lei non rispose …
-Dimmelo.- le ordinò con voce categorica.
Inspirò nervosamente … -So che … l’avevano visto aggirarsi intorno alla zona industriale … leggermente fuori città … lì ci sono dei capannoni in disuso e forse … uno di quelli, è la sua base provvisoria … -

 

Perché non sta collaborando? … perché sembra quasi che lo stia proteggendo? … perché? Che cosa li lega? … cosa c’è tra loro?
Assorto da quei quesiti e da quello che era successo a Jet, quando si trovarono finalmente nella zona industriale, aveva i nervi tesi come corde di violino e la mente confusa ed irritata …
Black Widow invece, dal canto suo, continuava a non dire una parola e a seguirlo paziente mentre si augurava, con tutto il cuore, di non imbattersi veramente in Apollo , ma purtroppo le sue speranze furono deluse …
-Che bello! Stasera ho ospiti! Mi posso reputare un uomo fortunato! … soprattutto per la tua visita … Black Widow … - all’improvviso una figura abbastanza alta e dal fisico atletico, saltò fuori dall’ombra, presentandosi di fronte a loro, sorridendo beffardo e strafottente …
Guardò di sfuggita il ragazzo, ignorandolo volontariamente, e si avvicinò subito a lei …
-Che piacere rivederti … mia bellissima Black Widow … - le fece una sorta di inchino che innervosì profondamente l’altro ...
-Purtroppo, Apollo, non penso di poter dire la stessa cosa . Che ci fai qui?-
Il ragazzo sorrise divertito … -Peccato … a me invece fa molto piacere rivedere il tuo bel viso! … e il tuo fisico mozzafiato!-
-Non essere stupido. Non siamo qui per una visita di cortesia.-
-Beh … lo immaginavo! Ma … lui chi è? … il tuo tira piedi? … il porta borse?-
Françoise trattenne il fiato, percependo il fastidio di Joe crescere a dismisura …
-Apollo, perché sei qui a Kyoto? Che sei venuto a fare?-
-Perché mi fai domande di cui sai già la risposta? Black Widow, se non mi conoscessi così bene, lo potrei capire, ma … !- lasciò intenzionalmente la risposta a mezzo …
-Apollo, smettila subito con questo atteggiamento. – lo avvertì, iniziando a preoccuparsi …
-Perché? … qualcuno si potrebbe irritare? –alluse chiaramente all’altro …
Ed effettivamente, Shimamura si irritò … e parecchio!
Bruscamente infatti, la sua spada calò tra i due …
-Se hai finito con i convenevoli, possiamo finalmente parlare a quattrocchi … io e te.-
Il ragazzo si voltò verso di lui, con aria svogliata … -E perché? Chi saresti tu, per essere degno della mia attenzione? E poi, nessuno ti ha mai detto che non è educato interrompere una conversazione tra due vecchi amici?-
Gli si avvicinò, fronteggiandolo deciso …  -Non ti preoccupare … non è importante il mio nome … piuttosto, dovresti pensare a come fare a salvarti la pelle.-
-Ah, sì? E come mai? Avresti intenzione di sfidarmi? Tu, nullità?-
Piegò le labbra in un sorriso amaro … -Sei stato tu a ridurre così il nostro amico, vero?-
-Il vostro amico? … a chi ti riferisci?-
-Al guerriero che hai attaccato e ridotto in fin di vita sul fiume Kamo .-
-Ah, lui? L’insetto! Ma sì, ricordo! Niente di più semplice! L’ho schiacciato come un moscerino!E’ stato di una semplicità tale, che mi sono perfino annoiato!- sbadigliò …
-Bastardo ! - ringhiò furente, stringendo forte l’impugnatura della spada …
-Allora, fammi capire … se tu sei qui per lui … - fece una piccola pausa … - … tu sei Joe Tempesta!- concluse allegramente …
- Hai indovinato. E ora, preparati a morire. –
Alle sue parole Black Widow tremò visibilmente …
Apollo invece si mise a ridere … -Quindi saresti tu, l’uomo da battere? … il guerriero che ha ucciso i tre Gemelli Tibetani! Wow! Che piacere fare la tua conoscenza!- poi, si rivolse a lei … -Black Widow, da quando frequenti i paladini della giustizia? … una volta, ricordo, che ti piacevano molto di più i cattivi ragazzi … - le sorrise ammiccante e Joe non si trattenne più e si scagliò come una furia su di lui … dando inizio, finalmente al loro scontro!
La ragazza restò da una parte, guardandoli combattere con espressione cupa : era una vera lotta tra titani e nessuno dei due voleva assolutamente perdere …
-Complimenti! Non credevo che fossi un guerriero di tale portata!-
-Taci, Apollo. E combatti.-
Lui rise … -Mamma mia, quanto siamo seri!-
Le spade si scontrarono con forza e i due si ritrovarono occhi negli occhi …
-Facciamo uno scambio alla pari … - gli propose …
-Non mi interessa. Voglio solo annientarti. –
-Uhm … non sei molto disponibile … peccato! E io, che avevo da farti una bella proposta!-
-Te l’ho detto. Non mi interessa. Voglio solo la tua testa. –
-Ok … non c’è problema, anche se … purtroppo, sarà la tua a saltare! E non la mia!-
-Io non lo darei per scontato.-
Rise debolmente … -Black Widow! Il tuo amico sembra quasi spietato quanto te … -
-Non lo sottovalutare Apollo … Joe è il miglior guerriero del Kansai. – rispose con tono fermo …
-Addirittura?- sgranò gli occhi perplesso, facendo un salto indietro ed allontanandosi dall’altro …     -Black Widow … non ti ho mai sentito elogiare così, nessuno! Devo forse preoccuparmi? –
-Smettila di parlare con lei!- gli puntò la lama contro … -Stai combattendo con me. E non mi piace che tu ti distragga in inutili chiacchiere.-
-Pure permaloso! O … geloso?- suggerì, innervosendolo ancora di più …
-Taci. E combatti. –
-Sei proprio sicuro che non vuoi neanche sapere cosa avevo da proporti?-
-No. –
Guardò verso la ragazza … -Black Widow! … è assolutamente noioso questo tipo! Come fai, a stare con luidopo essere stata con me? –
Lei si irrigidì e non gli rispose …
Stavano … insieme?
Joe rimase scioccato …
Era per questo che lo conosceva così bene …
Sentì il cuore spezzarsi inesorabilmente e con gli occhi che gli bruciavano, si scagliò contro di lui con tutta la sua forza e la rabbia che lo stava dilaniando … e l’attacco fu talmente forte che Apollo volò per terra con la sua arma …
-Apollo, te l’avevo detto : non perdere tempo in inutili chiacchiere. – gli si avvicinò minaccioso, tenendo la spada ben impugnata …
-Fammi capire … hai intenzione di uccidermi?- chiese con voce ironica … - … solo per farti vedere ai suoi occhi un cattivo ragazzo?-
-Mi hanno stancato le tue stupide parole. Preparati a morire.-
-Fallo. Se ne hai il coraggio.- lo sfidò, arrogante …
E senza farselo ripetere, alzò subito la sua arma in aria, pronto a farla calare implacabile su di lui quando …
-No! Fermati!- l’appello di Black Widow lo colpì come un pugno in pieno stomaco … e un attimo dopo, se la trovò inaspettatamente di fronte … tra lui e Apollo …
-Togliti.- le intimò arrabbiato e sconvolto allo stesso tempo ...
-No! Smettila! Finiscila qui! Hai già vinto!–
-No. Dovrà morire per quello che ha fatto a Jet.-
- … o forse, perché io e Black Widow eravamo intimi?-intervenne l’altro, divertito e incurante delle sue intenzioni …
Joe sentì il mondo crollargli attorno, guardandola scioccato …
La ragazza rimase impassibile … -Lascialo andare. Ormai ha perso. Non ha più niente da fare qui. Se ne tornerà nel Kantò con questa macchia addosso, che lo condannerà ad essere il target di tutti gli altri guerrieri, perché ormai, non considerato più temibile ed imbattuto. Invece tu, sarai automaticamente temuto e rispettato e  … il Kansai sarà invece, tenuto fuori dalle mire delle altre prefetture. -
Lui scosse la testa … -No. Voglio la sua testa. –
-No. Non te lo permetterò. – impugnò la spada e gliela puntò contro.-E’ finita qui, Joe. O dovrai scontrarti con me. Scegli. –
La guardò incredulo negli occhi …
Come poteva fargli una cosa simile? … come? … proprio lei!
… restò per un lungo istante a fissarla amareggiato … e poi, abbassò la spada e, vinto dalla delusione, se ne andò via, senza dire una parola …    
La guerriera rimase ferma ed immobile ad osservarlo andarsene …
Mi spiace Joe … ma è per il tuo bene … e credimi : non volevo ferirti di nuovo …      

 

Passarono alcuni giorni e, fortunatamente, Jet iniziò a fare piccoli miglioramenti, che fecero ben sperare in una sua lenta, ma futura ripresa … per questo Joe, dopo averlo vegliato insieme ai loro Maestri, per tutto quel tempo, senza mai staccarsi dal suo capezzale, decise di tornare finalmente a casa per riposarsi un po’ e staccare la mente …
Quando però vi rientrò, trovò Black Widow ad aspettarlo …
-Come sta Jet? –
-Ora meglio. E’ fuori pericolo.- chiuse la porta alle sue spalle e fece alcuni passi in sua direzione … -Perché invece di limitarti a chiedermelo, non sei venuta direttamente a trovarlo?- le fece notare con molto dissenso ...
-Ho pensato che fosse meglio così … per tutti. –
-Per tutti? … forse, vuoi dire … per te. -  rispose arrabbiato …
-Pensala come vuoi.- tagliò corto senza scomporsi.
-Come voglio? … - prese fiato … era sul punto di scoppiare …
-Sì. - era perfettamente cosciente che il suo atteggiamento lo avesse e lo stesse destabilizzando, in quanto incomprensibile per lui … quindi, potendosi immaginare il suo tormento e la sua sofferenza, decise di lasciarlo sfogarsi …
-Come fai … a stare lì? Indifferente e incurante di tutto, quando Jet stava per morire per colpa di quel bastardo schifoso? Come?- gridò irato … -Se non fosse stato lui, avresti voluto anche tu, la sua testa! O vuoi negarlo?-
Rimase zitta …
-Perché non rispondi? Hai forse, la coscienza sporca Black Widow?  Perché sai … che hai lasciato impunito un bastardo solo perché era … o forse è, il tuo amante?  -
Continuò a non rispondere e si limitò a sostenere il suo sguardo amareggiato e di accusa …
Lui fece alcuni passi avanti … -Non è così, Black Widow? L’hai protetto solo per questo, vero?- aspettò una sua risposta, ma ovviamente questa non arrivò … -Per quell’essere …  hai infranto il tuo codice di non legarti a nessuno … e sempre per lui … hai messo in seconda posizione la tua amicizia con Jet! Come hai potuto?- si avvicinò ancora … adesso era a pochi centimetri da lei …     -Come riuscivi a far l’amore con quell’essere, nonostante sapessi che era crudele  e sanguinario? Proprio tu … che avevi intrapreso una battaglia personale per epurare il mondo da mostri simili? Dimmi ! Come facevi a stare con lui? … a farti toccare da lui? … a baciarlo?- scosse la testa …        - Perché lui? … - gli bruciavano gli occhi … - Perché ti sei legata proprio a - … dovette fare una pausa … -Mi hai deluso profondamente … Françoise. -              
Quelle ultime parole la ferirono come non mai … anche perché, era la prima volta, dopo l’ultima volta che si erano visti, che lui pronunciava il suo nome e lo aveva fatto proprio in quella particolare occasione …
Cercò di dissimulare il suo dolore e di non piangere davanti a lui ...  -Mi … spiace … -balbettò debolmente, distogliendo lo sguardo dal suo …
-Ti dispiace?!- chiese allibito … -Solo?! Dovresti vergognarti! Il tuo comportamento è stato spregevole ed abietto!  E io … non voglio più avere niente a che fare con te. - sentenziò crudelmente, spaccandole il cuore …
-Vuoi che … me ne vada?- chiese sforzandosi di usare il Mind Control per non mostrare il suo reale stato …
Rise amaramente … -Se la tua coscienza ti permette di condividere la casa con chi hai tradito, fai pure! Io non te lo impedirò!– e così dicendo, si ritirò in camera sua, lasciandola nella sua totale e assoluta disperazione …

Inspired by
AKMU’s  “Time and Fallen Leaves”

 

Only U

-E loro chi sono?- sgranò basito gli occhi quando lo vide rientrare a casa con una ragazza mora svenuta in braccio e un altro uomo poco più grande di loro appresso …
-Dammi una mano Jet … -gli chiese con tono grave, mettendo il corpo della giovane sul divano …
Il ragazzo, ancora leggermente debilitato dallo scontro con Apollo, si alzò e si avvicinò …
-Chi è?-
Joe si voltò verso di lui con sguardo turbato … -E’ una mia vecchia … amica … Mayumi …  -
L’amico lo guardò scettico, ma annuì … -E cosa le è successo?-
-Le hanno sparato … -
-Sparato?! Deve essere portata subito in ospedale! – si voltò a guardarla e solo allora vide la grossa macchia di sangue sull’addome …
-Non possiamo. –
-Che?! Stai scherzando? Rischia di morire! Sicuramente ha ancora la pallottola dentro! E chissà cosa ha colpito?! Potrebbe morire dissanguata!- lo rimproverò …
-Non possiamo Jet. Devi aiutarmi tu. –
Aggrottò la fronte … -Eh?! Che hai mente di fare?-
-Dobbiamo toglierla noi. Al più presto. –
-Noi?!? Ti va di scherzare?! Sei impazzito?! Piuttosto chiama il Maestro Chang!-
-Il Maestro non c’è! Non ricordi? E’partito per la Cina l’altro giorno, per quei suoi impegni personali! E Gilmore e Seven ne sanno quanto noi! Con l’unica differenza che noi siamo qui e non possiamo aspettare oltre che ci raggiungano!-
-No! Io non la tocco! Non ammazzo una ragazza per divertirmi a fare il medico improvvisato!-
-E cosa dovremmo fare? Lasciarla morire così?- la voce gli tremava … e il volto era una maschera disperata …
dB Rider sospirò, guardando prima Joe e poi, l’altro che nel frattempo, si era messo in ginocchio vicino alla ragazza, accarezzandole affranto il volto … -Non c’è alternativa Joe … dobbiamo chiamarla subito … -
-No. Lei no. – disse categorico.
Lo prese per un braccio … -Ascolta : se hai a cuore la vita di questa ragazza, metti da parte il tuo orgoglio ferito e … chiamala! … subito. O la tua amica morirà . -

 

Le diede una rapida occhiata …
-Preparate dell’acqua calda e dei panni puliti … e portatemi subito tamponi e bende sterili … acqua ossigenata e un coltello affilato … - disse alzandosi …
I due annuirono e andarono subito a cercarle cosa aveva richiesto …
-Tu.- disse all’improvviso, rivolgendosi all’uomo sconosciuto che non si spostava dal capezzale della ragazza …
Lui la guardò con aria sconvolta e interrogativa …
-Esci subito da qui.-
-Ma io … non voglio lasciarla!-
-Ti ho detto- lo prese per il bavero della camicia e lo tirò su in malo modo … -esci. E’ un ordine e non un consiglio.-
-Non voglio!-
Lei lo guardò un attimo negli occhi e poi, lo scaraventò contro il muro …
-Ora ci siamo capiti? Esci.-
Proprio in quel momento entrarono anche Jet e Joe, che rimasero senza parole …
-Uno di voi due, lo porti fuori e non lo faccia entrare per nessun motivo al mondo. Ci siamo capiti?-il tono della sua voce non ammetteva replica e così, Joe posò sul tavolo la roba che aveva in mano e poi, andò a tirare su il poveraccio …
-Vieni Revan … andiamo fuori … -
-Ma io non voglio! Chi è quella donna? E che vuole fare a Mayumi? Io non voglio che la tocchi!-
-Ascoltami … ti devi fidare di lei e fare ciò che dice … è l’unica … che può salvare Mayumi.-
-Ma … -
-Ti prego … fidati di me … -
Lo guardò un istante in volto e poi, annuì … anche se, non avrebbe mai voluto accettare quella condizione …
Così, i due uscirono …
-Black Widow … -
La ragazza si voltò verso dB Rider … -Non me lo chiedere. E’ meglio. – si diresse verso la cucina e accese il fuoco dei fornelli … poi, si lavò le mani, si mise dei guanti sterili e infine, prese il coltello e ve lo passò sopra allungo e con molta cura …
-Jet … ce la fai a tenerla ferma in caso si svegliasse?-
-Sì … -
-Bene … allora mi assisterai … e intanto mi racconterai anche cosa è successo e perché questa ragazza giace in fin di vita sul vostro divano. -
Il ragazzo annuì e andò a lavarsi le mani per assisterla …

 

Tempo dopo, uscirono entrambi in giardino, raggiungendo gli altri due …
-Come è andata? –chiese Joe con voce nervosa e preoccupata …
-E’ andata bene … dovrebbe riprendersi senza gravi problemi.- gli rispose l’amico mentre Black Widow restava in disparte in silenzio …
Revan sospirò sollevato e poi, rivolgendosi proprio alla ragazza, chiese … -Posso andare … da Mayumi?-
Françoise annuì debolmente, senza guardarlo …
Prima di entrare però, le si avvicinò e la ringraziò … -Grazie … per quello che hai fatto … te ne sarò debitore per la vita … -  e senza esitare oltre, raggiunse Mayumi …
-Forse, è il caso che lo raggiunga anche tu. - disse, rivolgendosi inaspettatamente a Shimamura …
- Black Widow … - la guardò sorpreso …
-Vai. –
Lui annuì … e poi, raggiunse i due dentro casa, lasciandola sola con Jet …
-Black Widow … come stai?-
-Bene. –
-Non mi riferivo al tuo stato di salute … - fece una pausa … - … volevo sapere come stavi dopo quello che ti ho raccontato … -
Rimase un attimo in silenzio … -Perché? Come dovrei stare? A me non interessa assolutamente niente. Né che lei gli abbia spezzato il cuore tempo fa, sparendo all’improvviso e lasciandolo senza dirgli nulla, né che poi, indifferente e sfacciata, sia tornata dall’oggi al domani a chiedergli aiuto per salvare il suo nuovo compagno che, avendo pestato i piedi a quei bastardi e schifosi mercenari dell’Aimeren, è diventato il loro target ufficiale per il tiro a segno e né che l’idiota del tuo amico sia distrutto dal fatto che quegli incompetenti hanno pure sbagliato mira e hanno colpito lei, invece di lui. -
Il ragazzo aggrottò la fronte per quel suo dettagliato e minuzioso riassunto … -Beh, ecco … sì, immagino … magari però … non so … -
E per fortuna non ti importa niente …
-Non c’è nessun non somagari però. E ora, scusami, ma me ne vado. Io ho fatto tutto quello che potevo fare. Ora sta solo a lei . -
-Black Widow, aspetta! - le si avvicinò … - Lo sai, vero? Se te ne andrai, sarà da solo … io non sono ancora in grado di tornare a combattere e di poterlo aiutare contro l’Aimeren e il suo esercito … e conoscendo l’organizzazione, sai benissimo di cosa sono in grado! -
-Non è una cosa che mi riguarda. –
-Black Widow! Per favore! Ha un esercito di mercenari contro! Non uno o due! O una decina! Si parla di un esercito! Neanche lui ce la può fare da solo, con lei pure ferita! -
-Jet … non mi riguarda.- concluse, sostenendo il suo sguardo …
-Allora, fallo per me. Perché io non ce la faccio! Se non stavo in questo stato, lo avrei aiutato io, ma … sarei soltanto un ulteriore peso, invece di un aiuto … ti prego … -
-Jet … -
-Ti prego Black Widow … sei l’unica che possa aiutarli … e lo sai anche tu … -

 

-Ti aiuterò a farli imbarcare e a far perdere le loro tracce a quei mercenari. –disse secca …
-No, grazie. Ce la farò da solo. –
-Ok. –
-No! – gridò contrariato dB Rider … - E smettetela entrambi di comportarvi in questo modo stupido!La vita di Mayumi e di Revan sono nelle vostre mani! Cercate di ragionare e mettete l’orgoglio da parte, per favore!-
La ragazza si voltò verso l’amico … -Io più di questo non posso fare. Mi fermo qui. –prese la spada e fece per andarsene …
-Black Widow! Aspetta!Me lo hai promesso! E una promessa è una promessa!-
Deglutì nervosamente, trattenendo la rabbia  … - Ma se lui, rifiuta il mio aiuto … io non posso farci nulla!-
Jet sospirò … -Sì, hai ragione … - guardò l’altro … -Joe … ti prego, fatti aiutare … o quei due e anche tu, non avrete speranza! … non essere sciocco : sono troppi anche per te! Ragiona, maledizione!-
Joe restò allungo in silenzio, riflettendo sulle sue parole … e poi, esordì rivolgendosi a lei … -Va bene … potrai aiutarmi . -
Quel potrai inopportuno, le fece alzare un sopracciglio con dissenso … ma alla fine, facendo buon viso a cattivo gioco, restò zitta e si limitò ad annuire …

 

-Quindi, quale è il piano?-
-Aspetteremo che Mayumi si riprenda e poi, prenderemo un’auto a noleggio e cercheremo di arrivare a Kobe, dove li imbarcheremo sulla prima nave che li porti sufficientemente lontano da qui.-
Lei lo guardò contrariata … -E tu pensi veramente di avere tutto questo tempo?-
-Non possiamo fare in un altro modo. –
-Invece sì.-
Si irrigidì … -Che vuoi dire?-
-Che ci procureremo al più presto un auto sufficientemente grande per tutti e poi partiremo subito.-
-Spero che tu stia scherzando! E’ ferita e non possiamo metterla in auto in quello stato!-
-Invece, lo faremo. Salvo che tu non voglia che ci accerchino e ci uccidano tutti. –
La guardò dritta negli occhi … -E’ pericoloso … ha perso molto sangue … e io non voglio che le accada nulla . -
-Ce la farà. –
-Lei non ha la nostra preparazione fisica per resistere a tanto!-
-Ce la farà. -
-Forse, non hai capito … io, non rischio la sua vita inutilmente per tentare un piano di fortuna!-
Gli si avvicinò, fronteggiandolo … -Lo farai. O sarà comunque spacciata. Così ti piace di più la cosa?-
-No. Non lo faremo. –
-Non ci riesci proprio, eh? … -
-A fare cosa?- chiese stizzito …
-A non ragionare prima con il cuore che con il cervello . –
-Questo sono io. E nessuno ti obbliga a doverlo accettare. Quindi, sei libera di prendere e andartene.-
-Sei solo un’idiota come sempre. – fece un pausa … -Eppure, la lezione con i gemelli avrebbe dovuto farti maturare.-
-Ribadisco : questo sono io. –
-Perché non lo vuoi proprio capire? I sentimenti sono solo un intralcio. E in questo caso, i sentimenti che provi per lei … lo sono ancora di più.-
Ma quando si è trattato di Apollo, non l’hai pensata allo stesso modo … in quel caso, i sentimenti che provavi … o provi ancora per lui … ti hanno obnubilato la mente … impedendomi così, di vendicarmi per quello che aveva fatto a Jet …
Ancora profondamente ferito nell’animo per quel recente episodio, trattenne e respinse con amarezza il proprio pensiero, rispondendole con un distacco che in realtà non aveva … -Non sono cose che ti riguardano. E comunque, se non sei d’accordo con la mia decisione, puoi anche andartene. –
-No. Non lo sono. Inoltre, ho fatto una promessa a Jet e non ho intenzione di non mantenerla. Quindi, non ti permetterò di fare un’idiozia simile e di rischiare la vita di tutti in modo così, imprudente.-
-Io non farò quello che hai detto. –
-Lo farai.-
-Non mi puoi obbligare. –
-Ne sei proprio convinto?-non ebbe neanche la possibilità di fiatare, che si ritrovò con la lama della sua spada alla gola … -Ribadisco : ne sei proprio sicuro?-
Sgranò gli occhi … -Hai intenzione di uccidermi?-
-No … ma non mi provocare. –
-Non lo faresti mai.-
-Ti ho detto di non provocarmi … perché potrebbe non piacerti la mia reazione.-
Proprio in quel momento, entrò Jet … -Black Widow?! Che diavolo stai facendo?! Metti subito giù la spada!-
-Tu, non ti intromettere. E’ una cosa tra me e lui. Anzi … tra i suoi sentimenti verso quella ragazza e me. –
-Ma … -
-Taci. Ed esci subito. –
-Black Widow!-
-Jet, esci! Non sto scherzando! Fra poco, se non faremo come dico io, saremo tutti morti!Quindi, devo riuscire a convincere questo idiota a fare la scelta giusta!-
-Non è la scelta giusta! Non è rischiando la sua vita, che salveremo  tutti!-provò ad obiettare …
-Puoi. mettere. da . parte . per. favore .il. tuo. amore. per. lei. e ragionare? Se l’ami così tanto, vedi di usare il cervello! E non un’altra parte del corpo! Idiota che non sei altro!- si spazientì e la voce le si incrinò in modo evidente, tanto da lasciarli sconvolti …
Da quando la conosceva infatti, era la prima volta che la vedeva perdere padronanza sul Mind Control e questo, purtroppo, indicava una cosa sola … così, senza indugiare oltre, seppur controvoglia, accettò il suo piano … -Ok … faremo come dici tu . –
Lei lo guardò ancora un attimo negli occhi , come se si stesse assicurando che fosse vero, e poi ritirò la spada …
-Bene. Allora mentre voi vi preparerete, io andrò a procurarmi un auto adatta al viaggio. Jet … - si voltò verso di lui … - … pensi di riuscire a resistere e a venire con noi per occuparti della ragazza?-
-Sì … -
-Ok . Allora, preparatevi entrambi. Fra un quarto d’ora si parte. –
-Ma l’hai appena operata … un quarto d’ora è troppo poco … - obiettò preoccupato …
-Forse, non sono stata chiara. Stiamo correndo contro il tempo. I mercenari saranno qui a breve e se loro saranno più rapidi di noi. Puoi dire addio alla tua bella . Ci siamo capiti, ora? –e senza neanche aspettare che lui rispondesse, si dileguò …

 

-La ami ancora?- gli chiese all’improvviso mentre stavano preparando alcune armi da portarsi dietro..
-Perché me lo chiedi?- si innervosì …
-Perché Black Widow ne sembra certa … -
-Black Widow non sa certo cosa c’è nel mio cuore! -
-Sì, ma … nonostante Revan … tu ti stai preoccupando per Mayumi, come se steste ancora insieme e … -
-E’ la mia ex! Ed è normale che sia preoccupato per lei! Anche se non stiamo più insieme, non significa che sia una perfetta sconosciuta, anzi! I sentimenti che ho provato … mi legheranno, sempre e in qualche modo, a lei! Ma questo non vuol dire che io la ami ancora!  E comunque, anche se fosse stata una persona qualsiasi, visto chi li sta cercando e li vuole uccidere, non potrei comunque essere indifferente!-
-Ok … ma non ti scaldare così tanto … devi stare calmo … -
-Allora, tu smettila di dire cose stupide e di appoggiare i pensieri insensati di Black Widow!-
Jet annuì e non disse più nulla …

 

Dopo un quarto d’ora, come detto, Black Widow si presentò di fronte a casa con un furgoncino abbastanza grande da poter portare tutti … e appena misero sopra la ragazza, alcune medicine per lei e delle altre armi che si erano portati per sicurezza, partirono verso il porto di Kobe.
Avevano percorso già, quasi la metà dei km che li separavano dalla loro meta, quando Françoise mormorò debolmente a Joe … -Li abbiamo alle calcagna.-
Il ragazzo, che era alla guida del mezzo, trasalì e la guardò preoccupato ...
-Non ti agitare. Pensa solo a guidare. Ti dirò io cosa fare.-
Così, seguendo le sue indicazioni, cambiarono strada e si ritrovarono su una più ritirata, in modo che, se avessero cominciato a sparare, nessun innocente sarebbe rimasto ferito … anche se questo però, li esponeva molto di più ad un agguato …
Quindi, aspettò di essere abbastanza lontana dalla via centrale e da eventuali altri automobilisti, e aprì il vetro del furgoncino …
-Che hai intenzione di fare?-
-Tu pensa solo a guidare. Del resto me ne occupo io. – così, uscì fuori dalla macchina in corsa e salì sul tetto …
-Joe! Che diavolo sta facendo? E’ impazzita? Fermala subito! Rischia di farsi ammazzare!- lo riprese subito Jet quando capì cosa stava per accadere …
Perché ti stai comportando così? Perché?
Non ti riguarda neanche!
Maledizione! Non voglio che rischi la vita … per noi …
Il ragazzo però, assorto dai suoi pensieri, non solo non rispose all’amico, ma non lo sentì proprio …
-Jet! Prendi la guida, io vado fuori con lei.-
-Cosa?!? Ma sei impazzito?! Così, ci ammazzeranno tutti!-
-Fai quello che ti ho detto!-
Si diedero il cambio al volo e il furgoncino sbandò leggermente, ma dB Rider lo riprese subito e si mise alla guida …
Shimamura invece passò dietro, dove si trovavano Revan e Mayumi, che nel frattempo aveva ripreso conoscenza …
-Joe … -sussurrò affaticata  …
Sentendosi chiamare, le si avvicinò .. -Mayumi … -
-Che … sta … succedendo? –parlava con molta fatica …
-Niente, non ti preoccupare … è tutto a posto … Ci pensiamo noi. Tu pensa solo a riprenderti.- le sorrise con dolcezza e poi, guardando pensieroso e malinconico le mani di Revan strette a quelle della ragazza, prese la spada e se ne andò …

 

-Che diavolo ci fai qui? – gli gridò arrabbiata quando inaspettatamente se lo vide affianco …
-Sono venuto a darti una mano.-
-Vattene. E torna a guidare! Mi sei solo d’intralcio!- lo ammonì …
-Non ti lascio sola! –
-Levati di torno! Sei solo un problema!-un colpo, probabilmente, perché distratta a riprenderlo, la ferì di striscio al fianco …
Gemette e lui sgranò gli occhi …
-Ti hanno ferito!-
-No! E’ solo un graffio! Ma ora vattene! Maledizione! – si portò una mano al fianco …
Era vero : era stato solo un graffio, ma la ferita d’arma da fuoco bruciava da morire … era come se l’avessero ferita con una lama incandescente …
-No! Resto qui! Da sola non potrai mai farcela!-
-Smettila di fare l’eroe! Queste sono pallottole! E tu non sai fronteggiarle! Mentre io sì!-
La guardò eseguire una perfetta Boho che deviò forse una ventina di colpi e rimase senza fiato …
Non si smentiva  … era la migliore …
-Non puoi farcela a deviarli tutti!-
-Sì! Sono stata allenata anche a questo! E adesso, vattene! E’ inutile fare l’eroe senza necessità!E in questo caso è abbastanza inutile … soprattutto se la lasci andare via così ... -
Un altro colpo sfuggì al suo controllo e la ferì alla gamba … questa volta però, in modo molto grave … perché cadde in ginocchio e cominciò a perdere molto sangue …
-Françoise!- gridò avvicinandosi a lei …
Lei lo allontanò bruscamente da sé, guardandolo furiosa … -Vattene! Lo vuoi capire? E’ inutile morire in due! Torna subito dentro!-
Il tono con cui glielo disse e lo sguardo triste che gli rivolse, gli fermò il respiro per un lungo momento e alla fine assecondò la sua richiesta …
-Va bene, ma … non ti fare ammazzare … ti prego … - si piegò per rientrare dentro … - … ti prego Françoise … non voglio perderti … - aggiunse con voce fievole, ma che, nonostante il frastuono e gli spari, lei sentì benissimo …

-Che sta succedendo su? Ho sentito un rumore!- gli chiese subito Jet, preoccupato di rivederlo rientrare …
-E’ tutto a posto. –
Guardò la strada di fronte a loro … mancavano ancora diversi km e lei non poteva resistere ancora allungo in quello stato … per questo, prese una decisione …
-Jet … devi fare quello che ti dico … -
dB Rider lo guardò con la coda dell’occhio e annuì …
-Dobbiamo creare un diversivo … -
-E cosa vuoi fare? –
-Scenderò e li affronterò … -
-Sei impazzito? Tu non sei preparato ad affrontare i colpi d’arma da fuoco!-
-Françoise sta usando la Boho per bloccare e deviare i colpi … e io so come si esegue … -
-Te lo ripeto : sei pazzo?! Non usi mai la Boho! E ci vuole pratica per eseguirla come fa lei! Se sbagli … ti uccideranno!-
-Non ti preoccupare … ce la farò … -
-Black Widow  non sarà d’accordo!-
-Non importa. Tu devi continuare a guidare fino al porto di Kobe e farli imbarcare! Mi hai capito?Al resto … ci penserò io.-
Guardò un attimo attraverso lo specchietto retrovisore e vide il volto di Mayumi pallido e sconvolto che lo guardava preoccupata …
Sospirò, cercando di farsi coraggio, e poi, prima di saltare giù dal furgone, le sorrise debolmente in segno di saluto.

 

Intanto, da sopra il tetto del mezzo, anche se gravemente ferita, Black Widow non si perdeva d’animo e continuava imperterrita a respingere tutti i colpi …
Siamo messi male … al porto di Kobe mancano ancora molti km … e loro non accennano a darci tregua …
Contò rapidamente le auto che avevano alle calcagna …
Sono poche … troppo poche …
Deglutì nervosamente …
Ci stanno preparando un agguato alla fine della strada … maledizione!
Ma mentre cercava di pensare rapidamente a cosa potesse fare per sopperire ai due attacchi nelle due direzioni opposte, senza farli ammazzare, vide all’improvviso una figura saltare giù dal veicolo … e mancò poco così, che perdesse l’equilibrio e cadesse, per lo shock …
Cosa diavolo pensa di fare quell’idiota?! Così, si farà solo uccidere!
Fece rapidamente mente locale e comprese subito cosa avesse in mente di fare e …
Sì, ce la possiamo fare … se siamo abbastanza rapidi …
Riscese nell’abitacolo …
-Black Widow! –
-Perché diavolo glielo hai permesso? Cosa diavolo vi è passato in quella testa tarata ad entrambi?!-mentre lo rimproverava, afferrò alcune bende e fermò l’emorragia sulla sua gamba …
-Che hai fatto alla gamba?- chiese preoccupato …
-Guida e non ti preoccupare!-
-Ma … - stava perdendo molto sangue … inoltre, doveva avere anche un’altra ferita perché era sporca di sangue pure sul busto …
-Ascoltami! Molto attentamente! – gli disse all’improvviso .. –Devi mantenere questa velocità, qualunque cosa accada! Né un km di più né uno di meno! Mi hai capito?-
-Sì!-
Continuò … -Ci stanno preparando un agguato, alla fine di questa strada. Un angolo cieco contro cui finire inesorabilmente … per questo … devi darmi il tempo di salvare quell’idiota del tuo amico e tornare in tempo per fermare gli altri! Mi hai capito?-
-E’ una cosa impossibile! Non ce la puoi fare!-
-No! Ci riuscirò, ma tu devi continuare a questa velocità! Se lo farai, riuscirò a recuperarti in tempo!Mi hai capito?-
-Va bene … -
-Bene … allora, a dopo.-  e così dicendo, si gettò giù dal furgoncino ed iniziò a correre in direzione di Joe …
Idiota … se ti succede qualcosa … giuro che …
Strinse forte l’impugnatura della spada e corse il più rapidamente possibile …
Quando arrivò, lui era riuscito a creare un tappo efficace … e usando la Boho li stava mettendo in seria difficoltà …
Gli si affiancò .. -Cosa diavolo ti è passata per quella stupida testa?!-ringhiò furiosa respingendo una pioggia di spari e disperdendoli attorno …
-Françoise … - mormorò sorpreso di vederla …
-Smettila di chiamarmi così e ascolta! Mettiti dietro di me e fai quello che ti dico! - da terra ferma, la ragazza conosceva  una particolare variante della Boho, molto più potente della classica che, se avesse funzionato, avrebbe potuto dare loro una possibilità di farcela …
Lui la guardò con la coda dell’occhio, cercando di capire cosa avesse in mente, ma … -Dio mio, Françoise … sei gravemente ferita! – sgranò gli occhi sconvolto : ai suoi piedi c’era infatti una larga chiazza di sangue …
-Idiota! Smettila di perderti in inutili osservazioni! Se hai intenzione di salvare la tua bella, devi fare quello che ti dico! Adesso!- gridò furente …
-Va bene … -e così, anche se avrebbe preferito stare al suo fianco a combattere, eseguì subito il suo ordine …
-Stai attaccato alle mie spalle … e non ti muovere di un millimetro! Hai capito?Se lo farai … - fece una pausa … - … morirai per la Teugsu Boho … quindi, vedi di non fare cazzate! -
La Teugsu Boho?
In passato, gli era capitato di sentir parlare di quella tecnica, ma dato che non esisteva alcun libro che ne riportasse descrizione né nessuno che ne sapesse l’esecuzione, aveva sempre pensato che fosse solo una leggenda … e invece no, esisteva veramente e lei la conosceva …
La Teugsu Boho, ovvero la tecnica affinata e letale della Boho classica, consisteva infatti nel rispedire al mittente il colpo, seguendo la stessa traiettoria con cui era stato mandato, e quindi, ucciderlo …
Per questo, se fosse riuscita ad eseguirla correttamente, sarebbero stati salvi …
La ragazza inspirò profondamente e poi, concentrandosi, chiamò a sé tutte le sue ultime forze, ed eseguendo una serie continua di Teugsu Boho, sbaragliò l’intero gruppo di mercenari che li aveva assaliti …
Quando anche l’ultimo di loro cadde a terra morto, ormai senza energia e senza fiato, Françoise si lasciò andare giù, esausta …
Joe la soccorse subito e la prese fra le braccia …
-Françoise! Ce l’hai fatta! Sono tutti fuori gioco! Possiamo raggiungere gli altri! –
Scosse la testa … -No … ancora … no … -
-Che vuoi dire?- la guardò turbato …
-Dobbiamo correre … da … Jet … al  … più presto … - faceva fatica a parlare e sentiva anche le forze abbandonarla … -Ascoltami … a fine di questa strada … hanno teso loro un agguato … devi salvarli … Jet  … non ce la può fare da solo ... corri … -
-Ok … Correremo subito da loro … -
-No … io non … ce la faccio … devi … andare tu … -
-No! Tu vieni con me! Ti porterò sulle spalle se non ce la fai!Ma non ti lascio qui, da sola!-
-No, idiota! Devi … mantenere le forze per fermarli! –
-No! Non ti lascio qui, in questo stato! E non importa cosa mi ordini di fare!-gridò furioso …
-Smettila! Falla … finita! Devi decidere … chi salvare e … - si portò una mano al fianco … - … devi salvare loro tre! … mi hai capito?- lo guardò dritta negli occhi …
-No! Non posso scegliere tra voi! -
-Idiota!- ringhiò … -Devi … salvare loro! E basta! E questo … è un ordine! -
-Françoise … io … non posso … non voglio … -aveva le lacrime agli occhi …
-Smettila di piangere! E smettila di chiamarmi con il mio nome … -deglutì faticosamente … -Corri  da loro … ti prego … -
Restò un attimo a riflettere e poi, annuì … -Va bene … -
Era l’ultima cosa che volesse fare, ma purtroppo non aveva altra scelta … così, con cura, la mise appoggiata contro un albero … -Tornerò a prenderti … ma tu resisti … - e guardandola un’ultima volta con sguardo affranto, corse da loro …

 

Jet continuava ad alternare lo sguardo tra la lancetta della velocità e la strada …
Black Widow … siamo nelle tue mani …
Mancava un’ultima svolta e poi, sarebbe arrivato proprio dove lei aveva previsto l’agguato …
Black Widow … ci siamo …
Ma proprio in quel momento, vide nello specchietto retrovisore l’amico correre verso di loro, così decelerò e si sporse ad aprirgli la portiera …  
Joe salì, ma …
-Dove è Black Widow?- chiese allarmato …
-E’ rimasta lì. –
-Ma sta bene?-
-Ora … pensa solo a guidare … - disse dando un occhio a Mayumi che, appena lo vide, sorrise felice di vederlo sano e salvo …
dB Rider annuì …
Come aveva previsto giustamente Black Widow li stavano aspettando al varco …
-Maledetti bastardi … - ringhiò tra i denti … -Credevate di sorprenderci … ma non sarà così!-impugnò la spada … -Jet, fermati subito qui!-
-Ma … -
-Fermati! –
-Ok … - spinse il piede sul freno e il furgoncino inchiodò a pochi metri dal blocco …
-Che intenzione hai?- chiese preoccupato …
-Userò la Teugsu Boho … -
-Coosa? Ma quella tecnica … -
-Esiste Jet … ed è la nostra unica speranza … -
Ed io spero di averla imparata … perché sennò per noi sarà la fine …

 

Tempo dopo, Joe tornò finalmente a prendere Black Widow … che trovò priva di sensi e distesa su un fianco, nello stesso punto dove l’aveva lasciata …
-Françoise … - mormorò prendendola tra le braccia … - … sono tornato a prenderti … -la tirò su, facendole mettere le braccia intorno al proprio collo e poi, la portò verso l’auto che aveva recuperato dallo scontro con i mercenari …
Appena l’accomodò sul sedile, lei gemette debolmente, riprendendo coscienza …
-Scusami … non volevo farti male … -
-Che … ci fai … qui?-
-Tranquilla … è tutto a posto … -richiuse la portiera e fece il giro per salire al posto del guidatore ... –A quest’ora, dovrebbero essere già al porto di Kobe … - mise in moto e partì per tornare verso Kyoto …
-Ma tu non dovevi … essere qui … -
-E dove dovevo essere?-
-Lo sai … -
-No … non lo so … -
-Lei … partirà … e tu … non sarai lì … -
-Si occuperà Jet di loro … li imbarcherà sulla prima nave e poi, tornerà a Kyoto.  -
-Andrà via … e tu, non la rivedrai … più … -mugolò per il dolore … le ferite le facevano molto male …
-Smettila di sforzarti e cerca di riposarti … -
-Sei solo … un’idiota … dovevi andare da lei … -
Ma lui non le rispose più e continuò a guidare in silenzio fino a casa …

 

La posò sul letto con molta attenzione e poi, la guardò … era piena di ferite … e la sua tuta era impregnata di sangue …
Non avresti dovuto sacrificarti così …
Sospirò preoccupato … e andò subito a prendere la roba che gli serviva per medicarla …
Si tolse la giacca e si tirò su le maniche della camicia …
Si avvicinò a lei e cercando di fare piano, provò a dare un occhio alle due ferite che lo preoccupavano di più …
Erano abbastanza profonde e da sopra la tuta non aveva modo di medicarle per bene … per questo, decise di toglierle l’indumento, ma quando afferrò il tiretto della lampo per tirarlo giù, la mano di lei gli bloccò il polso …
-Che … stai facendo?-
-Non quello che pensi. E adesso lasciami fare . -
-Non ci … provare … o ti uccido … -
Aggrottò la fronte …  -Non essere sciocca! Devo medicarti! Quelle ferite vanno curate subito!-
-Medicale … attraverso .. la tuta … -
-No! E ora smettila!- si liberò infastidito dalla sua mano e le tirò giù la cerniera con decisione …
Infine, facendo scendere le maniche lungo le braccia, gliela tolse lentamente via … lasciandola in biancheria …
La ragazza, a disagio, voltò la testa dalla parte opposta, per non guardarlo, e chiuse gli occhi …
Lui invece, concentrato completamente solo sulla gravità delle lesioni, si infilò un paio di guanti sterili e poi, iniziò a medicarla …
Ogni tanto, la percepiva irrigidirsi e gemere debolmente, ma dato che non gli diceva di smettere, aveva continuato imperturbabile e così, aveva finito di curarla abbastanza velocemente …
-Sarebbe meglio mettere un paio di punti … almeno sulla gamba … pensi di resistere?-
Annuì … continuando a non guardarlo …
-Va bene … -
Si alzò e uscì un attimo di camera …
Tornò qualche minuto dopo, con un bicchiere di whisky …
-Tieni … bevi questo … - le porse il bicchiere … e lei, finalmente, si voltò …
-Cosa è? –
-Whisky … -
-Mi vuoi … far ubriacare? –
-Non essere sciocca! Non ho anestetico! L’hai finito tu, prima, con Mayumi!-
-Uhm … già … è vero .. – sospirò … - … non volevo … che sentisse male … -
Lui annuì … -Hai fatto un ottimo lavoro … e le medicazioni che le hai fatto, l’hanno aiutata davvero molto … -
-Ne … sono felice … -
-Forza, manda subito giù! E comunque … il whisky è sempre meglio di nulla!-
Annuì e prese il bicchiere … Joe la aiutò ad alzarsi leggermente e lei, poté mandare giù il liquore …
-Mentre l’alcol inizia a fare effetto, preparerò l’ago e il filo da sutura … -
Alcuni minuti dopo, era pronto per ricucire …
-Sei pronta?-
-Va bene … - voltò la testa dall’altra parte …
-Cercherò di non farti troppo male … -

 

-Perché non le chiedi di tornare a stare qui, con noi?- gli porse una bottiglia di birra …
-Glielo ho già chiesto, ma mi ha detto che preferisce starsene per i fatti suoi … -
-Uhm … sempre la solita … -
-Già … - mandò giù un paio di sorsi … guardando con aria stanca il cielo …
-Che hai?-
-Nulla … -
-Sicuro? … non è che ti dispiace non essere stato lì, per salutarla ?-
-Ti riferisci a Mayumi?-
Annuì …
-No … va bene così … -
-Se lo dici tu … -
-L’importante è che stia bene. Il resto non conta … -
-E’ solo che pensavo che ci tenessi a salutarla, almeno un’ultima volta … ecco tutto!-
-Sì, è vero … ma non mi piacciono gli addii, quindi è stato meglio così … -
-Beh, alcune volte però, come abbiamo potuto appurare di persona, gli addii si trasformano solo in brevi saluti! -
Joe mandò giù l’ultimo sorso di birra e, riflettendo sulle sue parole, piegò le labbra in un sorriso …
Già … ma solo alcuni …

 

Inspired by
Taetiseo’s  “ Only U”

 

Officially Missing You Too

 

Erano passati alcuni mesi ed era finalmente giunta l’estate …
… e Black Widow era ancora lì con loro ... e nonostante non desse segno di volersene andare, ogni mattina, Joe si svegliava con le stesse domande e gli stessi pensieri …
Se ne andrà veramente come aveva detto all’inizio?
E se lo farà, avviserà o sparirà nel nulla?
E ancora …
… sarà per sempre oppure ritornerà come aveva già fatto altre volte in passato?
Non era semplice per lui vivere in quel modo, ma aveva anche capito che non poteva fare in maniera differente … o avrebbe rischiato di farla scappare definitivamente e questo era l’ultima cosa che lui voleva …
Purtroppo però, quel giorno tanto temuto dal ragazzo arrivò lo stesso …
Senza controllarsi, chiuse con esagerata enfasi la porta della palestra, generando un forte rumore che rimbombò in tutto l’edificio … ed avvisò gli altri di una tempesta in arrivo!
-Che vuol dire che te ne vai?-
-Quello che ho detto.- incrociò le braccia al petto, con aria contrariata …
-Non puoi andartene!-
-Ah, no? E chi me lo impedirebbe?-
Restò zitto …
-Ascolta … - sospirò nervosamente .. - … è già tanto che vi abbia avvisato. Quindi, fattelo bastare.-
Lui scosse la testa … -No! Assolutamente! Perché te ne vuoi andare? Forse, non ti trovi più bene qui, con noi?-
Lei alzò un sopracciglio e lo guardò cupa … -Hai finito di fare le bizze come un bambino o hai intenzione di continuare ancora per molto?-
-Le bizze?! Ti sembra che è questo, quello che faccio?-
-Sì. E per favore, smettila. Perché mi stai irritando profondamente. –
Le sue parole gli fecero male e, inconsciamente, si ricompose … riacquistando un’apparente calma..
-Dimmi almeno perché ?-chiese in toni più pacati …
-Non fare domande di cui conosci già risposta. E’ solo una perdita di tempo. Inoltre, quando ero tornata, l’avevo detto subito che ero solo di passaggio.– distolse lo sguardo da lui e, agitata,  aggiunse … -E comunque, lo dovresti sapere ormai … io non riesco a stare nello stesso posto per più di un certo tempo. -
-E questa, dovrebbe essere una buona motivazione?!- … turbato e confuso, le si avvicinò … -Io non voglio che tu te ne vada … -
Françoise si irrigidì vistosamente, tirando le labbra quasi in una smorfia e facendo alcuni passi indietro per allontanarsi da lui …
Di fronte alla sua reazione, Joe capì l’enorme errore fatto …
Non le avrebbe mai dovuto dire quelle parole …
Era infatti ciò che aveva sempre evitato di dire, per non farla scappare, e adesso, stupidamente, lo aveva fatto : probabilmente, preso dal panico per quello che lei gli aveva detto, aveva per sua sfortuna perso il controllo e la sua mente non aveva filtrato ciò che il suo cuore era riuscito a tenere per sé fino a quel momento e …  -Scusami … non era quello che volevo dire … - abbassò contrito lo sguardo …
-E’ tardi. Devo andare. – si mosse verso la porta, evitando accuratamente di considerare le sue parole …
-Aspetta … -
Si fermò, dandogli le spalle …
-Dimmi almeno se … prima o poi, tornerai … -
-Non lo so. –
-E io … come farò a sapere se stai bene?-
-Non lo devi sapere.- fece una piccola pausa, come se stesse riflettendo su qualcosa, e poi, aggiunse … - Hai altro da chiedere?-
-Dove stai andando?-
Inspirò, chiudendo gli occhi … -E’ meglio che tu non lo sappia. –e senza dire altro, se ne andò …

 

-Credo di non aver capito bene! Ripeti!-gli chiese Albert allibito …
-La seguo.-
-Cosa?!- gridò scioccato Jet …
I due lo guardarono perplessi …
-Stai scherzando, vero?!-
-No. La seguo. –
-Ok … sei impazzito! – concluse dB Rider, scuotendo la testa … -Ma ti rendi conto della follia del tuo gesto?!-
-Non è follia! Mi sarà utile per apprendere nuove tecniche ed affinare quelle che già conosco!-
-Ah, quindi … tu la seguiresti per questo motivo?-
-Sì … più o meno … -
-Tu hai perso la testa!-
-Perché? - sospirò sconsolato … - … voi che fareste al posto mio?-
-Onestamente? Se proprio dovessi decidere di fare qualcosa e non tenessi alla mia vita, la sbatterei contro un muro e la bacerei!- suggerì Jet ...
-Già, concordo con lui! Sarebbe comunque preferibile! Perlomeno, moriresti felice!-  gli fece notare l’altro ironico …
-Ascolta Joe … - dB Rider gli si avvicinò, mettendogli una mano sulla spalla … -Black Widow … è straordinaria … bellissima e selvaggia … ma, soprattutto, è uno spirito libero! E proprio per questo, anche se mi spiace dovertelo dire … non riuscirai mai ad afferrarla! Lei non te lo permetterà mai! Tiene troppo alla sua libertà per legarsi a qualcuno! -
Gli tolse la mano di dosso, con un certo fastidio … -Jet … ti ringrazio per il consiglio e credimi: lo apprezzo … ma non è una cosa che ti riguarda.-
-Ok … allora fai come vuoi! Piuttosto però … lei lo sa che hai intenzione di seguirla?-
-No … -
-Uhm … allora in bocca al lupo!- concluse Albert scuotendo la testa rassegnato … -Tornerai qui, volando! Ti rispedirà indietro come un pacco postale, per corriere espresso!E allora sì, che starai male! – si avvicinò anche lui … -Quante volte te lo deve dire, che non vuole legami di alcun tipo? Cosa, ti sfugge dal suo modo di esprimerlo così esplicito?Eppure … anche i muri lo hanno capito, ormai!-
Abbassò lo sguardo per un attimo … -Se non la seguissi … e lei non ritornasse più … questa volta, non potrei mai perdonarmelo di averla lasciata andare senza fare niente … -
Ascoltando quella sua sincera ammissione, i due amici decisero infine di non insistere oltre … -Ok … fai quello che credi meglio. Noi, il nostro dovere come amici lo abbiamo fatto … abbiamo tentato in tutti i modi di aprirti gli occhi e di farti capire a cosa stai andando in contro, ma tu sei irremovibile quindi … se sei così convinto di quello che stai facendo … vai pure e buon tutto … -

 

-Guarda guarda … chi è venuta a trovarmi!- esordì stizzito, appena la vide …
-Come stai?-
-E cosa ti importa?-
-Fammi vedere la ferita … -
-No. Non ho bisogno del tuo aiuto. –
-Apollo … smettila di fare così e fatti aiutare … -
-Io non  lo voglio il tuo aiuto. – ringhiò furioso … -Se sono in questo stato, è solo per colpa tua!-
Trattenne il respiro per la durezza delle sue parole … -Fatti aiutare Apollo … o morirai! … quella ferita è infetta e tu hai già la febbre! -
-Vattene! …  E torna dai tuoi preziosi amici … -
Black Widow si avvicinò e si piegò sulle ginocchia, accanto al vecchio materasso, usato da lui come letto di fortuna … -Metti da parte l’orgoglio … è la tua unica possibilità di salvezza … -
-Vattene!-deglutì nervosamente … -Tu non sai … con chi hai a che fare! -
-Ma posso immaginare cosa sia successo … quando sono venuti a sapere della tua sconfitta, tutti quelli a cui hai pestato i piedi, si saranno uniti per contrastarti e ti avranno ridotto così … -
-E non solo … - disse amaramente … - … anche coloro che consideravo miei compagni si sono uniti contro di me … tradendomi senza alcun indugio … -
-Ti hanno abbandonato tutti … - mormorò sofferente …
-Sì … è così … ma ora, vattene …  io ormai sono finito … e se mi trovassero prima, a questo punto, sarebbe solo la mia fortuna … - chiuse gli occhi … - … ormai la ferita è marcia … e la mia mano è persa definitivamente … -
-Apollo, non dire così … magari, posso ancora curarla e salvarla … fammi dare un occhio al suo stato … -
Rise amaramente … -Tu non sai quello che stai dicendo!- aprì gli occhi di scatto e, con estrema fatica, si alzò a sedere, scoprendo la mano …
L’arto era quasi staccato del tutto dal resto del braccio ed ormai, era diventato nero e putrescente …
Sgranò gli occhi, sconvolta … restando senza parole …
-Secondo te, c’è modo di salvare dei tessuti ormai morti?- chiese rabbioso …
-Apollo … dobbiamo … - prese fiato … - … tagliarla subito o morirai nel giro di poche ore! -
-No! E ora vattene!-
-No … non posso lasciarti al tuo destino!-
-Allora, dovevi pensarci prima di fare quello che hai fatto!-
-Apollo … ti prego … fatti aiutare … -
-No! Se non gli avessi impedito di uccidermi … a quest’ora, non mi troverei in questo stato! Mi hai solo rovinato!  Farmi tornare a casa da sconfitto e umiliato … è stata la cosa peggiore che potessi farmi … e tu lo sai!-
Abbassò lo sguardo, mormorando debolmente … -Perdonami … ma non potevo davvero … permetterglielo … -
La guardò con disprezzo … -I tuoi sensi di colpa non mi interessano. Hai fatto una scelta : ed hai deciso di salvaguardare la sua vita e non la mia. Quindi, prenditi le responsabilità di quello che hai fatto e pagane le conseguenze!-
-Apollo … ti prego … fatti aiutare … e dammi la possibilità di rimettere le cose a posto! -
-No! Ormai è tardi per farlo! Lasciami in pace! Dimenticati di me!–
-Apollo … ma morirai! Non posso girarmi dall’altra parte e fare finta di nulla!-
-Ancora non lo hai capito? E’ proprio quello che voglio! Voglio farla finita! E voglio anche … che la tua coscienza non abbia più pace per quello che mi hai fatto! –
Si irrigidì e con voce malferma, balbettò … -Rimarrò per sempre qui, se vuoi … ma fatti aiutare … ti prego … -
La guardò sdegnato … -Ti faccio a tal punto pena? Tanto … da rinunciare alla tua preziosa libertà per salvarmi? – scosse la testa, sconvolto … -Black Widow … mi stai mancando totalmente di rispetto come guerriero! E questo, è troppo! … soprattutto, dopo tutto quello che hai già fatto! – gridò furioso … -Vattene!-
-Apollo … -
-Vattene! Maledizione! Se potessi alzarmi, ti butterei fuori io!Ma non ce la faccio!- disse con le lacrime agli occhi … –Vattene! … perché non lo capisci che è così umiliante … farmi veder così, da te … ? -
-Non c’è niente di umiliante, nel farsi aiutare … -allungò una mano, posandola sulla sua spalla …   -Fatti aiutare … e poi, ti prometto che ti aiuterò a tornare il grande guerriero che sei … si tratterà solo di imparare a maneggiare l’arma con una mano sola … e per te, non sarà difficile … -
-Vattene … -
All’improvviso però, alcuni rumori di passi che provenivano dalle loro spalle li fecero trasalire …
-Sono loro … Black Widow scappa! Se ti troveranno qui, uccideranno anche te!-
Ma lei non lo considerò minimamente e anzi, impugnando la spada, si alzò in piedi pronta ad attaccare senza alcun indugio …
Qualunque nemico si fosse trovata di fronte, lo avrebbe affrontato e battuto …
… ben inteso, se questo fosse stato un nemico …
La porta si aprì e da dietro di essa apparve una figura scura abbastanza alta e ben piazzata … la quale, con una certa sicurezza, venne avanti in sua direzione …
Françoise non credeva ai suoi occhi …  -Tu … qui ? -
Lui annuì, spostando subito però, lo sguardo sull’arto malmesso del ragazzo … -Quella mano … è ormai la sua condanna a morte e se non intervieni subito, sarà quella la sua fine. Perciò … operalo subito. – fece una piccola pausa … - Io starò di guardia … e se per caso arrivassero i nemici, ci penserò io.  –
Apollo però, non era molto d’accordo … né con la sua presenza lì … né con la sua idea … né con il suo atteggiamento autoritario …
-Beh, potevi dirmelo che ti eri portata dietro il paladino della giustizia! Che sa, decide e fa tutto lui!-
Lei si voltò di scatto … - No … io … non lo sapevo … credimi … -
-Mi stai prendendo in giro? Mi vorresti dire che ti ha seguito senza che tu te ne accorgessi? Black Widow, non solo non sei credibile, ma sei anche ridicola!-
-Ecco … io … - balbettò, scioccata … non sapeva cosa rispondergli perché era la verità … lei non si era accorta che l’altro l’avesse seguita! … e per questo, era anche caduta in una sorta di confusione totale che l’aveva disorientata e smarrita …
-Apollo, adesso basta! Fatti aiutare! Non c’è niente di indegno o umiliante in questo! E’ molto peggio non riuscire a mettere da parte il proprio orgoglio quando invece è necessario! Ed è da idioti morire per questo! –lo guardò dritto negli occhi … -Se vuoi vendicarti … non è morendo che lo farai. Quella è solo una scelta da vigliacchi e non da guerrieri. –
Il ragazzo ascoltò con attenzione le sue parole e, riflettendovi sopra per alcuni istanti, accettò condiscendente  … -Ok … va bene … -
-Ottimo … hai riacquistato finalmente il buon senso.-
Si piegò verso di lui e, con molta forza, gli tirò un colpo secco nello stomaco, tramortendolo con facilità …
Si alzò … -Fai veloce … il colpo lo dovrebbe lasciare privo di sensi per alcuni minuti e in assenza di un anestetico … non possiamo fare di meglio … -
Così, senza dire altro e senza guardarla in volto, uscì dalla stanza, lasciandola sola al suo triste compito …

 

-Come sta?-
Le chiese appena la vide venirgli incontro …
-Sente molto dolore … - mormorò …
Si passò nervosamente una mano sulla fronte … -Che ti serve? Vado a procurartelo … -
-Ecco … arnica … calendula … e le altre piante per la medicazione … dell’alcool puro a 90 gradi … acqua distillata … ago e filo da sutura …. perossido di idrogeno e delle bende sterili … e poi … un po’ di fortuna … -
-Vedrò quello che posso fare … tu intanto, prendi il mio posto e fai la guardia … anche se ora è ancora tutto calmo, non significa che non attacchino … probabilmente, stanno solo prendendo tempo per decidere cosa fare, visto il tuo inaspettato arrivo in città … -
Lei annuì … e lui andò subito a cercare ciò di cui aveva bisogno …

 

Circa un’ora dopo, fu di ritorno con ciò che lei gli aveva chiesto …
Si diedero di nuovo il cambio e lei iniziò a preparare le medicazioni da applicare e quelle da assumere oralmente …
-Tieni … questo ti aiuterà un po’ contro il dolore … -
Gli diede da bere un bicchierino di alcool puro, acqua distillata e alcune piante antidolorifiche …
Lui lo mandò giù docilmente … stava molto male … la febbre si era alzata e il dolore era insopportabile …
-Black Widow … vattene … è tutto inutile … -
-No … non lo farò! … prima dovrai guarire e recuperare le tue abilità! E solo dopo, se tu vorrai, me ne andrò … altrimenti, come ti ho detto, resterò . –
Sospirò cercando di sopportare il dolore … -Stai perdendo colpi … -
-Forse, ma non ti lascio da solo … -
-Black Widow … lo sai anche tu … a fare così … ci rimetterai e basta … -
-Apollo … smettila di parlare e cerca di riposare … hai bisogno di stare tranquillo … -
-Black Widow … lo sai, vero? … se scoprono che hai un punto debole … sei morta … -
Lei lo guardò negli occhi … -Tranquillo … io non ho punti deboli … -

 

Passarono alcuni giorni e Apollo, lentamente, cominciò a recuperare : la febbre scese, il dolore iniziò ad essere più sopportabile e gli tornò perfino l’appetito …
-Stai migliorando a vista d’occhio! … e se continuerai così, ti porteremo presto via di qui.-
-Portarmi via?- chiese contrariato, prendendo la sua dose giornaliera di medicine …
-Sì … dobbiamo portarti via di qui e metterti al sicuro, in un luogo dove potrai terminare la convalescenza e ricominciare ad allenarti … -
-E dove sarebbe questo posto?-
-Tra i monti vicino al Monte Fuji. C’è una persona che conosco e che potrà aiutarti … un giovane monaco che però, conosce le arti marziali ed ha portato ai massimi livelli la Kataho no te … cioè la tecnica delle armi ad una mano sola. -
-Capisco … quindi … mi affiderai a lui e te ne tornerai via? –
-No … non ti lascerò … come ti ho promesso, starò con te … se tu lo vorrai … -
Ma proprio in quel momento, entrò nella stanza Joe … che sentì perfettamente quelle sue ultime affermazioni e, rimase fermo ed immobile sulla soglia … senza dire una parola …
La ragazza, accortasi che lui aveva sentito tutto il loro discorso, deglutì nervosamente e, cercando di essere impassibile, gli chiese di cosa avesse bisogno …
-Ero solo venuto a dirti che mi sono procurato l’auto con cui partiremo … ecco tutto.-
-Ottimo. - e senza battere ciglio, si voltò nuovamente verso Apollo ... –Se te la senti, potremo partire anche stanotte … che ne dici?-
Il ragazzo guardò con la coda dell’occhio l’altro e poi, annuì …
-Bene. Allora ci prepareremo subito. –

 

Rimuginando insistentemente e con nervosismo su quello che Black Widow aveva promesso ad Apollo, Joe stava mettendo alcune cose in auto quando all’improvviso percepì alcuni rumori non molto lontani …
Oh, no … maledizione! …  proprio adesso …
Abbandonò seduta stante cosa stava facendo e corse da loro …  
-Dobbiamo andarcene! Subito!- gridò aprendo la porta …
Lei si voltò turbata a guardarlo … ma recuperò velocemente il controllo … -Quanti sono?-
-Non lo so … forse una ventina … o di più! … facevano molta confusione per confondere il loro arrivo con i suoni della città . -
-Capisco … - guardò Apollo … riflettendo sul da farsi … -Ok … voi due, montate in auto e andate verso l’entro terra, in direzione del Monte Fuji . Io vi raggiungerò in seguito.-
Joe la guardò torvo … -Stai scherzando? Tu vieni con noi.-
-No. Resto qui a fermarli. E a far cambiare loro idea. –disse recuperando la spada e tornando ad essere la solita impassibile Black Widow di sempre …
-Non sono d’accordo . -
Sospirò … -Ascolta : non ho voglia di stare nuovamente a discutere con te, su cosa fare o meno. Sono stanca, irritata e non ho tempo per ascoltare le tue proteste infantili. Quindi, fai quello che ti ho detto. –
-E se non lo volessi fare? – ribatté a muso duro, guardandola in volto …
La ragazza lo guardò per un lungo istante e poi, esordì … -Vattene. E togliti subito da davanti a me. O giuro che ti ammazzo. – il tono con cui gli rispose, fu sconvolgente ed agghiacciante …
Era sempre stata fredda e controllata , ma mai … in quel modo.
Smarrito e triste per quella sua terribile reazione, abbassò lo sguardo e annuì, docilmente … -Va bene … lo porto subito in auto e partiamo. –
-Perfetto. Allora, fallo subito.–
Gli passò accanto per uscire dalla camera, ma con una tale indifferenza e distacco, che il ragazzo sentì il sangue gelarsi nelle vene …

 

Erano in viaggio già da diversi minuti e lui non si dava pace : l’aveva lasciata sola … contro venti … trenta o più assassini sanguinari …
Perché l’ho ascoltata anche stavolta? Perché?!  Sono solo un’idiota …
-Se sei in pensiero per lei … è bene che tu la smetta.- disse all’improvviso l’altro, dai sedili posteriori …
Joe lo guardò attraverso lo specchietto retrovisore, lanciandogli un’occhiata turpe …
-Non sono cose che ti riguardano .- gli rispose nervosamente …
-Uhm … guarda che avere imparato a rispondere come lei, non serve a molto … se poi, lasci trasparire tutte le tue emozioni … mio caro Joe Tempesta ! - gli fece notare …
-Taci. –
Rise debolmente … -Sei solo un cagnolino addomesticato … e quel che è peggio, è che sarai proprio la sua rovina … -
-Io non sono un cagnolino addomesticato. E non sono la rovina di nessuno. –
-Ne sei proprio sicuro? Sai che … se quella sera, avessi avuto il coraggio di finire il tuo compito, non saremmo qui e lei non sarebbe in pericolo?-
Il ragazzo sentì una fitta al petto …
-Hai obbedito al suo ordine … proprio come farebbe un cane addestrato ! Né più né meno! Per cosa poi? … sentiamo … ti ha dato la ricompensa che volevi? O sei rimasto a bocca asciutta?-
-Te lo ripeto. Io non sono una marionetta nella sue mani. –
-No, infatti! Sei molto peggio! Se fossi solo una marionetta, non staresti, come fai, a mendicare le sue attenzioni come un cane il cui padrone non lo considera!-
-Stai dicendo solo una marea di cazzate!-
-Non l’avrai mai … rassegnati! … Black Widow non sarà mai di nessuno! … lei, non vuole nessuno.-
-E io … non voglio lei. E’ questo che ti sfugge. –
A quelle parole, Apollo scoppiò in una risata fragorosa e divertita …
Joe si innervosì profondamente … -Sono contento che ti stia divertendo tanto! Ma lo farai meno quando ti metterò le mani addosso. –
-Povero illuso! Hai perso in partenza con lei. La conosco abbastanza bene … e so che di uno come te, non sa che farsene. –
-Hai proprio ragione Apollo … avrei dovuto ucciderti quella sera. E non per via di quello in cui ci ritroviamo ora, ma perché almeno non avrei sentito i tuoi discorsi inutili e senza senso. –
Facendo finta di non averlo sentito, continuò imperterrito …  -Tu sei solo un inetto e non hai polso! Mentre a Black Widow piacciono gli uomini decisi, che sanno cosa vogliono e non quelli che obbediscono come cagnolini ammaestrati, senza personalità! Inoltre … a lei piace essere dominata … sia nella vita che a letto!E tu, non ci riesci … -
Inspirò profondamente, combattendo con la voglia di fermarsi e finire quello che non aveva fatto quella maledetta sera …
-Ascolta Apollo … tutti questi dettagli, tienili pure per te! A me, non solo non interessano, ma non mi riguardano! Io non ho alcun interesse del genere in lei. –
-Il tuo sguardo non dice questo, ma tutto l’opposto! Risultando pietoso e ridicolo … soprattutto ai suoi occhi .-
Anche se tentava di concentrarsi sulla strada e di non sentirlo, le sue parole lo raggiunsero come coltellate in pieno petto che lo fecero sanguinare invisibilmente …
D’altronde, l’unica cosa che fluiva da quel genere di ferite, erano solo sentimenti … che nessuno, per quanto Apollo dicesse di leggergli in faccia, poteva vedere veramente …
-Se non taci, fermo l’auto, scendo e ti do un altro pugno nello stomaco come l’altra sera. E stai tranquillo, non mi faccio problemi a farlo. -
-Sì, certo …  non ne dubito che saresti in grado di farlo! … ma dopo, ti dovresti anche inventare una buona scusa con Black Widow! E non so quanto ti converrebbe, dopo l’ultima discussione che hai avuto con lei!- giustamente, non perdeva occasione di girare il coltello nella piaga … - Ah, a proposito … per quanto ancora, pensi di rimanere tra i piedi? Così, giusto per curiosità! … visto che tanto … lei rimarrà qui con me e non tornerà con te a Kyoto. Lo sai, vero? Una promessa è una promessa … e Black Widow le mantiene sempre. – concluse con un piacere quasi imbarazzante e disdicevole …
Dopo quelle sue ultime parole, Joe si zittì e non disse più una parola … limitandosi a guidare e a cercare di calmare in qualche modo il suo povero cuore martoriato, che stava per scoppiare di dolore …

 

Tempo dopo, raggiunsero finalmente il tempio che Black Widow aveva indicato loro, ma di lei ancora niente …
Joe scese, lasciando Apollo in auto, addormentato per la troppa fatica del viaggio che, nel suo stato lo aveva provato molto, ed entrò dentro in cerca del monaco …
-Monaco Gandaru … mi manda Black Widow … ho bisogno del suo aiuto … -disse nel buio e silenzioso edificio …
Qualche secondo dopo, alcune luci iniziarono ad accendersi tutto intorno a lui .. e alla fine, apparve l’uomo che stava cercando …
-Hai detto che ti manda Black Widow?-
-Sì ... –
-E di cosa avresti bisogno?-
Sospirò debolmente ed iniziò a spiegargli …

 

Erano già passate diverse ore e lui non riusciva più a controllare la sua ansia : gli sembrava di impazzire e voleva andarla a cercare, ma memore di cosa e di come gli aveva parlato poche ore prima, restò fermo all’entrata del Tempio in sua attesa …
-Ragazzo … perché non vieni dentro? – gli chiese avvicinandosi a lui …
-Preferisco attenderla qui … - mormorò con voce fievole e preoccupata …
-Posso capire cosa provi … perché è normale che tu sia in pensiero, ma dalle fiducia … e vedrai che presto sarà qui … -
-Ma io sono fiducioso in lei …  –
-E allora … cosa temi?-
-Ecco … io … ho solo paura … di perderla … -
L’uomo annuì in silenzio …
-So che è forte … molto forte! E che non molla mai, ma … -
-Ti fa più paura che le possa succedere qualcosa o che sia sola?-
-Entrambe le cose … -
-Black Widow  è sempre stata sola … perché lei stessa non ha mai voluto legami … e sai perché?-
-Perché … è uno spirito libero?- azzardò triste …
-No … - scosse la testa, sorridendogli … - … è perché non sopportava l’idea che qualcuno potesse stare male per lei e che stesse ad attenderla in ansia e preoccupato come stai facendo tu, in questo preciso momento … Black Widow è sempre stata cosciente che, come essere umano, non era certo infallibile ed immortale e che, un giorno, disgraziatamente, le sarebbe potuto succedere qualcosa … e per questo, ha sempre pensato che se non avesse avuto legami, non avrebbe spezzato il cuore a nessuno né tantomeno lasciato un vuoto incolmabile nella vita delle persone a cui teneva . -
Joe sentì improvvisamente il cuore e il respiro fermarsi … e comprese che non aveva mai capito nulla di Françoise …
Che idiota che sono e sono stato …  io ho sempre pensato che fosse solo attaccata alla sua libertà e invece … era tutto l’opposto …
A quel pensiero però, gli tornarono subito in mente le parole del Maestro Seven … quando gli disse che forse lui avrebbe potuto imparare a capire il suo cuore …
Non ne sono in grado … io … non riesco a carpire la sua vera essenza …
Abbassò lo sguardo e, mortificato, si ritirò nel tempio … senza dire più una parola …

 

Black Widow arrivò solo alcuni giorni dopo, quando ormai era sicura di aver dato una bella lezione ai nemici di Apollo …
-Black Widow! Che piacere rivederti!-
-Monaco Gandaru … - si inchinò in segno di saluto …
-Come è andata?-
-Credo di essere riuscita nel mio compito … -
-Ottimo! E io invece, ho incominciato con il mio … -
Lo guardò sorpresa … -Apollo … riesce già ad allenarsi?-
Le sorrise … -E’ appena agli inizi, ma … promette bene! –
-Ne sono felice … -
-Su, adesso vieni a riposarti … ne avrai sicuramente bisogno … ti si legge in faccia che sei molto provata … -
-Sì, grazie … - esitò un attimo … e lui se ne accorse, e prima che lei potesse  continuare, aggiunse con naturalezza …
-Ah, dimenticavo … l’altro ragazzo … Joe … anche lui, si sta allenando … -
-Joe?- chiese sorpresa …
-Sì … mi ha chiesto se potevo insegnare anche a lui, qualche tecnica di Kataho no te e di meditazione … -
-Ah … e come sta andando?-
-Bene! E’ un ottimo allievo anche lui!Ma ora, vieni a riposarti!  Ti ho preparato una delle camere che danno sulla vallata … proprio come piace a te! … così, potrai dedicarti alla tua meditazione Seion e riposare senza essere disturbata dagli altri ospiti, che invece ho alloggiato nella parte opposta del tempio! -
-Grazie … Monaco Gandaru … apprezzo molto la tua cortesia e il tuo riguardo …  -

 

Da quando era arrivata, gli aveva rivolto parola il giusto indispensabile e lui aveva accettato docilmente quel suo atteggiamento, aspettando che le cose cambiassero … ma presto purtroppo comprese che, sfortunatamente per lui, non sarebbero cambiate … soprattutto dopo tutta quella serie di errori che aveva commesso …
L’ho definitivamente persa … e non devo più aggrapparmi ad inutili speranze …
Le lacrime iniziarono a scendere incontrollate sotto il cielo di quella triste notte di estate …
Devo andarmene … non posso più rimanere …
E così decise che, l’indomani, avrebbe avvisato il Monaco e gli altri ospiti che sarebbe tornato a Kyoto appena avesse raccolto tutta la sua roba …

 

Aveva quasi finito di sistemare il suo bagaglio quando Apollo entrò in camera sua …
-Che fai? Scappi così? Con la coda fra le gambe? –
Joe lo degnò appena di uno sguardo, tornando subito a completare i suoi preparativi …
-Ti arrendi veramente?- continuò imperterrito … -Guarda che se fai così, non fai altro che confermare quello che ti ho sempre detto! –
Chiuse lo zaino e se lo mise in spalla … poi lo guardò con espressione stanca e vuota … -Apollo … hai ragione … su tutto … ed è proprio per questo che me ne sto andando. Contento? Finalmente … ho ammesso che sono solo un inetto e che non ne sono all’altezza … - e senza aggiungere altro, uscì dalla stanza, ormai deciso a tornare definitivamente alla sua vita a Kyoto, senza più altri indecisioni o dubbi …
… ma dopo pochi passi, l’altro lo richiamò … -Aspetta . - gli si avvicinò … -Prima che tu vada, ti voglio dare un ultimo consiglio … se ti servisse mai … - fece una piccola pausa, soppesando le parole che gli stava per dire … - … semmai tornasse da te … ricordati che dovrai essere sempre un passo avanti a lei … e mai viceversa. O perderai anche la tua ultima possibilità. – lo guardò ancora un attimo negli occhi e poi, lo lasciò partire per la sua strada …

 

Inspired by
Geeks & Soyu’s  “Officially Missing You Too”

 

Ghost

 

-E’ tornato l’autunno … - sospirò sconsolato, guardando una foglia gialla cadere per terra …
-Uhm … -
-Non sei contento?-
-No … -
-Non era la tua stagione preferita?- gli disse porgendogli una tazza di caffè appena fatto …
-Lo era … ora non lo è più … -
-A causa sua?- azzardò l’amico …
-Non lo è più … e basta … - mormorò tristemente …
-Ok! … allora, smettiamola di metterci qui, in giardino, a guardare la foglie morte fare cumuli per terra! Mi sembra di essere diventato uno dei nostri vecchi Maestri! E ti vorrei far presente invece, che sono nel pieno della mia giovinezza!-
-Ma se ieri sera ti sei addormentato in auto mentre tornavamo dal Dream?!-
-Che centra?! Avevo solo alzato un po’ il gomito e … sono crollato.- concluse abbassando imbarazzato la voce …
Joe si mise a ridere … quando all’improvviso però, qualcosa lo turbò profondamente e tornò immediatamente serio …
Jet se ne accorse subito … -Che è successo? – chiese preoccupato …
Shimamura si guardò un attimo attorno, ma non vide niente di strano … così, si alzò e fece un giro per il giardino … guardando con attenzione qualsiasi cosa … -Mi devo essere sbagliato … - esordì con aria confusa, tornando al suo posto …
L’amico lo guardò di sbieco … -Mi hai fatto prendere un infarto! Credevo che stessero per attaccarci!-
Scosse la testa … -No … è solo che … per un attimo … -
-Per un attimo?- lo incitò a continuare …
-Niente … lascia stare … - guardò distrattamente lo schermo del cellulare … -E’ tardi … devo andarmi a preparare . -
-Esci con lei, stasera?-
-Sì ... -
-E dove andate di bello ?-
-Pensavo di portarla al Diamond Queen … e poi, magari, a fare una passeggiata … -
-In qualche luogo buio ed appartato?- lo prese in giro …
-Idiota!- ma appena si accorse di averlo chiamato con quell’appellativo, si incupì …
Jet comprese al volo il motivo di quel suo turbamento e cercò di distoglierlo dai suoi pensieri …      -Sì, certo! Per quello c’è casa sua! Dimenticavo che avete più spazio d’azione, lì!- rise guardando il suo volto contrariato …
-Sei senza speranza! Ma quando metterai la testa a posto?-
-Mai! E me ne vanto!-
-Questo era chiaro! Visto che non fai altro che pubblicizzare il tuo stile di vita!-
-Sono semplicemente sincero! Mi piace divertirmi e non mi va che nessuno mi fraintenda! –
-Sì, ho capito! Ora però, è meglio che vada! – entrò in casa ridendo, senza neanche più ricordare quel piccolo pensiero che lo aveva inquietato …
Jet invece, rimase fuori a guardare il tramonto e ad inspirare quell’aria profumata di buono …
Non ti sei sbagliato Joe … l’ho sentito anche io … vaniglia ed anice …

 

-Non ero mai stata al Diamond Queen … - disse guardandosi attorno …
-E ti piace?- le chiese passandole il braccio intorno alle spalle …
-Sì … è un luogo molto elegante e di classe … - si voltò a guardarlo, sorridente … -E la musica mi piace molto!-
-Ottimo! Era proprio quello che speravo! –
Il cameriere si avvicinò al loro tavolo per prendere le ordinazioni …
-Che cosa ti va?-
-Non so … decidi tu per me!-
-Ok … - si voltò verso il ragazzo che aspettava l’ordine … - … del Moet et Chandon, grazie … -
Lei lo guardò perplessa e appena il cameriere se ne fu andato, gli chiese il motivo di quella scelta così opulenta ...
- E’ il tuo compleanno … e io voglio che sia una serata speciale … -
Sorrise … -Per quello, bastava essere insieme!-
-No! … voglio festeggiarlo anche in maniera opportuna ... –
-Ok! E allora … - si strinse a lui … - … dopo, potremo sperimentare qualcosa di particolare … che ne dici? –
Trattenne un attimo il fiato … sentendo il sangue cominciare a correre veloce nelle vene …
Tamara si era infatti sempre dimostrata molto curiosa e disinibita nell’intimità … e così, con lei, aveva appunto sperimentato cose molto particolari e alternative … così, a quella sua piccola allusione, la sua immaginazione aveva preso il sopravvento, pensando già a qualcosa di molto piccante e molto piacevole …
-Se ti chiedessi cosa hai mente … pensi che me lo potresti dire o … non è legalmente permesso?- la prese leggermente in giro … giusto per smorzare un attimo la tensione che era salita alle stelle con quella sua affermazione …
-Beh … ecco … pensavo che … - sussurrò maliziosa … passandogli una mano sul collo e poi, scendendo giù, lungo il torace fino ad arrivare alla cintura, dove si fermò languida … - … potremo portarci via lo champagne che avanza e … potremo berlo in maniera diversa … !-concluse mordendosi un labbro …
-Diversa, eh?-
Proprio in quel momento però, per sua fortuna o meno, arrivò il cameriere con il Moet et Chandon e due calici …
-Prego signori … -
-Grazie … - si staccò leggermente da lei e prese i bicchieri che il ragazzo aveva riempito loro …
Gliene offrì uno e le fece i suoi auguri … -A te, Tamara … mia bellissima dea … -
-Grazie … -
E poi, sorseggiarono lentamente lo champagne, guardandosi intensamente negli occhi e fremendo già per il loro dopo serata …

 

Quando vennero via dal Diamond Queen erano circa le una … ma quella notte, in realtà, doveva ancora cominciare per loro!
Joe le diede una mano ad infilarsi il trench e poi, le cinse la vita con un braccio, stringendola a sé mentre si dirigevano verso la porta di uscita … improvvisamente però, qualcosa attirò in modo prepotente la sua attenzione …
Lui non era mai stato quel tipo di uomo che si distraeva a guardare le altre donne, anche solo di sfuggita, se accompagnato, ma quella sera non era riuscito proprio ad impedirselo …
Qualcosa infatti, in quella sinuosa figura, lo aveva completamente stregato, tanto che non aveva potuto frenare i propri sensi ed era andato contro i suoi stessi principi …
La ragazza che lo aveva a tal punto scompigliato, era in piedi, di spalle, al bar … parlando con un paio di uomini che sembravano pendere dalle sue labbra … e indossava una maglia a collo alto, in pizzo nero trasparente, che lasciava intravedere sotto di essa una sorta di top dello stesso colore, e una gonna color petrolio di quelle a tubino fascianti e lunghe fino a sotto il ginocchio, con la vita alta che arrivava leggermente sotto il seno … con un paio di decolté nere a punta, molto scollate, e con il tacco a spillo … i capelli color del grano raccolti in una treccia di lato, molto morbida, e con un fisico decisamente invitante per un uomo : molto generoso di curve, ma anche tonico!
Scosse nervosamente la testa, senza farsi notare da Tamara … in quanto, sarebbe stato abbastanza imbarazzante, doverle dare una buona spiegazione per quella sua radiografia completa ed accurata di quella giovane sconosciuta …
Si volse quindi nuovamente verso la sua compagna, ma … non resistette! E, mentre uscivano, si voltò un’ultima volta a guardare la giovane donna che lo aveva tanto ammaliato con la sua figura e la sua aura sensuale e … allora, finalmente , la vide anche di profilo …
Black Widow …
In men che non si dica, il sangue gli si gelò nelle vene e la testa smise, in un attimo, di comprendere dove fosse, con chi fosse o cosa stesse facendo lì … era completamente stravolto e confuso …
-Hey Joe … tutto bene?- la ragazza gli toccò il braccio e lo riscosse …
-Sì .. sì … tutto … a posto … - rispose turbato …
Non è possibile … devo … aver visto male … non c’è altra spiegazione …
Nel tragitto verso l’auto, pensò più volte di tornare indietro a vedere se era lei o meno, ma per fortuna o sfortuna riuscì a recuperare la concentrazione e il controllo di sé e poi, soprattutto, a tenere bene a mente con chi si trovasse e così non lo fece …
Guardò la ragazza in volto e le sorrise debolmente …
-Vuoi andare subito a casa o … preferisci fare prima un giro romantico per Kyoto di notte?- le chiese attirandola con nonchalance a sé ...
-Uhm … il giro romantico mi piace, ma tornare a casa con te … mi piace molto di più … -
-Ok … allora, voliamo a casa tua … - … ma ormai, nonostante la sua affermazione e l’apparenza, la sua testa era già lontana mille miglia da lì e da Tamara …

 

Quando rientrò a casa, era già passata l’alba da un po’ e ancora non si era dato pace …
Era lei … o solo uno scherzo macabro della sua mente?
-Buongiorno Jet … - disse entrando in cucina con sguardo assente …
-Buongiorno … - mugolò l’altro, sbadigliando e bevendo un abbondante sorso di caffè … -Come è andata la nottata di fuoco? Che avete sperimentato di nuovo?-
Joe però, non lo sentì neanche, in quanto troppo concentrato su quel quesito che lo tormentava da ore … -Ascolta Jet … ieri sera … mentre venivamo via dal Diamond Queen … ecco io … - si fermò, ancora in dubbio se dirglielo o meno …
-Sì? Che è successo?- chiese guardandolo interdetto …
-Ecco … io … - lo avrebbe preso per matto …
-Forza! A parole tue! Ce la puoi fare!- lo incitò finendo di bere il caffè …
Scosse la testa … -Lascia stare … è solo … follia … - si mise a sedere davanti a lui, con espressione decisamente frastornata …
-Uhm … Non ho ancora capito se hai passato una serata esaltate o no … -
Si passò le mani sulle tempie massaggiandole … -Non lo so neanche io … -
Jet aggrottò perplesso la fronte … -Se non lo sai tu, è difficile che lo sappiano gli altri … -
-Non lo so … - la testa gli pulsava violentemente … e rispondeva all’amico in modo puramente casuale …
-Ok … mi sa che sei ancora ubriaco … -
-No … non lo sono … - sospirò nervosamente …
… sono solo pazzo …
-Se lo dici tu! … comunque … - prese fiato … - … avrei una cosa da dirti … -
Sbuffò … -Anche io, ma ho paura che mi prenderesti per matto … -
-Uhm … - si guardò un attimo attorno … - … forse no … prova a dirmelo … - gli suggerì con tono ambiguo …
-No … lascia stare … è meglio … -
-Prova … - continuò ad insistere …
-No … meglio di no … magari, se me lo dimentico …  passa … -
-Se dimentichi cosa?-
Shimamura trasalì, sfiorando l’infarto, e guardò subito verso il punto da cui era arrivata la voce …
Sgranò gli occhi e il cuore mancò un colpo …
-Ecco … vedi … era … proprio questo … che ti volevo dire … e che forse … volevi dire anche tu..- balbettò imbarazzato dB Rider, indicando con lo sguardo la ragazza …
-Che c’è? Come mai siete così stupiti di vedermi?- chiese tranquillamente, accomodandosi a sedere e porgendo loro un sorriso a trentadue denti …
Jet in realtà, avrebbe anche voluto risponderle, ma preferì tacere … e si augurò vivamente che l’amico, nel frattempo, si riprendesse dallo shock …

 

-Ti sei ripreso?-
Si voltò a guardarlo con sguardo cupo …
-Io avevo provato a dirti … prova a dirmelo! … - tentò inutilmente di giustificarsi …
-Perché non mi hai chiamato subito?!-
-Beh … non mi pareva il caso! … insomma : sapevo che eri con la tua bella a divertirti! E non credo affatto che avresti apprezzato la notizia proprio sul più bello! … e neanche Tamara, probabilmente!Anzi, men che meno lei!Lo, sai! Le donne sono suscettibili a prescindere quando si parla di altre donne! -
-Perché passare invece la notte a darmi di folle, è stato meglio?!?-
-Ma in teoria … avresti dovuto passarla in un altro modo !-
Lo guardò aspramente mentre finiva di cambiarsi …
-Avresti dovuto chiamarmi!- lo rimproverò furioso …
-Ribadisco … mi sembrava brutto distrarti dai vostri piccanti giochi erotici!-
- Giochi erotici … wow! Voi due idioti, vi siete evoluti in questi mesi di mia assenza!- disse spuntando all’improvviso dal nulla …
Joe guardò di sbieco Jet … -Ma chiudere la porta, no?-
-Mi ero dimenticato che … -mormorò con voce colpevole …
-Vi ho per caso interrotto?- chiese divertita …
-Sì! E ora esci da camera mia. –
-Uhm … come siamo acidi! Come mai?- gli si avvicinò con aria beffarda … - Performance non troppo soddisfacente? –
Lui la incenerì con lo sguardo … -Non credo proprio. – rispose piccato ..
-Guarda che … sarebbe stato del tutto giustificabile, con tutto quel Moet et Chandon che vi siete bevuti! Sai, è risaputo : l’alcool non giova troppo a certe cose … -
-Ci hai osservato bene!- gli fece notare infastidito …
-A dire il vero … mai quanto tu hai osservato me quando te ne sei andato. – piegò le labbra in un sorriso sornione …
Il ragazzo, colpito sul vivo, trattenne il fiato e si irrigidì di colpo …
-E sai … non credo che la tua fiancé ne sarebbe stata felice, se lo avesse notato … -
Inspirò nervosamente, cercando di controllarsi …
-A proposito … - continuò lei imperturbabile … - … Apollo ti manda i suoi saluti . –
-Apollo … ? –
-Sì … strano, vero? L’ho pensato anche io. -
A dire il vero però, lui non si era stupito dei suoi saluti, ma piuttosto gli era tornato improvvisamente in mente cosa gli aveva detto l’ultima volta che si erano visti …
… semmai tornasse da te … ricordati che dovrai essere sempre un passo avanti a lei … e mai viceversa. O perderai anche la tua ultima possibilità.
Le sue parole gli tornarono a tal punto vive in mente, che gli sembrò addirittura di sentire la sua voce pronunciargliele accanto, in quel preciso momento …
Rimase un attimo in silenzio e, come se all’improvviso vedesse tutto da un’altra ottica, si calmò! … il sangue smise di  scorrere veloce, il cuore di battere in modo irregolare e la testa di pulsare con violenza …
-No … non direi. - … e rispose con tono così calmo e sereno che sia Jet che Black Widow si sorpresero … -A proposito, come sta?-
-Meglio … molto meglio. E il suo allenamento procede molto bene .-
-Ne sono contento . - guardò l’ora … -Forza Jet! E’ tardi! Dobbiamo andare ad allenarci anche noi!- e, con un sorriso sicuro e tranquillo, incurante degli altri due, uscì dalla sua stanza …

 

-Sei sicuro … di stare bene?- gli chiese Albert ..
-Sì! Perché non dovrei?- chiese perplesso …
L’amico lo guardò turbato … -Ecco … credevo solo che il suo ritorno ti avrebbe, in qualche modo, lasciato … come dire? … confuso e sconvolto?-
-No! –
-Ah … quindi, è tutto a posto?-
-Sì! –
-Ok … allora … torniamo pure ai nostri allenamenti … - mormorò scettico, preferendo però, non insistere …
… mai svegliare il can che dorme! … lasciamolo dormire!


-Siamo a casa ... – disse Jet, affacciandosi in giardino a salutarla …
-Ben tornati … - inspirò profondamente, terminando così la sua meditazione, e riaprì gli occhi … poi, si alzò e si sgranchì debolmente … -Come è andata oggi?-si avvicinò all’amico, impassibile come sempre …
-Anche fin troppo bene … - alluse velatamente al comportamento anomalo di Joe …
-Ottimo. Domani magari, verrò anche io con voi. –
-Come vuoi … - rispose vago …
-Sei solo?- chiese all’improvviso …
-No, no … è solo che, abbiamo fatto un po’ tardi, e Joe è voluto salire subito a prepararsi perché Tamara lo aspetta per cena … -
-Tamara?-
-Sì … quella … di … ieri sera … - farfugliò nervosamente …
-Ah! Quella dei giochetti erotici!-
-Sì … quella … -
-Capisco … - sorrise e poi, senza considerarlo oltre, si infilò in casa con grande naturalezza e andò dritta e risoluta verso camera di Joe …
Bussò …
-Sì?-
-Idiota, sono io. Posso entrare?-
-No. Mi sto vestendo. – rispose piccato, sentendola chiamarlo in quel modo …
Ma facendo finta di non averlo sentito, Françoise aprì la porta ed entrò, senza permesso …
Lui la guardò storto … -Avevo detto no. E non, entra pure e fai come fossi a casa tua!- la riprese finendo di abbottonarsi la camicia …
-Tranquillo. Non hai niente che non potrei aver già visto. –
Shimamura aggrottò la fronte e scosse la testa rassegnato … -Allora? Che vuoi?-
-Niente. – si avvicinò … -Che fai? Esci?-
-Sì. – si infilò la giacca e si raddrizzò la cravatta …
-Ah … e chi è la fortunata? … quella dei giochetti erotici?-
-Si chiama Tamara. –
-Già, dimenticavo che avesse un nome. – gli si avvicinò ulteriormente, guardandolo con attenzione … -Hai la cravatta leggermente storta … aspetta … te la sistemo io … - disse afferrando con decisione la pregiata stoffa di questa e tirando stretto, con un colpo secco, il nodo …
Un cappio al collo, avrebbe tirato meno …
… pensò mentre tentava di respirare!
-Ora va decisamente meglio!- esordì allegramente …
-Ne … sono … contento … - tossì debolmente, liberandosi infastidito delle sue mani e allentando un po’ la morsa …
-Ah ... mi raccomando … non bere troppo! Non fa bene! Non solo alla guida! Purtroppo, riduce notevolmente le performance e poi … lei ci rimane  male!–
-Sì … grazie. Me ne ricorderò . Ma non credo che Tamara possa avere motivo di lamentarsi per una cosa simile! Hai … altro da dirmi? Non so … qualche suggerimento?- chiese ironico prendendo le chiavi dell’auto e il cellulare …
-Beh, ecco … state attenti ai nodi … nei giochi erotici, sono uno dei motivi di morte più diffusa.-
Lui si voltò a guardarla sconvolto, sgranando gli occhi …
-Beh, certo … - si affrettò ad aggiungere con un sorriso smagliante … - … lei lo saprà sicuramente bene!  Visto che ne è una esperta! No?-
-Hai finito?- gli chiese irritato , sul punto di prenderla di peso e cacciarla fuori di casa …
Annuì innocentemente …
-Ottimo! Allora, se permetti, io vado!- concluse esasperato, avviandosi alla porta …
-Ah, mi sono dimenticata una cosa!- disse all’improvviso, facendolo voltare stizzito verso di lei …  -Catene e frustino però … sono molto eccitanti! Ve li consiglio!- sorrise maliziosa, guardando il suo volto allibito … -Bene! Buona serata! E … divertiti!-

 

Inspired by
Spica’s  “ Ghost”

 

Stalker

 

-Come è andata ieri sera?- chiese con un sorriso allegro, versandosi del caffè …
-Benissimo. Grazie. – rispose secco, senza volerla considerare ulteriormente …
Black Widow però, non aveva alcuna intenzione di farsi liquidare così e, con aria interrogativa e innocente, guardò Jet … -Secondo te … ha di nuovo bevuto troppo e … flop!Defaillance sul più bello?-concluse con tono ironico mentre l’amico sospirava sconvolto e Joe le lanciava un’occhiata turpe …
-Senza entrare nei dettagli, ma io non faccio mai flop!-sottolineò stizzito, finendo di bere il caffè e poi, mettendosi a leggere tranquillamente il giornale …
-Ne sei proprio sicuro? Il tuo umore non direbbe questo ... - gli fece notare …
-Il mio umore non ti riguarda Black Widow. –
-Naturalmente! E’ solo un problema della tua fiancé! … poverina!-
Altra frecciatina …
-Sì, certo. Ma non credo che si possa definire poverina … non almeno dopo stanotte. – scostò il giornale e guardò l’amico senza fare una piega … -Hai finito? Siamo in ritardo. –
L’altro però, si limitò ad annuire passivamente … non aveva alcuna intenzione , neanche per sbaglio, di trovarsi in mezzo a quella guerra fredda senza esclusioni di colpi …

 

I Maestri e gli altri ragazzi furono molto contenti di riavere, finalmente, Black Widow lì con loro mentre Joe invece, mostrava una certa indifferenza alla sua presenza … cosa che lasciò un po’ tutti perplessi e che, per ovvi motivi, era impossibile che sfuggisse a lei …
Il ragazzo si stava esercitando con la katana insieme ad Albert quando, molto casualmente, arrivò la ragazza …
-Vi dispiace se do il cambio a qualcuno di voi? –
-No, tranquilla … anzi, me ne approfitto per fare una pausa. -
-Albert, rimani tu. Faccio io il cambio. Così me ne approfitto per chiamare Tamara e fissare per stasera.– intervenne l’altro con una sottile nota di incuranza nella voce …
Françoise però, guardò Albert sorridendogli … -Grazie Albert. Prendo volentieri il tuo posto.- concluse sfrontata, decidendo lei, alla fine, chi doveva rimanere e chi no …
Shimamura, dal canto suo, fece subito buon viso a cattivo gioco e senza fare una piega, non disse più nulla, ma si preparò di buon grado ad allenarsi con lei …
Françoise prese una delle katane a disposizione per gli allenamenti e si mise davanti a lui, in posizione di attacco …
-Pronto?-
-Certo. –
Iniziarono ad allenarsi … sotto gli occhi rassegnati dell’altro ragazzo che comprese subito che più che essere un allenamento, quello era un vero e proprio scontro …
-Sei leggermente migliorato. –
-Grazie.-
-Ma puoi fare di meglio. Se ovviamente non ti fai distrarre troppo dai giochetti erotici della tua fiancè . –
Joe alzò un sopracciglio con dissenso, mentre faceva alcuni passi indietro … -Tranquilla. Non mi faccio distrarre con cose simili. –
-Allora, non deve essere un granché a letto. – sorrise acida …
Albert si passò una mano tra i capelli, leggermente imbarazzato … chiedendosi se fosse il caso o meno di andarsene, visto l’argomento …  ma alla fine optò per rimanere … giusto per sicurezza che non si ammazzassero!
-No. Ti sbagli invece. E’ tutto l’opposto. – rispose secco …
-Ah, capisco. L’apparenza quindi, inganna. No, perché vista così … è proprio scialba.-
-Credevo che fosse un allenamento … e non un caffè al bar. –
-Perché? Non ti riesce a fare due cose in contemporanea? –
-Non era quello che intendevo. –
Le spade si scontrarono con forza, incrociandosi .
-Noto però, che sei migliorata anche tu. -
-Ah, sì? E come fai a dirlo, visto che non mi sto neanche impegnando a combattere ?-
Acida …
-Lo stile è più pulito, però.-
Facendo forza contro le spade, si diedero una spinta reciproca all’indietro …
-Il mio stile è sempre pulito. –
-Ok … se lo dici tu … -
-Lo metti in dubbio?- chiuse leggermente le palpebre, riducendo gli occhi a due fessure …
Albert trattenne il respiro … non era mai bene quando lei faceva così …
-No, figurati! … so quanto sei permalosa su queste cose e non mi permetterei mai!- disse sarcastico, provocandola intenzionalmente …
-Ottimo. Allora stai pronto. – ma non finì neanche di parlare che lo attaccò con durezza, senza dargli alcuna possibilità di respiro o di respingerla …
L’impeto con cui gli si scagliò contro, lo sorprese e lo spiazzò tanto che, con un colpo, lei lo atterrò, facendogli volare via l’arma …
Gli puntò la katana contro e con espressione e tono impassibile gli disse … -Vedi … te l’avevo detto. I giochetti erotici ti distraggono. – ritirò l’arma e si voltò per andarsene, lasciandolo ammutolito a terra …
Black Widow si avvicinò ad Albert, che aveva ancora la bocca spalancata per lo stupore, e gli porse la katana … -Scusa Albert … potresti pensarci tu a metterla a posto? Mi sono appena ricordata di avere un appuntamento stasera. –e senza proferire parola, il ragazzo si limitò ad annuire e prese l’arma che lei gli porse invece con un sorriso divertito …

 

Jet era ancora piegato in due dal ridere …
-La smetti di ridere?!-
-Non posso! Perché non c’ero quando ti ha rigirato come un calzino?!?Perché mi perdo sempre le scene migliori?! –
Joe inspirò nervosamente …
Maledizione … è diventata ancora più forte … come diavolo riesce a migliorare così?
Sospirò … guardando l’orologio …
-E’ tardi … devo andare … -
-Esci anche stasera?- lo guardò tornando serio …
-Sì … stasera andiamo a cena fuori e poi, a ballare!-
-Cavolo! …  si sentirà una vera principessa, per quanto la vizi! O forse … è più lei che ti vizia?-
Rise divertito, allentando leggermente i muscoli e il nervoso … -Diciamo … che ci viziamo a vicenda!-
-Prima o poi … mi dovrai raccontare qualche dettaglio dei vostri giochetti … -
-Anche no! Sai che tengo per me, certi particolari!- infilò il portafoglio in tasca e poi, lo guardò con aria tranquilla … -Ci vediamo … -
-Sì, certo … ho già  capito che ti aspetto per colazione!-
-Probabile! –

 

Dopo aver lasciato il ristorante, la portò a ballare al NEXT, un noto locale di Kyoto che, in quel periodo, andava molto in voga tra tutti i giovani …
Joe non aveva mai amato troppo ballare, ma Tamara aveva insistito perché a lei invece piaceva molto … e quindi, per una volta, aveva voluto portarcela ...
Così, appena arrivati, si buttarono immediatamente nella mischia e si lasciarono trasportare dalla musica … in particolare lei, che iniziò a ballare in modo estremamente sensuale per lui, facendolo sospirare di desiderio …
Era già un’ora che erano in pista quando Shimamura, con la scusa di andare a prendere qualcosa da bere al bar, si allontanò per prendere un attimo di respiro da tutta quella confusione …. 
Si avvicinò al bancone del bar e ordinò al barista due drink, uno per lui e l’altro per lei …
Io odio le discoteche … e odio ballare!
Sospirò sconsolato, cercando di rilassarsi, ma tutta quella gente che parlava urlando e la confusione generale lo infastidiva proprio …
Esaurito, guardò con una certa ansia a che punto fosse il barista …
Ho bisogno di bere qualcosa di forte … al più presto!
Sperava e si augurava infatti, che l’alcool lo aiutasse a distendere i  nervi, ma proprio mentre stava facendo questa riflessione, una ragazza, spinta probabilmente dalla folla agitata, gli arrivò addossò … andando a schiacciarsi piacevolmente contro il suo corpo …
-Hey, tutto a posto?- le disse, allontanandola  leggermente imbarazzato …
-Sì, grazie … -
Ma appena la guardò in volto, si incupì all’istante … -Black Widow .-
Lei sorrise sorniona … -Ops … il mondo è proprio piccolo.-
Contò fino a dieci …
-Sì, anche troppo.- la allontanò definitivamente da lui, con un certo fastidio … voltandosi verso il barista con sguardo turpe …
Quanto diavolo ci mette a preparare quei drink?!
Senza scomporsi però, e con la scusa della marea di gente tutta stretta, l’una all’altra, lei gli si affiancò sfacciatamente, premendo volontariamente i suoi seni contro il suo braccio, e ordinando poi, da bere con indifferenza …
-Quindi … siete venuti a ballare? Niente giochetti stasera?-
Lui tacque, facendo finta di non sentire la sua voce, ma soprattutto di non sentire altro di lei …
-Uhm … come siamo acidi! … stasera in bianco?- gli chiese ironica …
Oltremodo esasperato da tutta quella situazione fastidiosa, alla fine sbuffò e si voltò a guardarla arrabbiato, ma disgraziatamente per lui, lo sguardo gli cadde subito sul suo abbigliamento e perse il fiato e la memoria …
Quella sera indossava un tubino nero fasciante senza spalline, con scollatura a cuore molto generosa … e corto … molto corto! Con decolté rosse a punta e tacco a spillo … i capelli raccolti in una coda laterale, un filo di rossetto rosso e le unghie dello stesso colore …
Non hai la minima idea di quanto ti vorrei rovinare il rossetto in questo preciso momento …
-Ma … le tue adorate tute in pelle nera … li hai deposte nell’armadio?- … aveva rimosso dalla sua mente, in maniera vergognosa,  il rimprovero che le voleva fare …
-No. E’ solo che è più adatto un abito simile per ballare!-
-Ah. Giusto. Perché non ci ho pensato.-
-Perché? Non ti piace?-chiese con tono fintamente innocente … avvicinandosi ulteriormente …
Alzò un sopracciglio contrariato …
Ora la uccido …
-A dire il vero … - cercò di stare calmo … - … non amo molto gli abiti troppo corti e troppo scollati. Invitano troppo l’occhio anche di chi non ha diritto a guardare. –
Intanto il barista aveva servito loro i drink, ma …  nessuno dei due sembrava preoccuparsene a quel punto …
-Non mi dire che sei un tipo geloso?! Incredibile! - lo canzonò maliziosa … - Giuro che non lo avrei mai detto … anche se, così, mi spiego molte cose … -
-Che intendi?- la squadrò apertamente …
- … che mi spiego perché ti fai sempre accompagnare da ragazze così … noiose e sciatte.-
-Tamara … non è noiosa né sciatta. Te lo assicuro. –
-Non ho dubbi. Dipende infatti tutto dai propri standard. Anche dello spumante da poco, può risultare pregiato ad un palato ignorante.-
-Hai finito?- si spazientì …
-Di fare cosa? –
Scosse la testa sull’orlo di una crisi di nervi … ma all’improvviso si ricordò cosa le voleva dire un attimo prima che il suo respiro morisse sulle sue curve provocanti e invitanti …
-A  che gioco stai giocando, Black Widow?-
Lei lo guardò divertita e poi, gli si avvicinò con le labbra all’orecchio, ostentando la scollatura e sfiorandogli spudorata il torace con il seno … - La tua ragazza ci sta guardando … e non sembra così felice di vederci così … intimi! Forse, dovresti correre da lei e darle una valida spiegazione …- e così dicendo, prese il suo cocktail e si allontanò da lui sorridendo compiaciuta …
Maledetta … questa me la paghi …
Iniziò a sudare freddo e, facendosi coraggio, si voltò nella direzione dove, in teoria, si doveva trovare Tamara, pronto ad inventarsi una buona scusa, ma … non c’era nessuno!
Mi hai giocato! Argh!

 

La mattina dopo, a colazione, non volava una mosca …
Joe era cupo in volto mentre lei sorrideva serena … come  non l’aveva mai vista fare!
Jet aggrottò la fronte …
Se solo provo a chiedere delucidazioni … rischio di finire male … quindi … farò anche io finta di nulla! Sperando che non esploda la casa … almeno non con me dentro!

 

Il giorno di allenamenti fu molto tranquillo … tutto sommato! Soprattutto, per come era partita la mattinata!
E quando tornarono a casa, sembravano entrambi molto tranquilli …
-Stasera non uscite?- gli chiese porgendogli un bicchiere di vino rosso …
-No … stasera usciva con le sue amiche … - sorseggiò il vino e ne rimase piacevolmente stupito … -Ottima scelta …  che vino è?-
-Un Bordeaux del 2010… dice che fosse una delle migliori annate degli ultimi tempi! –
-Un bouquet favoloso … leggermente speziato con un retrogusto floreale … -
-Uhm … io mi sarei fermato a dire … eccezionale! – rise divertito …
-Scusa! E’ solo che mi piace e mi diverto molto a degustare vini! Soprattutto se così buoni!-
-Sì, l’avevo intuito da come mi avevi risposto!-
-E come mai, questo acquisto?-
-Così! … avevo voglia di bere qualcosa di buono, rispetto alla solita birra! E poi, si sposa perfettamente con l’arrosto all’arancia che sta cuocendo in forno!-
-Jet hai mai pensato di diventare cuoco?-
L’altro rise di nuovo … -Ma falla finita! –
-No, dico sul serio! Sai cucinare alla pari dei grandi chef pluripremiati, se non addirittura meglio! Te lo assicuro! -
-Ti ringrazio, ma – si interruppe bruscamente … inchiodando il proprio sguardo su un punto ben preciso, oltre l’amico …
-Vi siete dati alla bella vita?- concluse fermandosi in mezzo alla stanza e ostentando con naturalezza estrema, su un paio di tronchetti in pelle nera alla caviglia con plateau e tacco alto, un abito di seta con stampe a fiori fucsia scuro su fondo chiaro, morbido, smanicato e corto, con profondo scollo a v e cintura abbastanza alta, in pelle morbida, sotto il seno …
-Black … Widow … - balbettò sconvolto … deglutendo poi con una certa fatica …
-Sì. Proprio io. –
Jet stentava ancora a respirare mentre Joe tentava disperatamente di non morire e di nascondere il più possibile il proprio turbamento …
Alla fine però, dB Rider si riprese ed esordì … -Wow!!! Che schianto sei?!-
-Grazie Jet. Tu sì, che sai come adulare una donna . –
Shimamura si irrigidì seduta stante … casualmente, si sentiva chiamato in causa …
-Guarda che solo un’idiota, starebbe zitto nel vederti così!-
L’amico gli lanciò un’occhiata turpe …
Che fai?! Ti ci metti anche te?!?Non basta lei che mi tortura?!
-Sì, lo penso anche io. Solo … un’idiota. –concluse allusiva …
Ora li uccido entrambi …
… pensò mandando giù tutto il vino che aveva nel bicchiere, fingendo indifferenza …
-Dove vai di bello stasera?-
-Non lo so ancora …  dipende tutto da … lui.-sottolineò l’ultima parola con una certa enfasi …
Ti odio  profondamente … e giuro, che semmai ti metterò le mani addosso, ti farò scontare anche questa …
Jet la riguardò ancora una volta da testa a piedi … leggermente invidioso del tipo …  -Ah! … quindi c’è un uomo molto fortunato stasera a Kyoto!-
-Beh … direi proprio di sì!- guardò l’ora distrattamente ed esordì con disinvoltura … -Scusate, ma ora devo proprio andare … mi starà già aspettando fuori!- sorrise un’ultima volta e poi, aggiunse prima di uscire … -Non aspettatemi in piedi … Notte!-

 

Entrò in cucina, salutandoli, tutta sorridente …
-Buongiorno! Siamo di buon umore, Black Widow?- le chiese versandole cortesemente del caffè …
-Sì! E’ stata una bella serata e … ci siamo divertiti molto ... -
Joe continuò imperterrito a leggere il giornale, senza considerarla …
Così, lei aggiunse dispettosa … -Diciamo che … sicuramente … stamani, al contrario di qualcun altro, io ho fatto alzare un uomo con il sorriso sulle labbra ... -
Jet spalancò la bocca, rimanendo senza parole … mentre Shimamura, abbassò bruscamente il giornale e la squadrò apertamente … -Ne sei sicura o te lo immagini soltanto? Visto che … sei qui, a fare colazione con noi.- le fece notare con un velo di sarcasmo e di acidità …
-Sono tornata a casa dieci minuti fa. Ti basta come risposta?- disse sicura e sfrontata, sostenendo il suo sguardo cupo di rimprovero …
-Certo . E’ un ottima risposta. – concluse stizzito, rimettendosi a fingere di leggere il giornale mentre stava rodendo dentro …

 

-Non vorrei essere impertinente, ma … che sta succedendo?-
-Che vuoi dire?- finì di fare le ultime flessioni e si alzò, stirandosi …
-Intendo … tra te e Black Widow . -
-Niente. Perché? –
Era scettico che fosse proprio così … soprattutto, considerando il livello dei loro ultimi discorsi  e i toni rispettivi!
-Ah … ok. Allora, non mi devo preoccupare per la tua salute mentale!-
-No. Perché dovresti? Io sto benissimo!- rispose convinto …
-Se lo dici tu!- alzò le mani in senso di resa e non disse più nulla …

 

Erano in un locale, leggermente fuori Kyoto, a bere qualcosa e a chiacchierare insieme ad un’altra coppia che conosceva Tamara, quando la vide attraversare con sicurezza e indifferenza l’entrata del locale, in compagnia di un tipo …
Era inutile : era più forte di lui !Neanche questa volta era riuscito ad esimersi dal farle di nuovo una scansione completa ed accurata … da testa a piedi …
Quella sera indossava una maglia di viscosa bianca attillata, a collo chiuso e maniche leggermente a sbuffo con una gonna nera di voile corta sul davanti e più lunga sul dietro … calze nere quasi invisibili, un paio di sandali neri chiusi con tacco alto, fatti con tante strisce di pelle su cui vi erano dei dettagli in cristallo Swarovski che riprendevano la collana nera a più maglie che ricadeva morbida ad evidenziare il seno, anch’essa appunto con dettagli in cristallo …
Lei si accorse chiaramente del suo sguardo impertinente e, mentre spariva dalla loro visuale, allontanandosi e appartandosi con il suo accompagnatore, lo guardò un attimo con la coda dell’occhio, dipingendo sulle labbra un sorriso soddisfatto e compiaciuto …

 

Era stato in bagno e stava rientrando in sala, quando, casualmente, il fato li fece scontrare …
-Ops … il mondo è proprio piccolo! Ci ritroviamo anche qui!- esordì, guardandolo da testa a piedi e mordendosi divertita un labbro …
Joe le lanciò un’occhiata furente … -Ops … come dici tu, potevi cambiare posto, quando sei arrivata e mi hai visto!- gli fece notare irritato …
-Ma … io non vi ho proprio visto. – fece una pausa … - … al contrario di te. A quanto pare. –
Giuro che prima o poi le do una sonora lezione!
-Ah … ok … - mormorò con aria scettica … - … evidentemente, allora … per non esserti accorta della mia presenza, stai perdendo colpi anche tu … a forza di uscire a divertirti.-
Frecciatina acida … a cui lei però non rispose, limitandosi a guardarlo negli occhi divertita …
Caso volle però, che proprio in quel momento, passassero alcune persone per andare verso il bagno e, siccome il passaggio era stretto, lei fu costretta ad appoggiarsi con la schiena contro il muro e lo sguardo rivolto verso la sala e lui invece, di fronte, a pochi centimetri da lei …
-Ti stai divertendo?- esordì all’improvviso, irritandolo ancora di più …
-No. –
-Peccato. Forse, dovresti cambiare fiancè … non ti diverti mai con lei!-
-Questo lo dici tu. –
-Veramente, è quello che constata anche Jet. –
-Cosa centra lui, ora?-
-Era così … per dire! – lo guardò negli occhi scuri e poi, senza un perché e senza riuscire a impedirselo, discese con lo sguardo lungo il suo collo, soffermandosi infine sul torace, asciutto e muscoloso, che intravedeva attraverso la camicia bianca sbottonata … e, inspiegabilmente, ebbe un flashback di poche ore prima, di quando si stava preparando per quella serata e aveva indossato quel completo in pizzo nero … con reggiseno a balconette e slip a vita bassa e relativo reggicalze peccaminoso … e poi, ancora, di quando si era seduta sulla poltrona davanti allo specchio da terra, in stile antico, guardandosi mentre, lentamente, si metteva le calze nere in seta e sussurrava tra sé e sé …

Oh You And Me, You’re My Only One,
Oh yeah You And Me, You’re My All,
Oh Everything’s Just Alright,
Boy I Need You So Much Give It To Me,
Want You Tonight Oh, Yeah Woo Woo Woo
I Think I’m Ready To Be With You
(Ready To Be With You)
A night like tonight won’t come again
You Shouldn’t Worry About The Time
Don’t turn away, hurry and hug me baby
Baby Baby Ooh I Like It
(Tell Me How You Like It,
Tell Me How You Like It, Ooh Baby)
Baby Baby Ooooooh

-Certo! Non avevo dubbi!- ringhiò furente, riscuotendola bruscamente da quel suo licenzioso ricordo … -Ascolta : non so a che gioco stai giocando, ma smettila. Mi dà fastidio essere pedinato da te. –
-Pedinato?- sgranò gli occhi allibita e si mise a ridere … -Io credo che tu ti senta un po’ troppo importante! E io, per informazione, non pedino mai nessuno, tranne i miei nemici. –concluse, riassumendo la sua solita espressione fredda e distaccata .
-Allora, se è veramente così, evita di farti vedere negli stessi posti dove vado io. Così, ti piace di più?-
-Non è colpa mia se il mondo è piccolo e … i locali trendy di Kyoto sono questi. – gli fece notare con tono fermo.
-Mi hai stancato con questo tuo atteggiamento da stalker. Quindi vedi di smetterla. –
-Stalker?- a quel suo appellativo non solo si stizzì, ma si infuriò … e tanto! Più di quanto lui potesse mai immaginare e dover temere …
Come la volta prima, la ragazza, con espressione apparentemente tranquilla, gli si avvicinò con le labbra all’orecchio … questa volta però, sfiorandogli intenzionalmente con il rossetto, sia il collo che il colletto della camicia … e provocando in lui, un inaudito quanto inaspettato turbamento …    -C’è la tua adorata fiancè … e non sembra molto felice di questo nostro tete- a- tete così intimo … - sussurrò maliziosa …
Nel frattempo però, il passaggio si era liberato e, non dovendo più essere costretto a starle così pericolosamente vicino, lui si allontanò rapidamente, guardandola incredulo e infastidito …
Pensava veramente che sarebbe cascato come un’idiota, per la seconda volta consecutiva, in quel suo stupido escamotage?!
-Spiritosa! Ma questa volta non ci casco nei tuoi giochetti ridicoli! -
-Se lo dici tu … io però, ti ho avvisato .- disse con voce e sguardo talmente gelidi che involontariamente Shimamura si irrigidì … e a ragion veduta! Perché, all’improvviso, si sentì toccare la spalla e chiamare …
-Joe . -
Trasalì sconvolto e si voltò subito verso di lei … -Ta … ma … ra? –
-Già … io!- lo incenerì con lo sguardo … -Hai per caso da dirmi qualcosa?-
-Ecco … io … -
Oh, no … sto balbettando! E questo può significare solo una cosa ai suoi occhi …
Colpevole e preso in flagrante!
-Sì? Ti sto ascoltando. Sono tutta orecchie. – concluse incrociando le braccia al petto con sguardo torvo …
Black Widow però, non ancora pienamente soddisfatta della sua vendetta per quell’offensivo appellativo rivoltole,  stalker, decise di intervenire, mettendo il carico da mille …
-Salve!- lo superò con incuranza, dandogli le spalle e porgendo la mano all’altra … -Tu … devi essere … la fidanzata di Joe, vero?-
Tamara la squadrò ... e guardando sia lei che la mano che le porgeva con espressione turpe, annuì ... –Io sì. E tu, invece?-
Era inviperita!
Ritirò la mano, senza scomporsi … -Ah, finalmente ci conosciamo di persona! Joe mi ha parlato molto di te!- sorrise e, perfettamente padrona di sé, sembrava pure sincera!
-Davvero? … Ribadisco : tu chi sei?-
-Ah … Joe non ti ha parlato di me?- chiese con aria fintamente stupita sotto lo sguardo annichilito del ragazzo …
-No. Chi sei?-
-Come chi sono? Sono la sua amica del cuore!Ci conosciamo da anni e … io so tutto di lui!-
Joe vide le porte dell’inferno aprirsi, maestose ed inesorabili, di fronte a lui e inghiottirlo senza pietà …
Era finito!
-Amica. del. cuore?-
-Sì! … ma non ti ha parlato veramente di me? – le chiese con aria perplessa, esprimendo un certo dispiacere … ovviamente, falso come poche cose al mondo! –Mah! Che strano! … Comunque, se vuoi, possiamo rimediare! Magari, una di queste mattine, possiamo fissare per fare colazione assieme e conoscerci meglio! Che ne dici? – senza però aspettare la sua risposta, guardò l’orologio e aggiunse subito … -Ops! Tra una chiacchiera e l’altra, ho perso la cognizione del tempo e si è fatto tardissimo! E’ proprio ora che vada! Inoltre … credo di avervi rubato fin troppo tempo!– sorrise spudorata … - Beh … buon proseguimento di serata, allora!- e senza aggiungere altro, lasciò Shimamura, con immensa soddisfazione stampata sul volto, affrontare la sua fidanzata furente e sul piede di guerra …

 

Inspired by
Hyorin’s  “Stalker” and
As One’s  “ For The Night”

 

You End, And Me

 

-Sappi che io la uccido!-
-Cioè?- lo guardò scettico, bevendo il caffè …
-Che non esisterà più una Black Widow, d’ora in avanti!-
-E perché?-
-Non hai sentito cosa ti ho raccontato?!-
-Sì, ma … non ho capito cosa abbia fatto di male … -
-Come, cosa abbia fatto di male?!? Mi sta perseguitando!-
Era sull’orlo di una crisi di nervi … 
-Uhm … non la metterei proprio così … -
-Come?! Ma da che parte stai?!-
-Calmati, Joe … non sto dalla parte di nessuno, ma … con tutto quello che mi hai raccontato … non posso certo affermare che il suo comportamento sia stato intenzionale!-
-Stai scherzando, vero?- chiese furente … -Lo sta facendo apposta! E’ una stalker!-
-Uhm … non vorrei insistere e metterti di malumore, ma … non direi!-
Joe era sconvolto … -Ma che diavolo stai dicendo?! –
-Se ti calmassi un attimo … te ne renderesti conto anche tu, che non è successo niente di particolare! E che si tratta solo di alcuni fraintendimenti e casualità ! -
-Con Black Widow non esistono né fraintendimenti né casualità! Te lo vorrei ricordare! Lei è premeditata a prescindere!-sbatté furioso la tazza di caffè sul tavolo, rovesciando parte del contenuto …
-Ti calmi?!- lo invitò infastidito l’altro …
-Ah, perché? Tu saresti calmo, al posto mio, dopo quello che è successo ieri sera con Tamara?!-
L’altro sospirò stancamente … -Ascolta … Kyoto non è poi così grande e i locali sono quelli che sono! Soprattutto, se ti indirizzi su luoghi di un certo livello e che vanno molto di moda!Inoltre, ok … la prima volta, ti  avrà detto quella scusa su Tamara per togliersi dagli impicci, perché non aveva voglia di discutere nel caos del NEXT, ma la seconda era vera! –
-Ma guarda caso!-
-Che possa premeditare di caderti addosso o di incrociarti mentre esci dal bagno, lo posso anche credere, ma che potesse immaginare che Tamara venisse a cercarti, è fuori da ogni concetto!-
-E’ Black Widow! E’ in grado di questo e altro!-
Jet lo guardò turbato … -Mi sembri leggermente esaurito … sai?-
Alzò la voce … -Tamara è furente con me e non mi vuole parlare! Tu come saresti al posto mio?!-
-Calmati! E’ stato un equivoco!-
-E tu lo chiami equivoco, il rossetto casualmente lasciato sul collo e sul colletto?!-
-Beh … sono cose che possono accadere!Soprattutto, se sei nel caos generale e, per sentirti, ti devi avvicinare molto all’orecchio dell’altro!-
-Jet! Non stai parlando di due persone comuni ! Ma di noi : due samurai con l’udito allenato e fine che sentirebbero uno spillo cadere in mezzo ad un mercato affollato!- alzò la voce esasperato …      -Ascolta : Black Widow sta tentando, per non so quale motivo, di rovinare il mio rapporto con Tamara e farmi venire un esaurimento nervoso!E tu, non puoi stare dalla sua parte e farmi passare per un visionario!-
-Onestamente Joe … - divenne molto serio … - … io credo che tu stia esagerando … -
-Non sto esagerando! E’ la verità! Come fai a non vedere?!?-
Sospirò … -Ascolta … e non ti arrabbiare! … ma io credo sinceramente che tu ti stia solo illudendo di vedere ciò che non è, a causa di quello che provi per lei … - fece una piccola pausa … - Sai : può capitare … in fondo, è umano poter fraintendere le casualità in situazioni simili … -
Shimamura lo guardò annichilito … -Non posso crederci … tu pensi che io sia un pazzo visionario?!-
-No! Non un pazzo visionario! Solo … un po’ obnubilato dai tuoi sentimenti … non corrisposti. – concluse, moromorando a bassa voce ..
Furente, si alzò in piedi di scatto … -Dai, non puoi essere caduto, così stupidamente, nel suo perfido ed evidente piano contro di me! Non ci voglio credere! -
-Joe … rifletti un attimo! … e prova a ripensare a tutto quello che mi hai raccontato, ma con occhio obiettivo! … e vedrai che sarai d’accordo con me! … sono state solo, se vuoi, malaugurate coincidenze!-
Scosse la testa, scioccato … e senza aggiungere altro, se ne andò via demoralizzato ed offeso …

 

Tutto ciò era folle! … la sua vita stava crollando miseramente, dall’oggi al domani, perché, per un non ben chiaro motivo, lei aveva deciso improvvisamente di rovinargliela …
Perché stai facendo così?
Continuava a chiedersi senza sosta mentre guidava, girando e imboccando strade in modo puramente casuale …
Cosa diavolo vuoi da me, Black Widow?
E alla fine, dopo diverse ore in quello stato, esausto e con la testa pesante, decise di fermarsi e di  andare a prendere qualcosa da bere in un luogo fuori Kyoto, in cui andava quando voleva restare solo e staccare un po’ dal caos della città …

 

Era seduto ad un tavolo, bevendo una tazza bollente di caffè, con espressione e mente assente, quando all’improvviso si sentì chiamare per nome da una voce ben nota …
-Joe? –
Alzò di scatto lo sguardo e si ritrovò Seven davanti …
-Maestro? … ehm … volevo dire … Seven! … che ci fa qui?-
-Beh, ecco … - si mise a sedere con aria circospetta, parlando a bassa voce … come se fosse un segreto! - … non lo dire a nessuno … e soprattutto a quel vecchio ciccione di Chang, ma qui fanno dei cupcakes triple chocolat fenomenali! E quando voglio starmene un po’ per i fatti miei … vengo qui, a gustarmeli con una bella tazza di tè all’inglese!-
Joe lo guardò interdetto …
Tale allieva, tale Maestro : due svitati !     
-Ah … ok … ho capito … stia tranquillo Seven ... non lo dirò a nessuno … -
-Ottimo! – gli sorrise contento  … -E tu, invece? Come mai qui? Non mi sembri avere l’aria di uno che mangia dolci!-
-Uhm … - lo guardò di sbieco … e in contemporanea, ebbe la forte tentazione di dirgli che era tutta colpa della sua prediletta, ma se lo tenne per sé e sospirando tristemente, si limitò nell’esprimersi … -Niente … volevo solo stare un po’ da solo … -
-E come mai? E’ successo qualcosa?- nel frattempo si era avvicinata una cameriera per prendere l’ordinazione e il ragazzo prese tempo per pensare a cosa rispondere …
Una volta che la ragazza si fu allontanata però, l’altro tornò a chiedergli cosa avesse … -Allora? E’ successo qualcosa? Guarda che, anche se sono il tuo Maestro, non vuol dire che tu non possa confidarti con me! Anzi! Potrei darti anche dei buoni consigli! Anche se, di primo impatto, possa non sembrare affidabile!-
Appunto … uno svitato totale …
-Non è per sfiducia … mi creda … ma ne dubito … - mugolò mogio …
-Uhm … fammi indovinare … hai litigato con la fidanzata!- esordì …
Abbassando lo sguardo, annuì …
-Ahia! Brutta faccenda quando si litiga con il proprio amore … -
Shimamura intanto continuava a stare in silenzio …
-Se mi vuoi raccontare … forse, potrei aiutarti … -
Scosse la testa … -Anche perché … non è solo quello che mi rende triste … -
-Ah … capisco … e cosa altro ti turba?-
Sospirò di nuovo … -Il mio amico mi pensa matto … no, anzi … mi crede un povero stupido visionario mentre io sono sicuro di non sbagliarmi … -
-Di non  sbagliarti? Spiegati più chiaramente … -
-Sì … riguardo al complotto contro di me, per cui si è arrabbiata Tamara … -
Seven alzò un sopracciglio, guardandolo leggermente confuso … non stava capendo molto dal suo discorso, ma supponeva che stesse semplicemente seguendo il suo filo logico, senza renderlo però, partecipe … quindi … -Beh, ecco … non è che abbia capito bene cosa sia successo, ma … l’importante è non perdere fiducia in sé! E se tu, sei fermamente convinto che si tratti di un complotto nei tuoi confronti … - sapeva che così suonava male, ma d’altronde era ciò che lui gli aveva detto … - … cerca di smascherare il colpevole e rimetti le cose a posto!-
-Non è così semplice … -
-Immagino, ma tu provaci!-
-Non riuscirò mai a smascherarla … è troppo furba ! Ne sa una più del diavolo! -
L’uomo aggrottò la fronte, cominciando a comprendere il fulcro della situazione … -Ahhh … capisco! … allora, se non la puoi battere in furbizia, battila in indifferenza! –
-Cioè?-
-Cioè … se questa persona, che io non posso assolutamente immaginare chi sia, sta complottando contro di te e ti sta mettendo in cattiva luce con la tua bella, facendoti passare perfino per matto con il tuo amico … tu non darle soddisfazione! Minimizza tutto quello che fa e non considerarla! Se lei si avvicina, tu girati dall’altra parte o vattene proprio! E non l’affrontare faccia a faccia, se lei è più brava di te a farlo! Ricordati, Joe! Il nemico va battuto anche con l’astuzia! E a maggior ragione, se sai che non puoi batterlo su un certo piano, trovane uno più congeniale a te! No? Mi sembra semplice! In fondo … è quello che fai sempre anche quando combatti!-concluse allegramente …
Joe rifletté un attimo sulle sue parole e  … -Maestro, grazie … forse … mi ha salvato!- si alzò in piedi di scatto … -Prenda tutti i Muffin e i tè che desidera, pago io!-

 

-Hai ragione … ci ho pensato ed è come dici tu. –
Jet lo guardò stranito … -Cioè?-
-Che sono solo un visionario … e che ho solo voluto vedere ciò che non è … -
-Uhm … sei sicuro di quello che dici? Fino a qualche ora fa, non la pensavi proprio così … anzi, eri proprio fermo sulla tua opinione!-
-Sì … ho fatto un giro in auto … mi sono fermato a prendere un caffè e … mi sono reso improvvisamente conto che avevi perfettamente ragione … -
Era scettico … c’era qualcosa che non lo convinceva però … -Ok … e quindi?-
-Niente … volevo solo che tu lo sapessi e che mi aiutassi a riconquistare Tamara … -
-Ok … va bene … - sorrise … -Direi che ora, sei finalmente tornato in te! E ne sono molto felice! Perché stamani … detto tra noi … mi hai fatto molto preoccupare!-
-Sì, lo so … tranquillo … - rispose con voce pacata … -Non capiterà più … -

 

Stavano parlando già da un po’, cercando di trovare un modo per mettere le cose a posto con Tamara quando arrivò, impassibile come sempre, Black Widow …
-Disturbo? Devo tornare più tardi? – chiese vedendoli parlare fitti fitti …
-No, tranquilla … vieni pure … - le fece segno Jet, sorridendole …
-Ok … - li scrutò dubbiosa … -E’, per caso, successo qualcosa per avere quei musi lunghi?-
Joe era fortemente tentato di risponderle a tono, ma si trattenne e, tenendo bene a mente i consigli di Seven, esordì in un modo che la spiazzò … -Beh, ecco … ho discusso con Tamara e adesso lei non mi vuole più parlare … Non risponde né al telefono né ai miei messaggi … e io non so cosa fare … Quindi, stavo chiedendo consiglio a Jet, ma visto che sei qui … -fece una piccola pausa … - … e che sei una donna come lei … magari, potresti darmi un buon consiglio … -concluse senza fare una piega …
Françoise ammutolì sul posto, guardandolo confusa … -Come, scusa? … non credo … di aver capito … bene … -balbettò spiazzata …
-Mi spiego meglio : nel caso in cui il tuo uomo ti facesse infuriare e tu non lo volessi più vedere né sentire … cosa dovrebbe fare per farsi perdonare?–
-Ah … - si mise rigidamente a sedere davanti a loro … -Beh, ecco … io non saprei … -
-Hai avuto un’idea geniale Joe! – intervene improvvisamente Jet … -Black Widow, sicuramente, tu che sai tutto, saprai dargli un buon consiglio!-
-Veramente … io … non saprei … -
-Dai, Black Widow! Sai sbaragliare un esercito di nemici, cosa vuoi che sia il cuore di una donna innamorata, ferita nell’orgoglio per un malinteso! – quando voleva però, dB Rider sapeva spezzare molto più di una lancia a favore dell’amico!
Si zittì nuovamente … mentre Joe era estremamente sicuro di sentire il rumore delle sue unghie scivolare inesorabilmente lungo i vetri !
Entrambi la guardavano fiduciosi, aspettando una sua risposta …
-Ecco … - deglutì nervosamente, abbassando lo sguardo … - … in certi casi … basta anche chiedere scusa sinceramente e … - si fermò un attimo … - … non so … magari, fare per lei, qualcosa di inaspettato … che possa stupirla e farle capire quanto realmente tu ci tenga a lei … - finì di dire a voce bassa …
-Uhm … sì … mi sembra un ottimo consiglio … Che ne dici Jet?-
L’altro annuì ... –E se lo dice Black Widow, non possiamo che concordare!-
-Ottimo! Allora, metterò subito in atto il tuo prezioso consiglio … Black Widow … - così, si alzò ed uscì …

 

-Quindi? Come è andata?- chiese appena lo vide varcare la porta della cucina …
-Benissimo! – disse sorridendo e mettendosi a fare colazione con loro …
-Grande! Batti il cinque, amico!- disse allegro, porgendogli la mano che l’altro batté sotto lo sguardo impassibile di lei …
Si versò del caffè … -Grazie al tuo prezioso consiglio … Black Widow … ho risolto tutti i miei problemi! Non so davvero come ringraziarti!-
- … ne sono felice. –
-Grazie davvero! E, se per caso … avessi mai bisogno di consigli con il tuo uomo … chiedimi pure! Sarò lieto di darti una mano!-
La ragazza si limitò ad annuire alla sua proposta … poi però, si alzò … -Io ho finito. Ci si vede in palestra. A dopo. –
Ripose la sua roba nella lavastoviglie e, in completo silenzio, lasciò la stanza … sotto gli occhi interdetti di Jet e Joe …

 

Casualmente però, da quel giorno, dopo aver messo in atto i suggerimenti di Seven, le cose migliorarono … e non si incrociarono più negli stessi locali! … inoltre, la ragazza non aveva detto più una parola neppure su quel fantomatico tipo che diceva di frequentare ed era tornata a dedicarsi completamente ai suoi allenamenti …
-Uhm … che tranquillità! Non credi?-
-Sì … anche troppa … - mormorò sovrappensiero, guardando Black Widow allenarsi con Albert e Pyunma … -Senti, ma … non ti sembra che ci sia anche fin troppa calma? –
-Che intendi?-
-Che … Black Widow … ha smesso improvvisamente di uscire e … anche di aprire bocca … - aggrottò la fronte … -Sai che … non ricordo quando ho sentito l’ultima volta la sua voce?!?-
-Uhm … - fece una pausa … - … sai che ora che mi ci fai pensare … non lo ricordo neanche io?!-
-Wow … -
-Però … ammetti che si sta bene!-
Jet si voltò di scatto a guardarlo in volto, cercando di capire se stesse dicendo sul serio o meno … e rimase un attimo confuso, per non dire turbato, nel notare che l’amico pensava veramente quello che aveva appena detto … -Se lo dici tu … -

 

-Quindi … stasera, serata romantica! … lume di candela ... incenso e … champagne!E ovviamente poi, sesso sfrenato!- rise divertito, vedendolo scuotere la testa sconsolato …
-Jet … perché, secondo te, ogni nostra serata deve finire in quel modo?!-
-Perché è la verità! Il giorno dopo, ogni vostra uscita, hai sempre addosso qualche segno nuovo dei vostri giochetti erotici! … qualche graffio … qualche morso … qualche segno di corda … eh! Io dico solo ciò che vedo!-
Joe si mise a ridere … -Sei un osservatore nato!-
-Dici, eh?Piuttosto … sarei curioso di vedere i segni che le lasci tu addosso!-
-Ma smettila! –
-E non negare! L’ultima volta che siamo usciti assieme, con quel vestitino scollato, ho visto benissimo il segno sul collo! Per non dire, dei misteriosi lividi sul ginocchio e sulla coscia!-
-Così, mi fai apparire un sadico!- disse controllandosi un’ultima volta allo specchio : era un figurino in quel completo blu di Lanvin …
-No, no! Stavo solo dicendo che ci andate giù pesanti! E’ ben diverso!- gli diede una pacca sulla spalla, divertito … -E fai bene, amico! Divertiti! -
Sospirò rassegnato di fronte ai discorsi dell’amico e poi, guardò il display del cellulare … -E’ meglio che vada … si sta facendo tardi! E non voglio assolutamente farla aspettare!-
-Corri, corri! E non ti scordare i fiori che le hai comprato!-
-Giusto! Per fortuna ci sei tu a ricordarmi queste cose!- piegò le labbra in un sorriso ironico …
-Sì, certo! Immagino, playboy da strapazzo! –
-Ok, ok! Ho esagerato! Ma adesso è meglio che vada da Tamara!-

 

Il locale era molto intimo ed elegante … con luci soffuse, musica gradevole e un leggero stile medio orientale che ricordava un po’ le mille e una  notte …
-Questo locale è stupendo! … e credo che diventerà uno dei miei preferiti! Anche perché … questa luce … le tende in tessuto di velo color bronzo e oro … l’incenso alla mirra … e questi cocktail leggermente afrodisiaci … ispirano i miei sensi più intimi … - sospirò, sfiorandogli il collo con le labbra  morbide e umide …
-Se fai così però, sarò costretto a portarti via immediatamente … e a rinchiuderti in camera con me per le prossime ore … -
-Come idea mi piace molto … e soprattutto, se hai in mente di fare cose che potrebbero scandalizzare la pubblica opinione! – alluse maliziosa, accendendolo di desiderio …
-Se vuoi, finiamo questi drink e poi, ce ne andiamo subito … -suggerì bramoso di averla nuovamente nuda tra le braccia e di sperimentare con lei peccaminosi giochi erotici …
-Sì … credo che sia una buona idea!-

 

-Arrivo subito … vado un attimo in bagno e andiamo via, ok?- le disse dandole un piccolo bacio sulla guancia …
-Ok … ti aspetto qui, ma mi raccomando … non farmi aspettare troppo! Non resisto più … ho già troppa voglia di te … - mugolò con voce roca, mordendosi un labbro …
-Farò veloce … promesso … - disse compiaciuto …

 

Si lavò di corsa le mani e poi, uscì con passo svelto dal bagno … scontrandosi rovinosamente con qualcuno che, per sua sfortuna, gli rovesciò il proprio drink sui pantaloni …
-Ops … -
Guardandola in volto, scosse la testa incredulo e contrariato … -No! … tu, no! Cosa diavolo –la incenerì con lo sguardo, senza neanche finire di parlare … -Sii, sincera! … hai qualcosa contro i miei completi di Lanvin?!- ringhiò furente … -E poi, perché diavolo avevi un cocktail in mano andando in bagno?!?Ma soprattutto, perché cavolo sei qui?! Non era finita questa storia della stalker?!- alzò inconsciamente la voce contro di lei … -Maledizione, Black Widow! Cosa diavolo ci fai qui?!Rispondi!-
Françoise lo guardò con espressione innocente … -Mi spiace, ma non saprei cosa dirti … -
-No! Non è vero! Sei solo una bugiarda!- ma nel dirlo, non riuscì nuovamente ad esimersi di farle una scansione completa ed attenta …
Quella sera era decisamente sexy e provocante … forse, molto di più delle altre volte … e non perché fosse meno svestita del solito, ma perché quel completo, gli ispirava decisamente cose scandalose e indecenti …
Maledizione a me e ai miei istinti di uomo!
Quella sera indossava un paio di pantaloni neri morbidi a sigaretta con lo sbuffo laterale sui fianchi e la vita alta a bustino con degli inserti in pelle nera, che arrivava fino a sotto il seno e lo evidenziava … sopra aveva una canotta in viscosa bianca, attillata e molto scollata e un collarino in Swarovski al collo … inoltre, giusto per dargli il colpo di grazia, aveva un paio di decolté rosse a punta, con tacco a spillo, le unghie rosse, gli occhi marcati di eyeliner e mascara nero e ombretto bronzo e infine le labbra rosse e lucide …
Ok … mi devo controllare o stasera finisce male …
... molto male ...
Scacciando quindi quei pensieri lascivi dalla mente e poi, ripensando ai suggerimenti del Maestro Seven, sembrò calmarsi immediatamente e riacquisire padronanza su di sé … - Scusami, non volevo aggredirti verbalmente … non è stata neanche colpa tua, ma solo un sfortunato incidente …  - concluse, dirigendosi poi, frustrato per quella assurda situazione, verso il bagno … dove, dopo aver preso il proprio fazzoletto di stoffa bianco, che teneva in tasca per gli imprevisti, tentò di pulirsi alla meglio, passandoselo sopra i pantaloni   …
-Hai bisogno di una mano?- gli chiese apparentemente contrita, affacciandosi dalla porta …
-No, esci … è il bagno degli uomini e questo non è il genere di locale in cui infrangere questa regola! Neanche se fosse per una buona ragione! - disse tutto intento a rimediare al danno che lei aveva combinato …
Incurante di quello che le aveva appena detto, la ragazza entrò e gli prese di mano il fazzoletto …    -Dai a me. Non mi sembri molto capace stasera.- e senza neanche avere il tempo di protestare, se la trovò inginocchiata ai suoi piedi, che gli passava il panno sopra i pantaloni … causandogli così un semimancamento !
Visto infatti, il flash di scene scabrose e piccanti che gli erano passate per la mente in quel preciso istante, pensò seriamente di rischiare un infarto o ancora peggio di perdere il controllo sul proprio corpo, ma in qualche modo, per sua fortuna o forse per spirito di sopravvivenza,  riuscì a controllarsi …  -No … Black Widow … la-lascia sta-re … - farfugliò nervosamente, cercando di fermarla in modo impacciato …
-Lascia fare a me. Tu non sei in grado di farlo. - concluse ammutolendolo, ma …
-Di fare cosa?- la voce di Tamara era molto più che astiosa, quando spalancò irata la porta del bagno, incenerendo entrambi con lo sguardo …
Dato che non lo aveva più visto tornare e che il locale non era così pieno da giustificare una coda in bagno, lei si era preoccupata ed era andata a vedere … ma quando era arrivata e si era accostata alla porta del bagno degli uomini, aveva sentito la voce di lei provenire da dentro … così, furente e fuori da ogni grazia, aveva spalancato la porta del bagno e li aveva colti in flagrante … o almeno, era quello che sembrava!
-Joe Shimamura sei l’uomo più perverso e disgustoso che abbia mai incontrato nella mia vita! Portarti dietro l’amante, pure quando siamo insieme, per fartela alle mie spalle nel bagno degli uomini, prima di venire a letto con me, è veramente nauseante e abominevole! Mi dai gli urti di vomito!-gli tirò quindi una borsettata addosso,  cercando di colpirlo in volto, ma lui la scansò e così, ancora più adirata, gridò con un acuto degno di un soprano ... - Questa volta è finita, Joe Shimamura! E non provare mai più né a chiamarmi né a cercarmi di nuovo! Cancella il mio numero e dimenticati il mio nome! E soprattutto, andate al diavolo tu e quella sgualdrina!-concluse come una furia ossessa, lasciandoli a bocca aperta e svanendo un attimo dopo nel nulla … 
Joe era scioccato … sconvolto … annichilito! Non riusciva a crederci! Gli sembrava di trovarsi in un incubo, ma probabilmente era molto peggio … e infatti, proprio quando stava per dire qualcosa, sentì una risata divertita provenire dalle sue spalle …
Si voltò di scatto a guardarla basito … -Che hai da ridere?-
-E me lo chiedi anche?! Era indemoniata! – continuò a ridere sfrontata … - Certo che … te le scegli proprio ad hoc! Gelose e noiose!-
Sentendo le sue affermazioni, il ragazzo si incupì e con tono severo la ammonì … -Non c’è niente da ridere. E’ una cosa seria. -
Di tutta risposta però, lei ebbe la malsana idea di sfotterlo … -Ops … allora mi sa che non lo è più adesso! Anzi, mi sembra proprio che sia finita qui! Come ha detto giustappunto lei!- piegò le labbra con tale soddisfazione che lui non ci vide più e sbottò …
-L’hai fatto apposta! E non solo questa volta! Ammettilo! Anche le volte prima!- le gridò contro adirato come non lo era mai stato in tutta la sua vita …
Black Widow però, altrimenti non sarebbe stata lei, tornò ad essere quella maschera imperscrutabile e impassibile di sempre, che non lasciava trapelare alcun sentimento e nessuna emozione, e assunse di nuovo quella sua solita parvenza altera e distaccata … amareggiandolo profondamente …
Come poteva, con tanta leggerezza, nascondersi sempre dietro al Mind Control ed evitare di affrontarlo direttamente dopo quello che gli aveva fatto? Come?
Così, perso totalmente il controllo di sé e dei suoi nervi, decise di mettere lui, la parola fine a quella serata da incubo … -Sai una cosa Black Widow? Non è ancora finita qui.-
… e questa volta, fu lei ad essere sorpresa dalla sua incredibile velocità …
Joe le si avvicinò infatti, con grande rapidità, senza darle modo di reagire, le passò la mano destra dietro il collo e poi, l’attirò con forza contro di sé, baciandola con impeto e aggressività … tale che la spinse malamente contro il muro e le bloccò ogni possibilità di movimento, tenendola ferma contro il suo forte corpo …
Françoise provò a respingerlo e mugolò contrariata per quell’assalto inaspettato e irriverente nei suoi confronti, ma tutto inutilmente … perché in quel bacio, non c’era solo un desiderio inespresso che stava scalpitando per uscire, ma vi era anche tanta rabbia ed amarezza a cui non vi era modo di opporsi ... 
La sua lingua non ebbe infatti pietà e si impossessò senza ritegno di ogni recondito spazio della bocca della ragazza, finendo per disarmarla e farla soccombere completamente al suo potere …
Black Widow rinunciò quindi a lottare e abbandonò le braccia lungo il proprio corpo mentre, ormai vittorioso, il ragazzo si impadroniva con mani audaci e sfrontate del suo corpo,  toccandolo senza pudore e rendendola schiava della sua stessa passione … così, fine e crudele, accese e confuse tutti i suoi sensi, portandoli al limite della sopportazione e del desiderio, e poi, d’improvviso, quando fu sicuro di aver trasformato il suo piacere in inesorabile dolore che richiedeva necessariamente il suo appagamento, insensibile e spietato come può essere solo un innamorato ferito nell'orgoglio e nell'animo, la mollò brutalmente, lasciandola così precipitare nel vuoto assoluto del niente …
… e il risultato di ciò, non fu altro che un vero e proprio shock! Che la destabilizzò e la scosse fino al midollo tanto che, tremante come una foglia, si dovette aggrappare a lui per non cadere a terra …
Con le pupille dilatate per il turbamento fisico ed emotivo e labbra ancora pulsanti e bagnate dal suo dolce sapore, Shimamura la guardò in volto e le disse con asprezza … -Ora … è finita qui, Black Widow.- e senza aggiungere altro, le staccò in malo modo le sue mani di dosso e, arrabbiato, l’abbandonò lì, senza alcun indugio …

Inspired by
Raina ’s  “ You End, And Me”

 

Adrenaline

 

-Se non ho capito male, non ti vuole più sentire … -
- … e neanche parlare. –
-E ti ha anche detto che devi cancellare il suo numero e dimenticare il suo nome?-
-Esatto.-
Rise … -Sei tornato single!!-
Joe scosse la testa, sconsolato … -Perché ridi anche tu?!-
-E che dovrei fare?! E soprattutto, mettiti nei nostri panni ! Vista da fuori, è stata una scena epica!-
-Epica?!-
-Ma dai!! Tamara era esageratamente gelosa e pensava male per ogni cosa!-
Si voltò a guardarlo con espressione scettica … -Ma tu l’hai vista bene Black Widow?-
-Sì!-
-E pensi veramente che fosse esageratamente gelosa?!-
-Uhm … no!-
-Ah, ok! Ora si ragiona!- concluse soddisfatto …
-Ma perché mi perdo sempre le scene migliori?! Avrei voluto esserci anche io in quel momento!-
-Io invece, avrei fatto volentieri a meno di esserci! Te lo assicuro!-
-Se non fosse stato solo un equivoco, ma realtà … non credo proprio che lo diresti!- gli fece ben notare …
Shimamura sospirò debolmente …
Non aveva raccontato proprio tu a Jet … aveva infatti omesso accuratamente di raccontare come si fosse conclusa veramente la loro discussione …
A quel ricordo però, sentì subito il cuore accelerare … quel bacio, per sua sfortuna, aveva scombussolato fino al midollo anche lui e gli era rimasto impresso addosso come un tatuaggio indelebile che si ripresentava nella sua mente, vivo e impertinente, ogni volta che si deconcentrava per qualche motivo  …
-Comunque, la conclusione di tutta questa chiacchierata è che sei tornato felicemente single!-
-Sì … molto felicemente … - mormorò contrariato, toccandosi le labbra con le dita e percependo ancora la dolcezza della sua bocca …         
-Beh, vedila così … ora puoi esplorare nuovi orizzonti!-
-A dire il vero … - si riscosse … - … stavo pensando di accantonare per un po’ le donne … -
-Mi devo forse preoccupare?!-
-Non in quel senso!-
-Beh, non si sa mai! Preferisco mettere le mani avanti!-
Scosse la testa, sbuffando spazientito e cambiando argomento … -Uffa! … questa calma è esasperante!- quel giorno si sentiva molto inquieto … ma non sapeva se era perché aveva ripensato a quella sera o se per via della sua assenza …
-Ci credo! … Black Widow non si fa vedere da tre giorni a questa parte! E se non c’è lei, c’è calma piatta!-
Prostrato, si sdraiò sul divano con aria pensierosa e si mise a fissare il soffitto della stanza, riflettendo …
Chissà dove sarà andata? E’ da quella sera che non torna …
… forse, è tornata da Apollo … in fondo, gli aveva promesso di restare … se lui avesse voluto …
Sì, ma … se fosse così, non sarebbe comunque tornata … quindi … uhm …
Possibile che Apollo l’abbia slegata dalla sua promessa?
Ma a che pro? Visto che era palese che non volesse rinunciare a lei …
Però … allora, perché Apollo mi avrebbe dato quel consiglio se l’avesse voluta legare definitivamente a sé?
Che diavolo di legame c’è tra quei due? ... o c’è stato?
E poi … cosa intendeva Apollo riguardo ad una scelta che Black Widow avrebbe fatto tra me e lui, a discapito suo, però?
Jet gli diede una botta sul braccio … -Hey! Ripigliati! –
-Eh?!- sobbalzò, assorto come era dalle sue mille domande e dai suoi mille pensieri …
-Dicevo : che ti va di mangiare stasera?-
-Non so … fai tu. A me va bene tutto .-
-Ok! … pizza e birra, va bene?-
-Sì, sì … va bene tutto . - concluse mogio, alzandosi a sedere …
All’improvviso però, la porta di casa si aprì con un forte rumore, facendoli trasalire spaventati …
-Ma che diav- si interruppe bruscamente, appena la vide varcare la soglia con espressione cupa …
-Black Widow! Maledizione! Anche un po’ più di garbo!- la rimproverò nervosamente dB Rider …
-Abbiamo un problema.- esordì, gettando davanti a loro il resto di un braccio …
I due ebbero un urto di vomito …
-Ma che cavolo fai?! Porta subito via quello schifo da davanti a noi!-
-Da quando voi due idioti avete lo stomaco debole?-
-Stavamo per cenare! E sinceramente … quella cosa lì … è molto raccapricciante e fa passare l’appetito!-
-Pensa che qualcuno, paradossalmente, potrebbe non essere molto d’accordo con te. -
-Riferito a cosa?!- chiese disgustato … 
Dal canto suo, mentre i due continuavano in quella discussione un po’ macabra, Joe continuava a stare zitto, tenendo lo sguardo ben lontano da lei …
Sbuffò irritata … -Jet chiudi il becco. E statemi a sentire entrambi. –ordinò categorica … -Questo braccio l’ho recuperato direttamente dalla bocca di un antropofago che ci stava banchettando allegramente.-
-Oh, Dio … che schifo!-
-dB Rider, per uno che si divertiva a tagliare teste per sport, non ti facevo di stomaco così debole.-
-Guarda che non lo facevo per sport! E comunque … le vostre sarebbero state le prime!-
-Wow! Che bel trofeo!- disse alzando gli occhi al cielo, esasperata …
-Beh, vedila così … da allora viviamo tutti assieme allegramente nella stessa casa!-
Lei lo squadrò … -Se lo dici tu . –
-Su cosa non eri d’accordo? Sull’allegramente?-
-Taci, idiota. Mi hai stancato. E soprattutto, dobbiamo fermare quel mostro e consegnarlo alle autorità il prima possibile.-
-Strano  che tu non abbia detto, facciamolo a fette!-
Gli si avvicinò minacciosa … -Se dici un’altra idiozia simile, ti tagliò la lingua. Scegli tu. –
Annuì, in silenzio …
-Ottimo. Vedo che finalmente ci siamo intesi. E ora … andate a prepararvi. Dobbiamo trovarlo al più presto. Prima che mieta altre vittime.-
-Black Widow ?- azzardò timoroso …
-Dimmi. E augurati che sia una domanda pertinente . –
-Ok … ma dicevo … se il braccio è nel mezzo del nostro soggiorno, che poi, spero e mi auguro, provvederai a pulire tu … il resto dove è?-
Alzò un sopracciglio con aria sufficiente … -Ti sei salvato in calcio d’angolo, dB Rider. –
-Sì, lo so! Comunque … dove è il resto?-
-Non lo so.-
-Ah … ok … decisamente raccapricciante questa storia … - concluse afferrando la propria spada.-Io sono pronto! … per me possiamo anche andare! –
-Perfetto.- a quel punto però, fu costretta a rivolgersi anche a lui … -Tu non vieni?-
Shimamura inspirò profondamente e alzò, finalmente, lo sguardo verso di lei …
… fu una sorta di piccolo trauma, guardarla in volto … impassibile e indifferente come sempre … come se non fosse successo nulla …
-Sì … certo … vado a prendere la mia spada e arrivo … -

 

Non era chiaro se quella tensione così palpabile, derivasse più dalla situazione tra loro o più per la notizia che in città girava a piede libero un cannibale, ma Joe non riusciva assolutamente a stare tranquillo e continuava a stare in disparte dietro a loro, senza fiatare …
-Allora, Hannibal Lecter esiste … e gira a piede libero per Kyoto …  - concluse con ribrezzo …
-Ricordati quello che ti ho detto. Se continui, ti taglio la lingua.-
-Sì, ok! La smetto! Ma se non sdrammatizzo vomito!-
Stavano perlustrando la zona dove lei aveva trovato il mostro con il braccio …
-Mi raccomando … voi due idioti … non fatevi mordere.-
-Tranquilla! Abbiamo la pellaccia dura! –
-Sì, certo . –
-Piuttosto … ma come hai fatto a strapparglielo di bocca? … voglio dire : non credo che te lo abbia ceduto di sua spontanea volontà, visto che era la sua prelibata cena! -
-Appunto : glielo ho strappato di bocca.-
Ebbe un urto di vomito … -Black Widow … onestamente, non so se è più macabro il cannibale … o te!-
Lei restò in silenzio … scrutando le tenebre della notte in quella parte di bosco che costeggiava il fiume Kamo …
-Fermi.- disse all’improvviso …
-Che c’è? Hai visto qualcosa?-
-State zitti. –
Chiuse gli occhi e si concentrò sul suono …
-Sembra … un respiro … umano … - riaprì gli occhi di scatto … -C’è qualcuno lì, tra i cespugli .. – mormorò a bassa voce …
Tutti e tre impugnarono la spada, pronti ad attaccare se non che …
-Fermi. –esordì, riponendo subito l’arma … -State indietro … -
-Black Widow … -mormorò preoccupato Jet …
Joe continuava a stare in completo silenzio …
Senza rispondergli, cautamente, si avvicinò alla vegetazione …
-Stai … tranquilla … vieni fuori … non vogliamo farti del male … -allungò una mano con precauzione … e, improvvisamente, alcune foglie si mossero e una figura esile appari da dietro il cespuglio …
Era una ragazza … con occhi grandi e scuri … capelli castani, lunghi e scarmigliati … e con il volto stravolto e impaurito …
Si avvicinò a loro con passi incerti e, appena la luce della luna la illuminò un po’, notarono anche che la veste bianca che indossava era sporca di sangue …
-Chi ... sei?-
La ragazza tremava, guardandoli smarrita …
-Capisci la mia lingua? – continuò Françoise …
Lei annuì …
-Che … ti è successo?-
Ma a quella domanda, la poverina cadde stremata a terra sulle ginocchia, portandosi le mani al volto e scoppiando in un pianto disperato e convulso …

 

Le si avvicinò, evitando però di guardarla in volto … -Secondo te, cosa gli è successo?-
-Non lo so … ma speriamo che si calmi presto e ce lo dica lei stessa. –
L’avevano soccorsa e poi, portata a casa loro … e ora, che si era lavata e aveva preso un po’ di tè, sembrava stare leggermente meglio …
Black Widow però, continuava a scrutarla senza sosta : non sapeva perché, ma qualcosa, in quella giovane così esile e impaurita, la inquietava molto  …
Quando si fu calmata abbastanza, cominciarono cautamente a chiederle delucidazioni …
-Come ti chiami?-
Lei lo guardò timorosa e lui, le sorrise dolcemente … -Stai tranquilla … noi non ti vogliamo fare del male … - fece una piccola pausa e poi, continuò … -Io sono Jet … la ragazza che invece ti ha soccorso, si chiama Françoise … mentre lui è Joe … -
Così, dopo essersi presentati, la ragazza sembrò tranquillizzarsi e con voce fievole disse il suo nome … -Na … tha .. lie … -
-Nathalie? Ma hai un nome stupendo … - lei arrossì e si rannicchiò spaventata …
-Scusami! Non volevo imbarazzarti … Non lo faccio più, promesso!-
Nathalie lo guardò sospettosa … e lui sospirò … -Scusami … non volevo … te lo giuro! … noi vogliamo solo aiutarti … credimi … -
Annuì …
-Ok … allora, per favore, dicci qualcosa di te … da dove vieni … dove abiti … se c’è qualcuno che possiamo chiamare per farti venire a prendere … non so … quello che vuoi, ma ti prego dacci qualche informazione utile per aiutarti … -
Black Widow prese inaspettatamente per un braccio Joe, attirandolo a sé e sussurrandogli … -Ma … il tuo amico si è già intortato così?-
Sorpreso dal suo gesto, si irrigidì e divenne una fascio di nervi tesi … -Ecco … non saprei … -  
Lo mollò bruscamente … -Di due, non se ne fa uno.- disse stizzita, incrociando le braccia al petto e appoggiandosi con la schiena al muro in attesa che la loro ospite si decidesse a parlare …

 

-Non male … un’ intera notte svegli, per sapere solo il suo nome!Complimenti idiota!-
-Black Widow … - sospirò … - Ma l’hai vista, poverina? Era completamente stravolta! E impaurita! Non potevamo stressarla!-
-No, certo! Figurati! Tanto non abbiamo niente di meglio da fare che stare dietro a lei?!-
-La puoi smettere?! Guarda che il resto del mondo, non sa controllarsi come un automa come fai tu!-
Françoise lo guardò aspramente … -C’è un cannibale a piede libero per la città. Che può uccidere, quando e come vuole mentre tu giochi a fare il principe azzurro con lei. Quindi, quale è il concetto che ti sfugge? –
-Che non sono impassibile e freddo come te. – concluse, guardandola arrabbiato e lasciando poi, la stanza incurante …
La ragazza sospirò nervosamente e si rivolse a Joe … -Vedi di farlo ragionare o me ne occupo io.-
Così, senza aggiungere altro, se ne andò anche lei, lasciando Shimamura solo, a bere assente e svogliato il proprio caffè …

 

Fu una giornata molto insolita quella … perché : Jet decise di rimanere con Nathalie a casa, Joe andò ad allenarsi e Black Widow invece, sparì fino a tarda sera … senza ovviamente dire una parola a nessuno!
Quando Shimamura rientrò a casa, Jet era sul divano insieme alla ragazza, bevendo del tè …
-Sono tornato … - disse fievolmente …
Nathalie però, appena lo vide entrare in casa, trasalì terrorizzata …
-Scusami … non volevo spaventarti …  - le disse stupito, avvicinandosi con discrezione a loro …
Di tutta risposta, lei si rannicchiò tra le braccia di Jet, che sospirò debolmente … e accarezzandole la testa con dolcezza, le disse di calmarsi … -Stai tranquilla Nathalie … lui non ti vuole fare del male … su, non tremare così … -
-Forse, è meglio che io vada in camera … almeno finché non si sarà calmata … - provò a dire, vedendola continuare a restare impaurita per la sua presenza …
L’altro annuì … e così, mortificato, si ritirò …

 

Chiuse la porta e poi, si gettò sul letto … così come era …
Si sentiva strano, ma non riusciva ad identificare cosa avesse precisamente …
Forse, sto solo prendendo coscienza di quello che è successo …
Chiuse gli occhi e cercò di liberare la mente da quei pensieri che gli offuscavano la ragione … e stranamente, forse perché esausto da quegli ultimi giorni tumultuosi,  ci riuscì e si rilassò così tanto che alla fine si addormentò profondamente … come non gli era capitato da tanto …

 

Erano quasi le undici, quando si risvegliò …
Uhm … mi sono addormentato … dovevo essere proprio stanco …
Si alzò a sedere sul letto e accese la luce, passandosi le mani sul volto assonnato …
Sbadigliò …
Uhm … è meglio se scendo e vado a prendere una tazza di caffè nero …
… ma appena mise piede a terra, qualcuno bussò …
-Avanti … - disse con bocca ancora impastata dal sonno …
-Posso entrare?-
-Jet … vieni pure … -
-Stavi dormendo?- lo guardò interdetto …
-Sì … non so perché, ma sono crollato appena ho toccato letto … -
-Capisco … -
-Ma tu, dimmi pure … -
-Ecco … pensavo che forse, sarebbe meglio che stasera rimanessi qui con lei … invece di venire in perlustrazione con voi … -
Rifletté un attimo sulla sua proposta  e a come si era comportata Nathalie quando era tornato … -Sì … hai ragione. E’ meglio che tu rimanga qui … almeno finché non si sarà calmata un po’ … - si passò una mano tra i capelli … -Tranquillo … lo dirò io a Black Widow … -
-Ok, ti ringrazio … allora vado … ciao … -

 

Stava pensando ad un buon modo per dirglielo … ma non c’era!
Sicuramente, dopo la discussione avuta con lo stesso Jet, per quella divergenza di visuale, avrebbe disapprovato la sua scelta e si sarebbe infuriata come poche cose al mondo, ma il problema più grosso era però, che quando si era proposto di mediare la proposta dell’amico, non aveva riflettuto affatto che non era né il momento né la persona più adatta per farlo, e facilmente non sarebbe riuscito a sedare la sua ira funesta nei confronti di entrambi …
… e ora cosa mi invento? … già, le cose non vanno bene tra noi …
A quel pensiero però, abbassò mestamente lo sguardo …
… ma le cose non sono mai andate bene tra  noi …
… e si appoggiò stancamente con la schiena contro il muro, riflettendo afflitto su quell’ultimo pensiero …
Purtroppo però, senza accorgersene, vi restò per molti minuti e si fece tardi …
Oh, cavolo! E’ quasi ora di andare in perlustrazione! Devo sbrigarmi a parlarle!
Così, sovrappensiero e preso da un po’ troppa enfasi nel voler velocizzare i tempi, si dimenticò totalmente le buone maniere ed entrò in camera sua, senza bussare …
-Black Widow, ti devo parla- … non riuscì neanche a finire la parola, che si paralizzò basito sul posto, con assoluta disapprovazione di lei che lo incenerì con lo sguardo, coprendosi impacciata il seno nudo …
-Idiota! Vattene!- gli gridò furiosa, distogliendo imbarazzata lo sguardo da lui …
Non era che Joe non volesse ubbidire docilmente ai suoi ordini, più che comprensibili in quel caso, ma la sua mente aveva cessato di funzionare e con essa anche tutto il resto … o quasi!
Comunque, la scarpa che scansò, in piena faccia, per un pelo, lo fece riprendere …
-Ecco … io … scusa … non sapevo che ... –
-Vattene!- alla fine, per disperazione assoluta, visto che lanciandogli la prima cosa che aveva trovato sotto mano, si era scoperta nuovamente il seno, si era voltata, dandogli le spalle …  restando solo in slip sotto il suo sguardo turbato ed estremamente confuso, ma anche molto estasiato …
Improvvisamente però, qualcosa di terrificante lo fece riprendere tutto assieme … facendolo tornare spaventosamente lucido!
Fece mente locale su cosa lo avesse scioccato così tanto e, dimenticandosi completamente che era praticamente nuda, le si avvicinò impassibile e la fece voltare verso di lui con una certa ansia, cercando con lo sguardo ciò che lo aveva raggelato …
Sgranò gli occhi atterrito, tenendola ferma per le braccia, in una sorta di morsa d’acciaio, mentre lei protestava  e cercava di opporsi …
-Cosa è successo?Dimmi subito cosa è quello!- le ordinò categorico ..
Black Widow, comprendendo che non sarebbe riuscita a ribellarsi, smise di porre resistenza e si calmò, ma abbassò lo sguardo senza rispondere …
-Rispondi!- la scosse malamente … -Cosa è quella ferita sul petto?-
Lei continuò a tacere, continuando a coprirsi alla meglio …
Inspirò nervosamente e poi, la mollò in modo brusco, facendole quasi perdere l’equilibrio …
Si diresse quindi verso la porta e, cercando di non sbatterla per la rabbia, la chiuse  …
-Perché non lo hai detto?!- alzò la voce verso di lei, ma la ragazza continuò nel suo mutismo … -Il morso di un uomo è una delle cose più pericolose che ci sia! Come diavolo ti è saltato in mente di tacere?- era furente … e se avesse potuto avrebbe spaccato tutto …
Inoltre, il suo ottuso silenzio, lo spazientì in modo inverosimile tanto che, senza alcun riguardo, l’afferrò di nuovo per un braccio e la trascinò in bagno …
-Fammi vedere subito quella ferita. E’ un ordine. –le intimò torvo in volto … ma Françoise non accennò a farlo … e, arrabbiato e insensibile, le prese i polsi e le scoprì i seni indifesi … -Quando è accaduto?Parla!-
-L’altra … notte … - balbettò alla fine …
-Ecco … perché sei venuta a chiederci aiuto … - chiese sconvolto … -E’ stato … quando gli hai preso il braccio … -
Annuì … -Era una bestia senza controllo … - cominciò inconsciamente a tremare come una foglia  …  - … probabilmente, ho sottovalutato la situazione e … non ho riflettuto su come avrebbe potuto reagire … -
Trattenne il fiato … mentre la testa gli pulsava con una violenza tale, che pensava che gli sarebbe esplosa … -Dobbiamo curarla subito . Non puoi restare in questo stato . –
-Lo sto già facendo, ma non funziona … -
-Dobbiamo allora andare subito dal Maestro Chang .-
-No.- scosse fermamente la testa, liberandosi dalla sua stretta e tornando a coprirsi … -Passerà. E poi, non fa così male! -
-Cosa stai dicendo?! Sei impazzita?! Quella ferita è infetta! Sta marcendo!Dobbiamo andare subito dal Maestro!-
-No!- finalmente, rialzò lo sguardo verso di lui.- Non ci vado. E ora vattene. Devo vestirmi per la perlustrazione.-stava tentando di ricorrere al Mind Control, ma inutilmente … era troppo smarrita … troppo fragile … e troppo indifesa, come non lo era mai stata prima di allora di fronte agli occhi di nessuno, per riuscirci …
-Perché?-
-Perché no. E ora vattene.- si voltò per prendere un asciugamano e coprirsi, ma lui glielo impedì, attirandola verso di sé …
-Hai bisogno di cure. Quella ferita va aperta e curata localmente!E immediatamente!Hai capito?-
-No. Sei tu che non capisci!E adesso lasciami subito!-provò a slegarsi dalla sua presa, ma lui non accennò a lasciarla … -Lasciami!-
-No. Non ti permetterò di essere così sconsiderata.-
-Io non vengo dal Maestro Chang! Mi hai capito! E’ inutile!- gridò, cominciando a schiaffeggiarlo e a graffiarlo come un animale ferito …
E probabilmente, pensò Joe, era proprio quello che era : un animale ferito, perfettamente cosciente di essere in pericolo di vita, e come tale impaurito alla follia …
-Smettila! Fatti aiutare, Françoise!- era diventata terribilmente forte, a causa dell’adrenalina che le era entrata in circolo e aveva attivato il suo sistema simpatico, e per questo, stava facendo una terribile fatica a trattenerla e ad opporsi ai suoi attacchi … -Françoise, ti prego!-
-No! Non mi farò mai toccare da nessun uomo!- disse aspramente, in un urlo di dolore trattenuto …
A quelle sue parole, il ragazzo annichilì, sgranò gli occhi sconvolto e la lasciò di scatto, quasi fosse incandescente … lei cadde rovinosamente a terra … con gli occhi rossi e pieni di lacrime e il viso stravolto …
Era come se il tempo si fosse fermato per un lungo istante … e si fosse trovato sospeso sopra le fiamme dell’inferno che lo bramava smanioso …
All’improvviso però, il suono di una bussata concitata alla porta, lo fece tornare in sé …
-Hey! Tutto bene? Black Widow? Sono Jet! Rispondi!-
Scattando come una molla, Joe si fiondò verso la porta e l’aprì appena, affacciandosi da essa … e, con un autocontrollo che non aveva mai avuto, sorrise tranquillamente all’altro che rimase sorpreso di vedere lui e non la ragazza … -Tutto a posto Jet! Stai tranquillo! Mentre parlavamo, mi è caduta la lampada per terra e ha fatto un tonfo sordo. Ecco tutto!-
-Joe? … ma … Black Widow? … sta bene?- chiese turbato senza sapere se doveva credere veramente a quella scusa o meno …
-Sì, certo! Che domande mi fai?-
Lo guardò negli occhi, preoccupato … -Joe … sei sicuro … che vada tutto bene?-
-Sì, certo! Non ti preoccupare! Ti fidi di me, vero?-
Jet si irrigidì debolmente … -Sì … -
-Allora … torna pure ad occuparti di Nathalie! Qui è tutto a posto! Ok?-
-Va bene, ma … -
-Tranquillo! E’ tutto a posto!Vai pure! –
E così, anche se un po’ reticente, dB Rider si allontanò e lui poté finalmente richiudere la porta a chiave …
Si voltò verso di lei, guardandola con espressione terrorizzata a sua volta … -Va bene … non andremo dal Maestro Chang, ma devi farti curare subito quella ferita … -
-No. Faccio da sola .-
-Non puoi! … deve essere aperta e ripulita ! -
-Lo farò da sola. Non è la prima volta che lo faccio. –
-Non puoi. Quella zona è troppo delicata e piena di terminazioni nervose per operare da sola. Inoltre, è in un punto in cui non riusciresti a ricucire bene e rischieresti una brutta cicatrice. Per questo, hai assolutamente bisogno di una mano. - parlava con una calma che lui stesso non capiva da dove derivasse … e l’unica risposta che riuscì a darsi in seguito, quando ripensò a quella sera, fu che era la stessa disperazione a fornirgliela …
La ragazza scosse la testa con occhi dilatati dalla paura e dal disagio …
-Françoise … ascolta … - le si avvicinò con prudenza … - … sai che non ti farei mai del male … quindi … ti prego … lascia che ti aiuti … -
-No. –
Abbassò mesto lo sguardo e deglutì nervosamente … - … giuro che non ti toccherò mai più con un dito … per nessuna ragione al mondo … ma adesso, per favore, permettimelo … ne va della tua vita! … quella, non è una ferita da sottovalutare … ti prego … fidati di me … -aveva le lacrime agli occhi  mentre la vedeva continuare a tremare terrorizzata, senza più alcuna difesa …
Inaspettatamente, toccata dalle sue parole e dal tono afflitto e sincero, Black Widow rifletté un attimo sulla sua proposta e, alla fine, anche se riluttante, acconsentì … -Va … bene … - disse appena in un sussurro …
Sospirò sollevato … -Ok … allora, vado a prendere subito la roba che mi serve … -
Allungò allora, una mano verso di lei, per aiutarla ad alzarsi, ma lei si ritirò … tuttavia, non si scoraggiò … non poteva farlo! Così, senza esitare, la prese per un braccio, fornendole il sostegno che le serviva per rialzarsi … e poi, l’accompagnò verso il letto, dove la lasciò prima di andare a prendere ciò che gli serviva per curarla …

 

Estrasse il frammento di dente dell’antropofago che era rimasto dentro la ferita e che le aveva procurato l’infezione e poi, la ripulì con attenzione con il perossido di idrogeno … chiudendo infine l’incisione fatta con alcuni precisi punti …
Le applicò poi, una compressa di garza medicata sopra, fermandola con dei cerotti … lavò dolcemente e con precauzione la pelle sofferente e infine, l’aiutò a mettersi addosso una maglia morbida e larga, in modo che non le desse troppo fastidio a contatto con la ferita …
Fortunatamente, la dose massiccia di lidocaina che aveva usato localmente, gli aveva permesso di operare in tutta tranquillità, nonostante ogni tanto la sentisse gemere debolmente, e di curarla in modo appropriato …
Françoise era molto pallida in volto e, distesa inerme sul letto, continuava a tremare …
Joe non era molto certo se fosse per l’intervento o per altro, ma a quel punto importava poco … l’importante era che si riprendesse al più presto … così, le diede una delle boccette antibiotiche a base di piante medicinali e alcool, preparate per le emergenze come quelle, e poi, asciugandole e tamponandole la fronte, le guance e il collo con un panno umido, la vegliò per il resto della notte, tenendo sotto controllo la temperatura …

 

Si era fatta l’alba da poco, quando lei si svegliò …
-Come stai?- le chiese appena riaprì gli occhi e lo guardò …
-Bene … -
Piegò le labbra in un sorriso molto dolce … -Ne sono contento … -si sgranchì le braccia e sbadigliò, guardando fuori dalla finestra … -E’ già mattina … - e per fortuna aveva dormito quelle poche ore la sera precedente! O in quel momento, fra il sonno, lo stress, lo spavento e il calo di adrenalina sarebbe crollato miseramente a terra …
Si alzò in piedi indolenzito … -Vado a prendere qualcosa di buono per fare colazione assieme … che ne dici?-
-Dobbiamo trovarlo al più presto … -
Il ragazzo la guardò spiazzato … -Sì, ma non ci pensare ora … adesso ti devi solo riprendere … -
-No … stasera, dobbiamo trovarlo assolutamente … perché se è come penso, siamo nei guai … -
Joe si irrigidì … -Che vuoi dire?-
-Ora … non posso dirtelo … dobbiamo prima trovarlo … - concluse provando ad alzarsi a sedere …
Vedendola fare fatica le si avvicinò per aiutarla, ma … si fermò subito quando lei lo guardò contrariata …
-Scusa … - si ritirò subito … - … non volevo … te l’ho promesso e lo farò … -
Annuì … -Devi darmi altre due boccette di antibiotico e poi …  aiutarmi a cambiare la medicazione.-
-Va bene, ma mangia qualcosa prima … ne hai bisogno per ristabilirti … -
-Va bene … - si appoggiò con la schiena contro la testiera del letto e, con delicatezza e riguardo, si posò una mano sul suo seno sinistro, all’altezza della ferita, in quello che a lui sembrò un gesto protettivo e preoccupato allo stesso tempo …
-Arrivo subito … -

 

 

Stavano finendo di fare colazione, quando Joe entrò in cucina …
Nathalie lo guardò con sospetto, ma senza iniziare a tremare come la sera prima …
-Buongiorno … - le sorrise … e poi, si avvicinò a Jet, parlandogli a bassa voce … -Devo parlarti un attimo … vieni con me … -
Il ragazzo annuì e lo seguì …
-Quindi? Che è accaduto?- chiese preoccupato e nervoso … -Ieri sera non siete usciti a fare perlustrazione. -
-Sì, ma calmati … è una lunga storia che però, adesso, non ho tempo di raccontarti … -
-Dimmi che le è successo.-
-Jet … sta bene … te lo assicuro … ma ora non posso dirtelo. Dammi fiducia. –
-Se le hai fatto male … giuro –
-No! Non potrei mai! Lo sai! Lo sai che … - chiuse gli occhi, inspirando in modo agitato … - Ti prego … fidati! Non ti chiedo altro … -
-Voglio vederla. Adesso. –
-No. Ora no. –
Gli si avvicinò e lo prese malamente per il bavero della camicia, spingendolo verso il muro … -Che le hai fatto?-
-Jet! … per favore … fidati! … non le ho fatto nulla ! … stasera, prometto che la vedrai, ma ora fidati di me! -
Lo mollò, guardandolo duramente … -Se scopro che le hai torto anche solo un capello … sappi che ti uccido. E sarà inutile che scappi o che ti nasconda perché ti troverei lo stesso, anche in capo al mondo. Ricordatelo. –
L’altro annuì … -Non c’è problema … non accadrà . E se mai le dovessi fare del male, involontariamente, credimi … ti darei la mia stessa spada per uccidermi … -
-Va bene. Avrò pazienza fino a stasera. Ma non oltre.- rispose secco, tornandosene inquieto da Nathalie …

 

Tornò con alcune brioche alla marmellata, ancora calde, della spremuta d’arancia e del caffè …
-Ecco … spero che ti piaccia … -le disse appoggiando sul letto, vicino a lei, il vassoio con la colazione … 
-Sì, grazie … - prese con mano malferma una brioche e cominciò a spiluzzicarla …
-Devi mangiare tutto … altrimenti non riuscirai a rimetterti in forza per stasera … -
Ma la ragazza non lo sentì neanche e, invece di rispondergli, seguì il proprio pensiero … -Non devi raccontare mai a nessuno, niente di quello che è successo ieri notte. –
Preso alla sprovvista, Shimamura rimase un po’ spiazzato per quella sua richiesta, ma poi annuì senza esitare … -Non ti preoccupare … non lo saprà mai nessuno … -
Finirono di fare colazione e lei prese le medicine …
-Ascolta : prendi delle bende pulite e vieni qui … -
-Che vuoi fare? –
-Ho bisogno che tu mi dia una mano a fare una fasciatura. –
-Ok … -
Sospirando dolorosamente, si tolse la maglia e, a disagio, restò nuovamente semi nuda di fronte ai suoi occhi … -Cambiami la medicazione e poi, ti dirò come fare il bendaggio … -
-Va bene … - allungò tremante le mani verso il suo petto, ma all’improvviso si fermò e le ritrasse intimorito …
Françoise distolse imbarazzata lo sguardo da lui … -Hai … il mio … permesso … - balbettò fievole, comprendendo subito il perché del suo indugio …
Annuì e, facendosi coraggio per via della sua paura di farle del male o di toccarla involontariamente in modo inappropriato, le cambiò la medicazione con estrema delicatezza, avendo cura però, di trattare bene la ferita ...
-Io … - deglutì nervosamente … - …  penso che non resteranno grosse cicatrici … sono stato molto attento a richiudere e a ricucire … -
-Non importa … va bene comunque così … - rispose atona, lasciandolo stupito … soprattutto dopo il gesto che aveva avuto prima …
-Ecco … ho finito … -
-Bene … ora ti spiego come dovrai fare la fasciatura e … non esitare a tirare stretto. Ho bisogno che sia ben ferma come una sorta di tutore … ok?-
-Va bene … -
E così, gli spiegò come avrebbe dovuto fare …

 

-E’ troppo stretta?-
-No. Va bene così.- concluse rimettendosi la maglia …
-Hai bisogno di altro o … ?-
-No, grazie. Puoi andare. E riposati fino a stasera … perché ne avrai bisogno.-
-Sì, ma fallo anche tu … -
-Non ti preoccupare … il peggio è passato. Ora basta che stia qui … e pensi a come fare, se le mie ipotesi fossero giuste … -
-E quando me ne parlerai delle tue ipotesi?-
-Stasera … se troveremo il cannibale … -
-Ok … va bene … - così, senza disturbarla oltre, ma a malincuore, la lasciò sola e andò in camera propria a farsi una doccia e a riposare …

 

Si fece sera e lui andò a prenderla per andare in perlustrazione …
Bussò … e pochi istanti dopo la porta si aprì …
Black Widow era in piedi di fronte a lui, con addosso la sua tuta e la stessa espressione di sempre … come se non fosse successo nulla …
-Sei pronto?-
-Sì … -
-Bene. Allora andiamo. – uscì dalla camera impugnando ferma la sua spada e poi, si avviò verso le scale …
-Aspetta … non lo diciamo a Jet?- chiese sorpreso …
-No. E ora andiamo. –

 

-Ce l’hai ancora con lui?- le chiese all’improvviso mentre vagavano tra la vegetazione lungo le sponde del fiume Kamo …
-No. –
-E allora, perché non lo hai voluto con noi? –
-Non poteva venire. –
La guardò interdetto …
-Che intendi?-
-Lo scoprirai presto . –
Vide qualcosa per terra … e si piegò a prenderlo …
In quel buio cupo, Joe stava facendo molta fatica a vedere, lei invece no :  le sue facoltà erano chiaramente pari a quelle degli animali notturni … infatti, vedeva benissimo e sentiva accuratamente … molto più di lui o di chiunque altro samurai …
-Che hai trovato? –
-Un brandello putrefatto di carne umana … -
Trattenne un urto di vomito …
-Se sei debole di stomaco … allora, è meglio che mi lasci andare da sola . –
-No. Scusa. E’ stato solo un attimo. –
-Ok. Allora, sappi che quello che vedrai a breve … potrà turbarti profondamente.-
E tenendo lo sguardo ben fermo in un preciso punto del bosco, vi si diresse senza esitazione …
Scostò alcuni rami e …
-Oh, Dio … che è questo puzzo nauseabondo ? - si portò una mano al naso …
-Lui … -disse indicandogli con la spada qualcosa per terra  …  
Joe guardò il punto che gli aveva mostrato e, appena i suoi occhi riuscirono a mettere a fuoco cosa c’era per terra, sentì lo stomaco ribellarsi al suo volere e vomitò con violenza …

 

-Come va adesso?- gli chiese avvicinandosi …
-Meglio … grazie … -
-Se avessi saputo che l’avresti presa così male, non ti avrei detto di seguirmi. Mi spiace. –
-No. Preferisco così … - deglutì a fatica … -Quindi … come stanno le cose?-
-E’ lui. –
-Il cannibale?- chiese sconcertato …
-Sì.-
Alzò gli occhi verso di lei, guardandola con espressione interrogativa … -E’ lui che ti ha morso? Ne sei sicura?-
-Sì.-
-Ma allora … perché gli manca lo stesso braccio che avevi strappato dalla sua bocca?-
-Se lo è strappato da solo.-
Era sotto shock e non riusciva a raccogliere le idee e probabilmente, a quest’ora, avrebbe dovuto anche già capire cosa fosse successo, ma non ci riusciva …
Black Widow gli si mise a sedere accanto … -La sua mente è stata obnubilata … e spinta verso l’auto cannibalismo. –
-Cosa?!- la guardò incredulo … -Stai dicendo sul serio? Quello … si è staccato un braccio da solo?-
-Sì . Ora ti spiego … quella sera, quando mi avvicinai, cercando di capire cosa stesse accadendo, vidi solo una parte di lui … presa dallo shock di quello che stava facendo, non ragionai a sufficienza e pensai erroneamente solo a strappargli il braccio dalle fauci … lui mi attaccò furioso, mordendomi con violenza, e solo mentre gli diedi un calcio per allontanarlo da me, mi accorsi che gli mancava l’arto destro … lo stesso che stava mangiando … - prese fiato … -La ferita che mi procurò però, mi impedì di seguirlo e, cercando di controllare il dolore, pensai che fosse meglio venire a chiedere il vostro aiuto … -
-Capisco … ma continuo a non vedere il nesso con il resto e, soprattutto, a non capire chi avrebbe esercitato un tale potere su quel poveraccio … -
Si alzò in piedi, facendo alcuni passi e portandosi di fronte a lui … -E’ stata Nathalie.-
Sgranò gli occhi, attonito …
-Mi spiace, ma è stata lei e Jet è in grave pericolo.-
-Cosa?!  Ma se sapevi che era così, perché non lo hai fatto venire con noi?-
-Perché paradossalmente, è più sicuro vicino a lei che con noi.-
-Come potrebbe esserlo?! Se lei ha questo potere … -
-Ancora non ne conosco il motivo . Per questo, per quanto ne so, potrebbe anche non fargli nulla. –
-E’ un’incognita troppo incerta! Dobbiamo agire subito! Non possiamo permetterle di fargli una cosa simile!- si alzò in piedi  di scatto, fronteggiandola angosciato …
-Calmati … dobbiamo agire con prudenza … Il suo, è un potere particolare … che spesso, purtroppo,  ha origine come forma di difesa verso violenze e abusi … quindi … -
-Vuoi dire che quel tipo aveva tentato di usarle violenza e … lei si è difesa così?-
-Probabile … e il sangue che aveva sulle sue vesti, quasi sicuramente era quello di lui … -
-Ok … ora ho capito, ma … come facciamo? Non possiamo lasciarla con Jet come se niente fosse!-
-Lo so. E per questo, ho bisogno anche di te. –

 

Quando rientrarono a casa, Jet era in piedi nel mezzo della sala, aspettandoli …
-Black Widow, per fortuna! Stai bene!- disse andandole subito incontro e sorridendole sollevato …
-Sì. Avevi dubbi?-
-No, ecco … è solo che … l’altra sera … - guardò imbarazzato verso Joe …
-Pensavi per caso che il tuo amico idiota fosse riuscito veramente a mettermi K.O.?-
-Ecco … io … avevo paura che ti fosse successo qualcosa … -
- A forza di stare in compagnia sua, stai diventando come lui, Jet. – lo riprese malamente.
-Scusa … hai ragione … non lo farò più. –
-Piuttosto, dove è Nathalie?-
-E’ di là, in camera … perché?-
-Ok … allora rimani qui.- si voltò verso Joe … -Tu, tienilo fermo. E non te lo fare scappare. –
dB Rider li guardò confuso … -Che sta accadendo?-
Shimamura gli si avvicinò, puntandogli la spada contro …
-Cosa diavolo stai facendo? Sei impazzito Joe?!-
-Ti spiegheremo tutto … ma ora stai fermo qui . -
-Perché vi state comportando in questo modo insensato? Cosa vi prende ad entrambi?!Black Widow, spiegami il perché di questo! –
-Jet … abbi solo fiducia … noi non ti tradiremmo mai.- e senza aggiungere altro, si diresse con passo deciso verso la camera dell’amico, dove era stata alloggiata provvisoriamente la ragazza …
Aprì la porta ed entrò con circospezione e, subito dopo, la luce nella stanza si accese …
Nathalie era sveglia, a sedere sul letto, con gli occhi gonfi di lacrime …
-Piccola Nathalie … - sussurrò con voce triste …
L’espressione della ragazza era stravolta e sofferente … -Mi voleva fare del male … ha tentato … ha tentato di … - singhiozzò … -  … io volevo solo difendermi!- gridò disperata, prima di scoppiare in un pianto convulso …
-Capisco … - le si avvicinò …
-Io non volevo … non volevo … essere crudele come lui! - ripeteva tra le lacrime …
-Lo so …  ma adesso calmati, piccola … - si mise a sedere accanto a lei e le accarezzò dolcemente il volto … - Nathalie … adesso è tutto a posto … stai tranquilla … ci penserò io a te … - le sorrise … - Ti prometto che nessuno ti farà mai più del male e che non sarai più costretta a difenderti in quel modo … -
Alzò lo sguardo prima afflitto e ora, dopo le sue parole, pieno di speranza verso di lei … -Me lo prometti?-
-Sì … ti porterò in un bellissimo luogo … una sorta di oasi pacifica e sicura tra i monti … dove ci sono persone fragili, ma buone come te, e dove non ti potrà mai più accadere niente di male … -
La giovane la guardò dritta negli occhi, cercando di capire se si poteva fidare e, alla fine, annuì stremata … -Va bene … -
-Ok … però, ora, prima di andare … devi svincolare Jet dal tuo controllo psicologico … lui non ti ha fatto nulla … è stato sempre dolce e premuroso con te e ti ha solo protetta, in tutto questo tempo … quindi, per favore … lascialo libero … e poi, ti porterò subito via da qui …  -
Annuì … -Va bene … lo farò … -

 

-Ma dove l’hai portata?- chiese apprensivo …
-Stai tranquillo Jet …  è in buone mani … sai che, se posso, cerco di porre rimedio alla cattiveria dell’essere umano … -
-Sì, lo so … e non era per essere sfiduciato nei tuoi confronti, ma perché … mi dispiace tanto per lei … ecco tutto … -mormorò, guardando con aria assente la bottiglia di birra che teneva svogliatamente tra le mani …
-Comunque … - aggiunse, tagliando la pizza e mettendone una fetta in ciascun piatto … - … l’ho portata da una mia cara amica … una sacerdotessa di nome Finos che ha creato un tranquillo e pacifico rifugio tra le colline vicino ad Osaka, dove si occupa e insegna a gestire i propri poteri a persone speciali come Nathalie … quindi, puoi stare tranquillo : è in ottime mani! E poi … - prese un sorso di birra ... - … magari, quando starà meglio, potrai anche andarla a trovare … se vuoi, ovviamente … -
Il ragazzo le sorrise grato e, sollevato per le informazioni che gli aveva appena fornito, riassunse subito quell’espressione spavalda e sbruffona di sempre … -Certo che, questa storia, sembra proprio la trama di un film horror! -
-Sì, è vero. Ma quel che è peggio … è che voi due, siete due donnicciole senza stomaco.- li riprese volontariamente sarcastica per smorzare i toni  …
Jet e Joe la guardarono di sbieco …
-Donnicciole?! Ma non scherziamo!- iniziò piccato Jet … -Io ero sotto l’influenza di Nathalie e quindi, per qualsiasi cosa, ero giustificato! Semmai, parla per lui! Che si è messo pure a vomitare in mezzo alla foresta!-
-Hey, hey, hey! Calma voi due!- protestò Shimamura, chiamato ormai in causa … -Non posso essere sempre il vostro capro espiatorio! Ok!E’ vero! Mi sono sentito male, ma … può succedere!-
-Sì, certo … come no! Però né io né Black Widow abbiamo vomitato! Solo tu!- gli fece notare divertito, mettendo in bocca un pezzo di pizza piena di condimenti!
-Che centra?! Uno non può essere un po’ più sensibile di stomaco?! E poi, non avevo mangiato nulla quella sera!Magari mi sono sentito male per quello!-
La ragazza alzò scettica un sopracciglio … -Diciamo che quella, forse, è stata la tua unica fortuna. Altrimenti, avresti vomitato per ore. –
Sospirò esasperato … -Va bene! Mi arrendo! Avete vinto voi due! Ma ora, per favore, possiamo mangiare senza ricordare quei particolari raccapriccianti?! Grazie!-
dB Rider rise divertito, decidendo però, di mettere il carico da mille … -Black Widow, che ne hai fatto del braccio del tipo? Ce l’abbiamo ancora da qualche parte per la casa o te ne sei liberata?-
La ragazza comprese subito le intenzioni dell’amico e gli diede corda …  -Uhm … sai che non ricordo se l’ho buttato insieme ai suoi resti o meno? Mi sta venendo il dubbio … -
Joe sgranò sconvolto gli occhi mentre Jet scoppiava a ridere, piegato in due, e lei abbozzava con le labbra un timido sorriso spontaneo …
-Andate al diavolo entrambi!- disse stizzito, per mettersi poi, un attimo dopo, a ridere di gioia anche lui … felice di vedere l’amico stare bene e  Françoise fare piccoli, ma importanti passi avanti …

 

Inspired by
Beast’s  “ Adrenaline”

Overcome

 

-Non avrei mai pensato di incontrarti proprio qui!-
-Neanche io! E’ stata una vera sorpresa!-
Si abbracciarono come due fratelli che non si vedevano da tanto …
-Ma cosa ci fai qui a Kōchi?-
-Ecco … diciamo che sono venuto a prendermi una piccola vacanza invernale!-
-Ah, ecco! Altrimenti non vedevo motivo per cui ti spostassi da Kyoto! Stai ancora lì, vero?-
-Sì!-
-Stai ancora nella grande dimora del tuo Maestro ?-
-Ah, no! Ora vivo per conto mio … o meglio, diciamo che ho provato a vivere per conto mio e poi, mi sono trovato altri due coinquilini … pazzi scatenati!-
-Uhm … noto che ancora non hai deciso di mettere la testa a posto e di trovarti una brava ragazza con cui andare a vivere, eh?!-
-Non proprio! … io ci ho provato numerose volte, ma … - ripensò agli ultimi anni e, inconsciamente,  sospirò mogio …  - … vediamola così : non ha funzionato!-
-Ah, mi spiace … - disse contrito per aver toccato una nota dolente …
-No,  tranquillo! Ormai mi sono rassegnato a rimanere single!O almeno, ora come ora, è la cosa migliore che possa fare … per la mia salute mentale …  -
-Beh, non è che sia una cosa poi così tremenda, sai! Inoltre, tu non hai mai avuto grossi problemi con le donne! E se per caso, una sera, non ti andasse di rimanere solo, penso che non avresti grosse difficoltà a trovarti compagnia !-
Alla sua risposta, Joe abbozzò un finto sorriso e poi, siccome non aveva assolutamente voglia di parlare dei problemi che lo affliggevano con le donne e in particolare con una, cambiò subito argomento …  
-Invece tu , Maiki … che mi racconti?-
Nel frattempo, si accomodarono al bancone del bar e ordinarono due drink …
-Uhm … niente di che … tutto come sempre! … solito lavoro! … solita vita!Se ricordi, tra i due, eri tu, quello che aveva sempre più vita mondana! Io mi dedicavo solo ad allenarmi e … con scarsi risultati!-
-Non dire sciocchezze! Eri molto più bravo di me!-
-Solo perché tu non ti applicavi abbastanza!-
Rise divertito … -Ammetto che … rispetto a prima, adesso, mi concentro di più sui miei doveri!-
-Sì, sì … questo lo so bene … -assaggiò il suo drink … -Le notizie delle sconfitte che hai inferto ai Gemelli Tibetani e ad Apollo … sono arrivate anche fino a qui … -
-Ah … - restò sorpreso di quello che gli aveva detto l’amico, ma preferì non indugiare oltre neanche su quell’argomento … -E il resto? E … Astasia?-
L’amico abbassò lo sguardo … -Astasia … mi ha lasciato pochi mesi fa … -
-Ah … scusami … mi dispiace … io non sapevo … -
-Non ti preoccupare … sono cose che succedono … in fondo, me lo hai detto anche tu prima … no?-
-Sì … è vero … hai ragione … -

 

Joe aveva affittato, per alcuni giorni, una stanza in un piccolo palazzo molto tranquillo verso la periferia di Kōchi …
Il proprietario del posto era un uomo anziano che, insieme alla moglie, aveva trasformato un edificio, ereditato da un parente, in una sorta di Room for Rent per dirigenti, dipendenti che dovevano pernottare in città per lavoro, vacanzieri e così via, facendola diventare la sua occupazione a tempo pieno …
Il luogo era ben curato e tenuto bene e ogni stanza, fatta però secondo i vecchi canoni orientali, era dotata di una cucina, un bagno e una sala che durante il giorno poteva essere usata come soggiorno e la notte invece, stendendo il futon, diventava la camera da letto …
Tutto sommato, non  era tardissimo quando rincasò, ma aveva decisamente sonno e aveva solo voglia di stendersi e dormire fino al giorno successivo …
Aprì la porta del piccolo appartamento e, sbadigliando, entrò in camera dove trovò stranamente la finestra aperta …
Uhm … non ricordavo di averla lasciata aperta … forse, è venuto il proprietario o la moglie a sistemare qualcosa …
Vi si avvicinò pigramente, guardando fuori, verso la volta celeste …
Luna piena …
Era una tranquilla notte d’inverno … fredda e con cielo limpido e sgombro da nuvole …
Sospirò ... leggermente sovrappensiero  …
-Da quando sospiri alla luna?-
La sua voce lo fece trasalire bruscamente …
-Black Widow?-
La ragazza si spostò dalla zona d’ombra in cui si trovava e si mostrò a lui ...
-Già. –concluse incrociando le braccia e guardandolo impassibile come suo solito …
-Che ci fai qui? Avevo detto che volevo stare solo.-
-Lo so. –
-E allora?-
-Avevi dimenticato una cosa a casa. E te l’ho portata. – concluse con semplicità, senza scomporsi di una virgola …
Molto scettico, alzò un sopracciglio con dissenso … -E sarebbe?-
-La tua spada. –
-Ma non me la ero dimenticata. L’ho lasciata intenzionalmente a casa. –
-Secondo me, invece … sì. Un guerriero non abbandona mai la propria arma. Neanche per andare in vacanza.-
-Forse tu. Ma non io. –
-Comunque, ormai te l’ho portata. E non ho intenzione di riportarmela indietro. –
-Oh … allora, perlomeno hai intenzione di andartene!-era stranamente stizzito per la sua presenza..
-Sì. Appena mi sarò riposata.-
-Ah. E … dove andrai? –
-Uhm … ancora non ho deciso. Ma troverò sicuramente qualcosa. –
-Non ho dubbi, conoscendoti .-
-Bene. Allora, io vado. Buona Vacanza. – si avvicinò alla finestra …
-Non vorrai uscire da qui? -
-E perché no?-
-Esistono le porte … anche se a te piacciono di più le finestre!-
-Le porte sono noiose. Le finestre sono divertenti. –
-E quindi?-
-Preferisco le finestre. –
-Ah … -
-Quindi … notte. E buona vacanza. – salì sul cornicione della finestra e se ne andò, sparendo, come suo solito, nel buio della notte …

 

La mattina si era svegliato presto, aveva fatto colazione e poi, era uscito a fare un giro per la città ..
A metà pomeriggio si era poi ritrovato con il suo vecchio amico Maiki, il quale lo aveva invitato a vedere la palestra dove si allenava …
-Che ne dici?-
-Moto bella e moderna!-
-Sì, ma … che ne pensi degli allenamenti e degli allievi?-
-Gli allenamenti mi sembrano molto intensi ed equilibrati … e gli allievi disciplinati e in gamba!-
-Quindi, il grande Joe Tempesta approva!-
-Sì, approvo … come dici tu, ma non mi definirei assolutamente grande … piuttosto, ancora molto grezzo, da un punto di vista tecnico e spirituale … -
-Ma dai! Non fare il modesto! Te l’ho detto : è arrivata fino a qui la tua fama! Ormai, sei un mito per chiunque!-
Joe si sentì leggermente in imbarazzo per tutti quei suoi elogi … anche perché, non era solo merito suo se aveva sconfitto i suoi nemici, ma anche degli altri compagni di dojo …
-Maiki … io non so bene cosa sia arrivato fino alle tue orecchie, ma ti assicuro che entrambe le battaglie l’ho vinte solo grazie a miei amici e al nostro affiatamento … -
… e soprattutto a Black Widow …
-Non dubito che i tuoi amici ti abbiano aiutato, ma … sei stato tu a sconfiggerli!-
-Se proprio la vuoi vedere così, fai pure … ma ti assicuro che non li avrei mai sconfitti senza di loro.-
Il ragazzo gli sorrise … -Sei sempre stato modesto e generoso nel voler condividere con gli altri i meriti delle tue vittorie o dei tuoi successi … tuttavia, credo che sia anche arrivata l’ora che tu ne riscuota i frutti ! -
Joe lo guardò interdetto … -Che  … intendi?-
-Che è ora che tu abbia i tuoi riconoscimenti! Diamo a Cesare ciò che è di Cesare!-
Continuava a non capire bene cosa intendesse, ma preferì fare a meno di approfondire …
Dopo che finirono il giro del dojo,  Maiki gli fece però una proposta  … -Visto che rimarrai qui alcuni giorni … perché non vieni a dare qualche lezione alle giovani leve? O magari ad allenarti con loro, se preferisci! -
-Ecco … a dire il vero, mi sono preso questi giorni perché avevo bisogno di staccare un po’ e … -
Il ragazzo lo guardò perplesso … -E’ per caso accaduto qualcosa nella tua palestra? –
-No … è solo che … ho bisogno di riposo … -
-Joe … se hai problemi, puoi confidarti liberamente con me … lo sai : siamo amici da una vita e se fossi in difficoltà, per qualsiasi motivo, io sarei felice di ospitarti e di averti qui con me! –
-Ti ringrazio Maiki … apprezzo molto le tue parole, ma … -
-Pensaci tranquillamente … e non mi rispondere ora! – gli mise una mano sulla spalla … - Magari, hai solo bisogno di cambiare aria per un po’ … lontano dai tuoi amici … -
-Ok … ti ringrazio … allora, rifletterò sulla tua offerta … -

 

Aveva mangiato qualcosa fuori con Maiki e poi, era voluto subito tornare a casa …
Quella sera non aveva voglia di stare in mezzo alla gente, ma piuttosto stare in casa … da solo … magari alla sola luce della luna, in compagnia di una bottiglia di vino buono e di un po’ di buona musica …
Così, quando tornò, si mise a sedere vicino alla finestra, lasciandola leggermente aperta per sentire quel tipico vento invernale della sera, così freddo e pulito allo stesso tempo, con una bottiglia di vino rosso, preso apposta per quella serata solitaria, e lo stereo acceso …
Come si sta bene così …
Inspirò a pieni polmoni e, involontariamente, ripensò agli ultimi eventi … 
Non avrei mai voluto discutere con il Maestro … né con gli altri … però, non ho potuto evitarlo  … in fondo, si tratta della mia vita e non della loro …
… ed io sono stanco di sentirmi sempre ripetere che non sono per niente obiettivo e che uso troppo il cuore e poco la testa, cadendo così, spesso in errore …
Si versò del vino in un calice e poi, iniziò a sorseggiarlo lentamente …
-Che è quell’aria da bohemien di altri tempi?-
- … che ci fai qui? Non dovevi andartene? – disse infastidito appena sentì la sua voce …
-Guarda che basta dirlo cortesemente, che non vuoi compagnia.-
-Ed io infatti, quando sono partito per Kōchi, avevo detto che volevo stare solo! E non che volevo essere perseguitato!-
Fece un balzo dal davanzale, saltando dentro casa …
-Mi sembrava di essere stata chiara già in passato. Io non pedino nessuno, a parte i nemici.-
-Infatti, questa volta  ho usato il termine perseguitare!-
-La tua acidità sfiora quella di una zitella … Shimamura.-
-Black Widow … stasera non sono molto in vena di una delle nostre solite discussioni sarcastiche .-
-Nostre … solite discussioni sarcastiche?- aggrottò la fronte contrariata mentre, da non molto lontano, sentiva esplodere fragoroso il boato di un tuono …
-Sì, hai capito perfettamente. Non c’è bisogno di ripeterlo. –
-Va bene.- concluse avvicinandosi alla finestra e risalendo sul davanzale per andarsene … -Ti lascio solo. Notte. –
-Aspetta … -si passò nervosamente la mano tra i capelli … - … scusami … non volevo essere scortese … credimi … io …  -
-Va bene. Accetto le scuse. Notte. –
-Aspetta! … perché … non rimani ancora un po’?- chiese improvvisamente smarrito … non sapeva per quale folle motivo, ma dopo averla scacciata in malo modo, aveva subito avuto bisogno della sua presenza lì …
-Non penso che sia una buona idea, visto che vuoi rimanere solo. –
A quella risposta però, Joe non protestò, ma rimase in silenzio … con sguardo perso nel vuoto …
Françoise, dal canto suo, notando il suo stato confuso, esitò ad andarsene e … -Hai intenzione di vagliare veramente la sua proposta?-
Turbato per quella domanda inaspettata, alzò perplesso lo sguardo verso di lei … -Come fai a saperlo?-
-Le voci corrono … -
-Mi hai seguito?-
-No. Passavo di lì. Casualmente . –
-Ah, come tuo solito … -
-Quindi? Valuterai la sua proposta?-
Distolse gli occhi da lei …  -Può essere … -
-Perché?-
-Ti darebbe fastidio se ti rispondessi come ami fare tu … non sono cose che ti riguardano ? -
-No. Se è quello che pensi. –
-Per curiosità … sei stata tu ad insegnare ad Apollo a rispondere così o viceversa?-
-Non credo che sia una cosa importante. –
-Wow! Stasera sfoggi anche l’altra versione! … mi posso reputare fortunato!-
Sospirando nervosamente, scese nuovamente dal davanzale e gli si parò davanti … -Hai qualcosa da dirmi?-
-No. –
-Allora smettila di fare il sarcastico. –
-Perché dovrei? Tu lo fai sempre con me.-
Lo scrutò un attimo in silenzio e poi, esordì … -Va bene. Notte. -
-Questa volta pensi di andartene via una volta per tutte o ritornerai come al tuo solito? –
Scosse la testa contrariata per quel suo comportamento fastidioso … -Ribadisco : se hai qualcosa da dirmi … dimmelo!  Invece di girarci attorno! –
-Te l’ho già detto … assolutamente no. –
-Ottimo! Allora, me ne posso andare. –
Nel frattempo però, il temporale si era avvicinato e aveva cominciato a piovere copiosamente …
-Vattene … nessuno ti trattiene … -
Alzò gli occhi al cielo, esasperata … -Che diavolo hai? Perché ti stai comportando così? Che ti prende?-
E per assurdo che fosse, in quel momento, quelle domande  erano l’unica cosa che volesse sentire da lei e così, finalmente, tirò fuori ciò che lo tormentava … -Sono stanco … di tutto … di essere sempre ripreso … di non andare mai bene per quello che sono … o per quello che faccio … e poi … di combattere … -
Françoise lo squadrò … -Che c’è? Sta emergendo di nuovo il tuo carattere da patetico inetto?-
Ma le sue parole, questa volta, lo innervosirono profondamente e, furente, lanciò con rabbia il calice di vino per terra …
Lei non  fece una piega, continuando a guardarlo impassibile …
-Sì. Sono un patetico inetto! Va bene? E non importa che me lo ripeti ogni volta! Tanto me lo dicono sempre tutti! Ogni volta che ne hanno l’occasione! Pensa che me l’ha detto anche il tuo ex amante per tutto il viaggio verso il tempio! Mentre io … stavo diventando folle perché avevo il terrore che ti succedesse qualcosa … -
-Apollo parla spesso a sproposito … mentre tu dovresti smettere di badare troppo a quello che dice la gente. O almeno, valutare chi te lo dice e per quale motivo. Sai … non sempre chi ti riprende o ti dice una determinata cosa lo fa per farti del male … certe volte, magari, lo fa solo per spronarti … perché ti vuole aiutare . -
-Ma ti assicuro che ottiene il risultato opposto . –  concluse pieno di amarezza …
-Questo accade semplicemente perché non ti apprezzi abbastanza e non sei sicuro di te … altrimenti, non baderesti tanto a quello che dicono gli altri. –
-Sì, certo … psicologia spicciola ! -
-No. Esperienza diretta. –
La guardò perplesso … -Tu?! Mi vorresti far credere che la grandissima e inafferrabile Black Widow non si apprezza abbastanza e non è sicura di sé? – si mise a ridere ironico … -Non sei credibile ! –
-Sono … solo molto brava ad usare il Mind Control. Ecco tutto . – si alzò in piedi e si avvicinò alla finestra …
Stava diluviando …
-E’ meglio che vada … la strada verso Kyoto è lunga … notte .-
-Black Widow . -
-Dimmi … -
-Ho deciso che valuterò la proposta di Maiki … e voglio che tu lo sappia. –
-Va bene. Se pensi che sia la cosa migliore per te, fai bene a farlo. – rimase un attimo in silenzio … -Ma … io non sono d’accordo. E voglio che tu lo sappia.- disse, andandosene subito dopo sotto la pioggia battente …

 

Quella notte non chiuse occhio e la passò a fissare il nulla, inspirando come fosse vita, il suo profumo di vaniglia e anice che era rimasto nella stanza dopo che se ne era andata via …
Oggi non ho voglia di uscire … resterò a casa …
Si alzò svogliatamente e si infilò immediatamente in doccia, restandovi allungo a meditare sulle parole di Black Widow … e poi sulla proposta di Maiki …

 

Era circa l’ora di cena, quando Joe ricevette una telefonata …
-Hey, Joe! Ciao! Tutto bene?-
-Ciao Maiki! Sì … tutto bene … -
-Oggi non ti ho visto né sentito e mi sono preoccupato … avevo paura che ti fosse successo qualcosa … -
-No, tranquillo … avevo solo delle cose da fare e … mi sono completamente dimenticato di avvisarti … -
-Ah, ok! Va benissimo! Comunque, lo sai … se hai bisogno di qualcosa, non farti scrupoli … chiamami pure!-
-Certo … ti ringrazio … -
-Va bene, allora … visto che è tutto a posto, non voglio disturbarti oltre … ci sentiamo presto … -
-Aspetta Maiki … -
-Sì, dimmi … -
-Stasera … sei libero? … avrei voluto parlare con te … della tua proposta … -
-Ma sì … certo! Lo sai : sono sempre disponibile per te!-
-Grazie … -
-Non mi devi ringraziare … gli amici servono a questo … Dimmi pure a che ora vuoi che ci si trovi!-
-Anche subito … se non hai problemi .-
-Ok … mi faccio una doccia ed esco … ti va bene all’Aragon, dove ci siamo ritrovati la prima sera?-
-Sì, perfetto. –
-Allora facciamo tra una mezz’ora massimo, lì! A dopo!-
-A dopo … -

 

Ordinarono un paio di drink e si misero a sedere ad un tavolo …
-Quindi che vorresti fare? Venire ad allenarti con noi per un po’ o rimanerci?-
-Diciamo che … per ora, se non è un problema, vorrei che fosse una cosa provvisoria … -
-No, certo che non lo è! Ci mancherebbe! Sarà un vero onore per noi, avere Joe Tempesta tra i nostri!-
-Ti ringrazio … -
Maiki alzò il bicchiere in alto … -Allora … un brindisi al nuovo membro del nostro dojo !-
-Grazie … -

 

E già dal giorno successivo alla loro chiacchierata, iniziò subito a frequentare la nuova palestra e ad allenarsi secondo i loro standard, ambientandosi subito e trovandosi inaspettatamente molto bene …
-Allora? Come è stato questo primo giorno?-
-Direi molto proficuo! Sia sul piano degli allenamenti che delle conoscenze!-
-Bene! Non avevo dubbi! I ragazzi ti stimano molto e ti vedono come una figura da seguire! Per questo, era normale che ti trovassi bene con loro! –
-Sì, ma io non sono una figura da seguire … sono esattamente come loro … solo un allievo … -
Maiki si mise a ridere debolmente … -Sì, certo … avevo dimenticato la tua eccessiva umiltà !-
Joe rimase leggermente male per quella sua affermazione, ma soprasedette … probabilmente l’aveva fraintesa …
-Che facciamo stasera? Usciamo a festeggiare il tuo primo giorno … da allievo?-
-Sinceramente, se non ti offendi, preferirei andare a casa … credo che, purtroppo, essermi fermato per quei giorni e poi, aver ripreso a pieno ritmo, non mi abbia giovato molto … -
-Ok, tranquillo! Non c’è problema! Tanto ne avremo di serate per uscire!E magari … anche per cercare la compagnia di qualche bella e disponibile fanciulla!-
-Ah, io passo! Ho deciso di fare a meno delle donne … almeno per un bel po’! –
-Cavolo! Per parlare così, devi avere avuto proprio una brutta esperienza! – gli diede una pacca sulla spalla … -Credimi … mi spiace! Ma non devi prenderla così male! Ci sono tante donne al mondo e vedrai che tra quelle, c’è sicuramente quella giusta per te! Abbi fede!-
Sospirò scettico … -Sì, può essere … ma per ora passo lo stesso. –

 

Tornò a casa e si mise vicino alla finestra aperta … con la luce spenta e un po’ di musica … sperando che, magari, avesse cambiato idea e non fosse partita per Kyoto …
Però, non si fece vedere e i dubbi che aveva sulla scelta che aveva preso, cominciarono lentamente a dissiparsi …
The life I wanted, my earnest wishes
After betraying myself and leaving far away
I became alone because the world turned against me
The last leaf that fell outside the window
It was hard even to look at myself in the mirror
So I only chased after unimportant things
It was better when I was younger
An existence that was as small as dust
What good is it if wounds heal when scars still remain?
I’m looking for a happiness that can’t be seen
Staying away from anything other than work, money and love
After losing my way, I’ve come here
Life is pain but I live till I die
The blood and sweat I shed to make my flower bloom
I was scared in front of you and change
But when I closed and opened my eyes, morning came

 

Alla fine, dopo diversi giorni in cui lei non si era più fatta viva, Joe aveva smesso definitivamente di sperare di rivederla … ed aveva iniziato finalmente ad accettare gli inviti ad uscire di Maiki …
Il più delle volte andavano semplicemente in qualche locale a bere, conoscevano qualche bella ragazza e si fermavano a fare serata con loro, ma senza legami e senza impegni … altre volte invece, uscivano a fare una partita a biliardo o si ritrovavano a casa di qualcuno dei ragazzi del dojo a vedere qualche partita di baseball e a bere birra …
Insomma : il classico e tipico modo di vivere di ogni ragazzo della sua età, senza alti e bassi … senza problemi … senza litigi … senza discussioni … senza nemici … proprio come quello che aveva una volta … peccato però, che non sembrava rivolere più indietro quel genere di vita … e questo perché sentiva mancargli qualcosa di molto intimo e profondo che però, non riusciva a carpire e lo induceva così, ad adagiarsi in quella sorta di limbo in cui era caduto e in cui si stava spegnendo lentamente …
Dal combattimento ai rapporti interpersonali, era diventato ormai apatico e indolente … quando si allenava era pigro e svogliato, quando usciva stava in silenzio ad ascoltare gli altri e quando una ragazza ci provava con lui, la lasciava fare con indifferenza completa …
-Hey, amico … tutto bene? Ti vedo un po’ spento negli ultimi giorni … -
-No … tranquillo … solo qualche ricordo passato … che ogni tanto torna a galla … -
-Uhm … quella donna, ti deve aver fatto proprio male!- concluse guardandolo con la coda dell’occhio mentre guidava …
-A dire il vero, non so se invece … mi ha fatto conoscere il vero significato della parola vita … - mormorò debolmente …
-Che parole profonde! Se ti sentisse ora … magari, cambierebbe idea! -
-Non credo … conoscendola,  mi direbbe che sono solo un patetico inetto … -
L’amico si mise a ridere … -Deve essere un bel tipetto! Di quelli che vanno domati con il frustino!-
-Sinceramente? … non credo che sarebbe sufficiente … anzi, non credo proprio che sia possibile domarla … è l’essenza pura dello spirito libero … -
-Wow! Selvaggia e … immagino bellissima!-
-Sì … direi che non le manca nulla … - ma appena finì di parlare, gli tornò subito in mente quello che lei gli aveva detto l’ultima sera che l’aveva vista, riguardo al Mind Control e poi, ad Apollo … e poi, subito dopo, ripensò a quella sera in cui l’aveva vista realmente indifesa e senza controllo …
E se avessi commesso un errore? … se non avessi dovuto essere qui, ma insieme ai miei amici del dojo? … e insieme a lei?
Maiki fermò l’auto … -Siamo arrivati … -
Joe trasalì e alzò lo sguardo … -Sì, scusa … mi ero – si interruppe bruscamente, guardandosi smarrito attorno … non erano al locale, ma in un luogo disperso tra le montagne vicino alla città di Kōchi …
-Maiki … perché siamo venuti fino a qui? – gli chiese turbato, voltandosi verso di lui …
Il ragazzo però non gli rispose e scese dall’auto, aspettandolo fuori …
Shimamura era perplesso e non capiva cosa stesse succedendo … tuttavia, scese e lo raggiunse …
-Maiki … perché siamo qui?-
-Perché è ora che risolviamo un conto in sospeso … -
-Cosa stai dicendo? … di che stai parlando? Noi due non abbiamo alcun conto in sospeso!-
-Invece sì … e stasera, ho intenzione di saldarlo.-
Intanto, il cielo si era coperto di nubi grigie e aveva iniziato a nevicare debolmente …
-Maiki … io non capisco … perché stai facendo così?-
-Non mi stupisco … non te lo sei mai posto come problema … -
-Ma di cosa stai parlando? Che cosa non mi sono mai posto come problema?-
-Di tutto! … dal tuo essere sempre un vincente! … alla tua capacità di non vedere mai le cose che accadono attorno a te ! -
-Ti giuro che continuo a non capire … -
Il ragazzo tirò fuori, da dietro le spalle, una spada e gliela puntò contro …
-Non ti preoccupare … ti spiegherò tutto … -
Joe rimase annichilito … -Cosa … vuoi fare?-
-Regolare i conti. –
Scosse la testa … -Quali conti?!-
-Ricordi … cosa ti ho detto la prima sera che ci siamo visti? … che Astasia mi aveva lasciato?-
-Sì, ma … cosa centra questo con me?-
-Se mi ha lasciato … è stato solo per causa tua . –
-Cosa stai dicendo? Non è possibile … -
-Fino a qualche mese fa, tra me e Astasia andava tutto bene … lei mi amava e noi eravamo felici …  poi però, hanno cominciato a girare tutte le voci riguardanti le tue imprese e le tue formidabili vittorie e tutto è cambiato … Astasia ha cominciato a dire che io non ero mai stato al tuo livello … che non sarei mai stato un vincente come te … e che si era stancata di stare solo con una classe B … Così, un bel giorno, mi ha lasciato e se ne è andata via con un tipo che era l’opposto di me … svogliato e dal carattere complicato, ma carismatico, vincente e con grandi capacità! Che non aveva neanche il bisogno di parlare di sé, perché le sue stesse azioni lo facevano per lui! L’amico di tutti, stimato e ammirato da chiunque lo conoscesse! L’esempio da seguire dalle giovani leve! Il fidanzato dei sogni e l’amante perfetto! Insomma … la tua copia perfetta! – gli gridò contro, con tutta la rabbia e l’amarezza che aveva dentro e provava per lui …
-Maiki … non puoi dire sul serio! … ti prego! … noi siamo amici e Astasia … se, se ne è andata, è solo perché  non aveva capito nulla di te e non ti meritava!-
-Stai zitto! … e combatti! Stasera stabiliremo finalmente chi è il più forte … una volta per tutte. –
-Ma io non voglio combattere contro di te! –
-Lo farai! Dietro di te, c’è una spada … prendila e preparati a combattere. –
-No! Non lo voglio fare! Io non voglio lottare contro di te! Noi siamo amici!-
Incurante delle sue parole, aggiunse … - … ti consiglio di prenderla al più presto. –
-Maiki … per favore, ragiona! - gli si avvicinò … -Non puoi dire sul serio! Noi due siamo amici!–
-Questo non centra con l’amicizia. Prendi la spada … perché io sto per attaccarti.-
-No! Non lo farò!-
-Come vuoi … ma non dire che non ti avevo avvertito. –e senza esitare oltre, gli si scagliò addosso come una furia …
Incredulo che lo stesse veramente attaccando, Joe si scansò con lentezza e fu colpito di striscio ad un fianco …
Balbettò scioccato, tenendosi una mano sul fianco … -Maiki … perché? … noi … siamo amici! -
L’altro non gli rispose, ma si preparò a sferrare un altro potente attacco che lo prese in pieno, ferendolo ad un braccio e facendolo sanguinare copiosamente …
-Hai intenzione di prendere la spada o vuoi continuare a non reagire?-
-Maiki … -
E impassibile lo attaccò nuovamente, ma questa volta pronto a colpire inesorabile un punto vitale ...
Lo vide venirgli in contro, sicuro e con espressione piena di rabbia, e si annichilì, restando fermo ed immobile ad un passo dalla fine quando, all’improvviso, il suono metallico di due spade che si incrociavano, lo riscosse … e, inaspettatamente, si ritrovò di fronte a sé Black Widow …
Maiki fece un balzo indietro …
-Tu chi diavolo sei?- ringhiò furioso …
-Una guerriera che passava di qui. - rispose semplicemente …
Il ragazzo osservò con attenzione la sua arma, rimanendone colpito dalla sua fattura … non era certo una spada comune … ed inoltre sembrava saperla usare anche molto bene …
-Se sei un guerriero … allora, dovresti sapere che è mancanza di rispetto intervenire in un duello che non ti riguarda. –
-Se sei un guerriero … dovresti sapere che la regola vale se entrambi i combattenti lottano. E non se uno di loro ha deciso di non farlo. –
-Vedo che sei preparata … brava! Ma non ti servirà a molto con me. -
-Non avevo dubbi. Comunque, se vuoi … puoi testarmi meglio. – impugnò la spada in attacco ..
-Uhm … già in attacco? … sei proprio un tipo deciso! – rise divertito … - Purtroppo però, dovrò rifiutare la tua gentile offerta … stasera, ho già un altro impegno in agenda. –
-Ma non è bello dire di no ad una signorina! E’ maleducazione!-
-Dici?-
-Sì. –
La guardò un attimo interdetto … -Togliti. Ho altro da fare che combattere con una donna. –
-Ma potresti rimanere piacevolmente stupito … di questa donna, come dici tu . Prova a farti avanti … magari, ti diverti di più contro di me che a lottare contro chi non si difende neanche, ma schiva solo i tuoi colpi. –
-Io ho già il mio avversario. Quindi, togliti di torno. –
-Il tuo avversario … da questo momento, sono io. Quindi, preparati ad affrontare la mia ira. –
-Non essere ridicola! E togliti subito. –
-Io odio profondamente … chi si permette di darmi ordini. E non permetto a nessuno di farlo … tranne a chi lo fa perché mi vuole bene .- e senza perdere altro tempo, lo attaccò con impeto e forza sorprendente ..
-Françoise … no … fermati … - gridò in sua direzione, ma lei non sembrò neanche sentirlo …
Sferrò un attacco che sbaragliò rapidamente l’altro, costringendolo ad indietreggiare per non soccombere …
-Quindi, hai cambiato idea su questa donna?-
-Hai fegato … e indubbiamente  sei forte, ma sei sempre una donna … e la mia forza è superiore.-
-Uhm … questo significa che non ti è bastato … ok … allora, dovrò essere molto più convincente.- cambiò l’impugnatura della spada secondo la tecnica Osorezu …
-Conosci la tecnica Osorezu? – chiese perplesso nel vederla …
-Sì … -
-Chi … diavolo sei, donna?- la voce gli tremò impercettibilmente …
-Probabilmente, sarebbe giusto che tu conoscessi il mio nome … ma ho paura che se te lo dicessi, scapperesti a gambe levate e io invece … mi sto divertendo molto!-
-Non è possibile … tu non … non puoi essere … - sgranò sconvolto gli occhi …
-Oh, sì … che lo sono. In persona.-
-Black Widow … -
Sorrise soddisfatta, ma …
-Black Widow! Fermati!- le si avvicinò, lasciando dietro di sé, sulla morbida e candida neve bianca appena posata, una striscia di sangue … -Non devi combattere contro di lui … fermati ... –
-Non posso. – disse senza guardarlo.
-Black Widow … no! Non te lo permetterò! Non mi obbligare a prendere la spada e a combattere contro di te per fermarti!-
-Mi spiace … ma non c’è altra scelta.-
-Sì, che c’è! E lo sai!-
-No. E’ già scritto nei suoi occhi. Ti vuole uccidere. E io … non glielo posso permettere. –
Spalancò gli occhi, incredulo di aver sentito quella sua affermazione …
-Dammi retta … - deglutì nervosamente … -E’ meglio se odi me per averlo ucciso … che te stesso, perché costretto a difenderti .-
-Black Widow … - mormorò sconvolto …
-Vattene … è meglio. –
Intanto l’altro si godeva invece quella scena, molto divertito …
-Ma senti senti … - esordì all’improvviso, riscuotendoli entrambi … - … è lei quella che definivi l’essenza pura dello spirito libero! … quella che, secondo te, ti avrebbe insegnato veramente il significato del termine vita … - scoppiò a ridere … - … perdonami, ma è assurdo! Come fa un’assassina sanguinaria, ad averti insegnato proprio la cosa che lei stessa tratta con maggior disprezzo? E soprattutto … da quando vai a giro con un mostro simile?-
La ragazza abbassò lo sguardo e sospirò dolorosamente … cercando di fare disperatamente appello al suo Mind Control … -E’ vero : hai ragione … - cambiò nuovamente l’impugnatura dell’arma …  - … io sarò per sempre … solo, il mostro sanguinario che ha fatto il bagno nel sangue dei suoi nemici, ma … non sarò mai, quel tipo di mostro che tradisce i propri amici … e adesso, preparati a scontare la tua pena. –
-No! Fermati!- Joe gli si piazzò davanti … -Fermati! … non te lo posso lasciare fare! -
-Levati. –
-No! –
-Levati subito!– ringhiò furiosa, un attimo prima di spingerlo a terra e fermare, per un soffio, la lama che lo avrebbe potuto uccidere …
-Mai … distrarsi in un combattimento, Black Widow!- le disse, ritirando la spada insanguinata …
Il volto di Joe divenne una maschera di puro terrore … -Black Widow … no … -
Tenendosi la spalla dolorante e ferita, da cui stava perdendo molto sangue, la ragazza si rialzò da terra …  -Hai ragione … grosso errore, ma … il tuo è stato anche peggio … -
-Ah, sì? E a cosa ti staresti riferendo?-
-Non colpirmi a morte e darmi la possibilità di rialzarmi. Così, hai solo firmato la tua condanna. –
-Cosa pensi di fare? … - chiese ironico, guardando il suo volto sofferente … - Non mi vorrai dire che pensi veramente di riuscire a colpirmi, impugnando quella pesantissima spada con una mano sola? E per di più la sinistra? Sei forse impazzita?Non puoi riuscirci! Non ne hai la forza!-
-No … ti sbagli. Questa è la differenza tra l’essere e il non essere Black Widow.-
-Mi fai ridere! … sei solo una spaccona! … e sarà un vero piacere, poter eliminare un mostro come te dalla faccia della terra!-
-Vieni pure … se hai coraggio. Io non ho paura.-
Ma fu proprio allora che Joe si riscosse e si alzò, avvicinandosi a lei … -Fermati Black Widow … sta a me, risolvere questa storia. -
Senza esitazione e incurante di lei, le prese la spada di mano e la impugnò …
-Maiki … fatti avanti .. sono io, il tuo unico avversario. –
-Finalmente! …  avevo cominciato a perdere la speranza! –
-Credimi : non avrei mai voluto … ma mi hai costretto, dopo tutto quello che hai detto e fatto … -
-Non so a cosa tu ti stia riferendo in particolare, ma … ai fini della lotta, non mi interessa. Basta che combat–
E senza neanche farlo finire di parlare, lo attaccò … sfoderando una Kataho no te perfetta e senza alcun punto debole che non gli diede via di scampo … e così, pochi istanti dopo, sotto gli occhi sbalorditi della stessa Black Widow, Joe disarmò Maiki …
-Ti è bastato? – gli chiese puntandogli con freddezza la lama a pochi centimetri dal collo … -O devo continuare?-
L’altro non rispose … e rimase con occhi spalancati e increduli a fissarlo …
-Maiki … hai perso … da ogni punto di vista … ritirati ed ammetti la tua sconfitta. –
Il ragazzo lo guardò negli occhi e … -Uccidimi … cosa aspetti?-
-No … mi spiace, ma per me non è così … la vita è qualcosa di molto prezioso che, se glielo permetti, ti può dare anche una seconda possibilità … quindi … per favore, cerca di comprenderlo anche tu … e impara dai tuoi errori … -
Ritirò la spada …
-Stasera … non hai perso per mano mia o di Black Widow … ma solo per mano tua … perché hai perso di vista la cosa più importante per un guerriero … ovvero,  avere un valido motivo per impugnare la spada … e tu, non ce l’avevi … perché l’odio, l’invidia e la vendetta, non saranno mai un valido motivo per farlo … -indietreggiò di qualche passo, ma tenendolo sempre d’occhio … -E adesso vattene via … -
Maiki si rialzò da terra, tenendo lo sguardo basso … raccolse la propria spada e poi, si diresse verso la propria auto in completo silenzio …
Prima di montarvi e di andarsene però, gli rivolse un ultimo triste sguardo che rimase impresso e ferì profondamente l’anima di Joe …  

 

-Certo che sei proprio un’idiota. – esordì, entrando barcollante in casa …     
-E questa volta per quale motivo?- chiese indolente, richiudendo piano la porta …
-Beh … questa volta, la lista è talmente lunga che non ho neanche voglia di elencarti tutte le idiozie che hai commesso. Quindi mi asterrò dal farlo.-si mise a sedere a terra, tenendosi stretta la spalla ferita e bendata alla meglio con alcuni brandelli di stoffa …
-Hai perfettamente ragione … concordo con te. – disse, tirando fuori il futon e poi, distendendosi sopra …  sfinito e triste …
Gli bruciavano gli occhi da morire e aveva solo voglia di piangere …
Maiki … non riuscirò mai a capire le tue motivazioni … e quel che è peggio, è che non riuscirò mai a perdonarti per quello che le hai detto e fatto …
Si girò su un fianco, dalla parte opposta a dove era lei, e chiuse gli occhi …
Le lacrime cominciarono a scorrere senza controllo e, alla fine, si arrese inerme e stanco alla sua sofferenza …
Perfettamente conscia del suo pianto sofferente e disperato, Black Widow restò, per diverso tempo, ferma e in silenzio vicino alla finestra, scrutando assente il cielo di quella fredda ed innevata notte d’inverno … quando, ad un certo punto, appellandosi alle sue ultime forze, si mosse fino al futon e si mise parallela a lui, su di un fianco, appoggiando però, la fronte alla sua schiena …
A quell’inaspettato contatto, Joe trattenne debolmente il fiato, fermando inconsciamente le proprie lacrime …
Quel suo gesto così curioso e bizzarro, non era altro che il suo modo, tutto particolare e unico, per dirgli che lei era lì e che gli stava vicino in quel momento difficile …
Joe comprese subito e apprezzò profondamente il grosso sforzo e la violenza che si era fatta per abbattere spontaneamente le sue barriere e dimostrargli il suo sostegno … e così, immobili, senza fiatare, fronte contro schiena, restarono per il resto della notte, l’uno accanto all’altro … fino all’arrivo dell’alba e di quel nuovo giorno che li aveva visti, per la prima volta, realmente vicini …

To be continued …

 

Inspired by
Hyomin’s   “ Overcome”

 

 

Amore e guerra - Love and war - Ai to senso

© 24/05/ 2015

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